Capitolo 6

397 22 0
                                    

Alla fine ho dormito tutta notte sul divano e giuro di non aver mai dormito così bene.
Mi giro verso la cucina e  la luce è accesa, decido così di entrare.
"Buongiorno!"-dico entusiasta. Ben si chiederà il perché del mio umore estremamente allegro, ma non posso fare a meno di essere emozionata dopo ieri sera.
"Ciao."-riecco il Benji di sempre. Ma devo fare finta di dormire per fargli esprimere ciò che sente dentro?"
"Senti...mi chiedevo se ti piacerebbe andare al mare. C'è una bella giornata e avrei voglia di cambiare aria per qualche ora."-mi propone. L'idea di passare un'altra giornata sola con lui, senza dover essere necessariamente in casa, mi fa tremare le gambe. Dio se voglio stare con lui.
"Certo."-mi limito a dire.
Salgo in camera, apro l'armadio e butto tutto all'aria; sistemerò stasera. Infilo l'unico costume che ho. È esattamente del colore degli occhi di Ben. Infilo un vestitino dello stesso colore, mi metto un po' di mascara waterproof, metto le mie All Star e mi dirigo in salotto.
Eccolo lì: bello come sempre. Camicia bianca e bermuda neri. Rimaniamo imbambolati a fissarci e i suoi occhi hanno uno strano effetto su di me, è come se mi invitassero ad andare da lui. Cerco di non seguire l'istinto, ma non ci riesco: più tento di trattenermi, più vengo presa dalla voglia di stargli accanto. Nessuno ha mai avuto l'intero controllo su di me, nemmeno i miei genitori. Ma lui, lui sì, lui mi tiene in pugno. Sa i miei movimenti, sa i miei pensieri, sa leggermi lo sguardo e sicuramente in questo momento vede come rosico dalla voglia di avvicinarmi a lui. È una calamita per me.
Prendo la borsa da terra nella speranza che la mia voglia irrefrenabile si  quieti; usciamo di casa e ci dirigiamo verso la stazione: c'è un diretto per Rimini che arriva tra dieci minuti.

Durante il viaggio non abbiamo proferito nemmeno una parola e nemmeno ci siamo lanciati uno sguardo, tanto che la signora di fronte a noi ha chiesto a Benjamin di 'degnare la sua ragazza almeno un po'', ma giustamente lui ha risposto dicendo che non sta con me, zittendo così la povera donna. 
Ci avviamo in spiaggia, non sia mai che mi faccia girare per la città in cerca di qualche bel negozio.
Fa particolarmente caldo anche se è maggio ed il tempo è favoloso.
Ci sdraiamo in una spiaggia libera; non mi è mai piaciuto il mare, soprattutto quando i granelli di sabbia si attaccano al corpo bagnato o pieno di crema solare, ma non mi importa. Voglio godermi a pieno la giornata a prescindere.
Vedo tutti in costume, così decido di togliermi il vestito anche io. Mi sento poco a mio agio così poco vestita, altro motivo per il quale non amo in particolare modo la vita di mare. So che il mio fisico non è poi così brutto, ma penso che l'autostima di una ragazza non sia mai direttamente proporzionata a come ella è realmente, ed è esattamente ciò che succede a me.
Noto Benji che mi fissa, effettivamente non mi aveva mai vista spogliata, senza i miei soliti jeans e le mie magliettine. Non so come comportarmi, non sono mai stata in una situazione del genere dove un ragazzo, un ragazzo come lui, mi fissasse con così tanta insistenza; quando mi guarda il mondo intero scompare, potremmo rimanere  così a vita, tanto perché devo perdere tempo a guardare il mare quando posso ammirare i suoi occhi che sono di gran lunga meglio?
Lo vedo scostarsi da quel suo stato catatonico per togliersi la camicia, sbottonando lentamente e con estrema disinvoltura ogni bottoncino, scoprendo poco a poco quel suo corpo perfetto e lasciando me in un imbarazzantissimo momento in cui non si sa assolutamente dove possa essere meglio guardare, se altrove o lui. Con la stessa disinvoltura di prima, si abbassa la zip dei pantaloni per restare in costume. Non mi sembra affatto il caso di stare a guardare quanto diamine possa essere sexy questo ragazzo, così decido di prendere qualcosa dalla borsa  per distrarmi, anche se non ho la minima idea di cosa cercare. Sento un risolino, al che alzo il capo: lo vedo sorridere, mentre mi guarda.
"Cos'hai?"-chiedo.
"Sei così ingenua."-continua a sorridere.
"Non è vero."
"Ah no? Allora stavi veramente cercando qualcosa nella borsa?"-ride.
"Ehm sì..."
"Pensa, avrei scommesso che tu fossi alla ricerca di una scusa immediata per non dovermi guardare mentre mi toglievo i pantaloni...mi sono sbagliato evidentemente."-conosco perfettamente la sua ironia.
"Ebbene sì, ti sei proprio sbagliato."-cerco di rimediare alla figuraccia appena fatta.
È questo il controllo che intendo: lui sa esattamente ciò che passa per la mia mente, sembra che mi conosca da tutta la vita e sappia ogni mia minima reazione a qualsiasi cosa mi venga fatta.
"Andiamo a farci un bagno?"-mi chiede.
"Incomincia ad andare, chiamo un attimo Lisa e poi ti raggiungo."
"Pronto?"-sento dire da Lisa.
"Ciao!"
"Allora hai pensato a ciò che ti ho detto ieri?"
"Ehm sì...mi sembra così assurdo, niente ha un senso."-rispondo, ripensando al bacio di ieri.
"Beh, l'amore non ha un senso."
"Già..."-sospiro. "Comunque ieri...insomma... ci siamo baciati."
"Come, come, come? Te l'avevo detto che c'è qualcosa tra voi!"-urla.
"Beh ma oggi siamo punto e a capo..."-le dico mentre guardo Benji in acqua.
"Ah proposito di oggi, ma dove siete?"
"Al mare."
"Voi due?"
"Sì."
"Da soli?"
"Ehm, sì."
"Ma allora cosa ci fai qui al telefono con me?! Muoviti e va' da lui!"-dice Lisa, riagganciando il telefono.
Mi dirigo verso il mare e vengo assalita dai brividi non appena i miei piedi toccano l'acqua gelida.
"Dai, entra!"-sento dire da Ben.
"Mi spiace, è troppo fredda."-tremo.
Mi giro per tornare sulla sabbia, ma mi sento prendere i fianchi all'improvviso e mi sento trascinare in acqua, fino a ritrovarmi con la testa sotto. Ritorno a galla: sono tra le braccia di Benjamin e i miei occhi ricadono involontariamente sulle sue labbra.
"Scusa, non volevo farti andare sotto."-mi dice.
"Non importa."
"Hai ancora freddo?"
Guardo le mie braccia e noto uno strato di pelle d'oca, ma decido di negare. Poggio le mie mani sul suo petto per reggermi meglio e vedo che sussulta, le sposto subito.
"Scusa."-abbasso lo sguardo: forse ho esagerato.
"No. Non allontanarti, ti prego."-molla per un secondo la presa e riporta le mie mani sul suo petto.
Continuo a tremare, peggio di una foglia, stavolta però non per il freddo, ma per l'agitazione e l'emozione.
"Ho sentito che c'è un solo rimedio per smettere di tremare."-mi dice.
"Ah sì? E quale sarebbe?"
Mi stringe ancor di più tra le sue braccia e mi bacia. Tutto d'un tratto la mia mente si svuota da tutti i pensieri e dedico la mia attenzione solamente a lui, a quanto mi faccia stare bene.

<spazio autrice>
Scusatemi ancora tanto per non aver aggiornato spesso come avevo detto...spero che questo capitolo vi possa piacere😘😘😘

Prendimi per mano e tutto avrà sensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora