Prendimi per mano e tutto avrà senso

Capitolo 12

Quanto è strano sentire Ben non replicare né insultarmi, non mi sembra nemmeno vero.
E non mi sembra nemmeno vero di essere qui a Milano, mi sembra un sogno. Questa città in questo tempo non mi è mai uscita dal cuore.
"Conosci qualche albergo carino dove stare stanotte?", mi chiede Fede mentre beviamo un frappé in un bar in corso Vittorio Emanuele.
"In realtà pensavo che sarebbe bello poter andare in casa mia. I miei mi hanno lasciato una copia di chiavi per le emergenze. Questa non è un'emergenza, ma non importa...non lo verranno a sapere."
"Sono contento che tu mi stia invitando mano a mano  a conoscere di più te e la tua vita. Ho sempre pensato che non sarei riuscito a conoscerti fino in fondo."
Non capisco cosa voglia intendere:"in che senso?"
"Ti potrà sembrare strano, ma hai come un alone di mistero attorno a te. Non che la cosa mi dispiaccia, anzi forse mi instiga ancora di più."
Sorrido al pensiero; non so perché, ma l'idea di essere una ragazza misteriosa mi dà forza.

Arriviamo a casa e la prima cosa che faccio quando apro la porta e inspirare. Sento il profumo di casa, quel profumo che ti fa sentire subito bene, lontano dai guai e dalle preoccupazioni. Mi viene il magone a pensare che ora non ho più una vera e propria casa: ho un'abitazione, una bella abitazione, ma non ho la mia famiglia. Benji non riesce proprio a farmi sentire a casa, nemmeno un po'. L'unica persona che riesce a farmi sentire bene, ma davvero bene,  è Fede.
"Dai vieni ti mostro casa!"-lo prendo per mano e lo conduco in salotto e subito dopo in cucina.
"È davvero accogliente."-mi dice appena varco la soglia della camera da letto dei miei genitori, per poi passare al bagno.
Lascio per ultima la mia stanza, voglio che possa ammirarla per poter conoscere meglio tutto quello che vi è all'interno.
"E questa è la mia camera."-apro la porta piano piano, manco dovessi fargli vedere un tesoro.
È bella, ed è esattamente come me la ricordavo: mobili avorio, piena di poster delle mie band preferite, con un'atmosfera di montagna, accogliente e calda.
"È bellissima. Ti ci vedo o per lo meno ti rispecchia. Così perfetta nei minimi dettagli..."
Arrossisco all' affermazione: o sono io fusa oppure ha alluso alla perfezione.

Optiamo per andare a mangiare il sushi in un ristorante giapponese che frequentavo prima di andare a Modena.
"Ti assicuro che è delizioso!"- dico io, ripensando alle scorpacciate di sushi che facevamo io ed il mio ex.
"Ci venivi spesso?"
"Praticamente sempre. Si può dire che ci vivessi qui!"
"Cosa vuoi ordinare?"-mi chiede Federico, leggendo il menù.
"Tutto."
"Tutto?"
"Sì sì, tutto. Ah già, dimenticavo che tu non hai ancora conosciuto il mio lato da divoratrice di sushi!"
"Ne sei golosa?"
"Giusto un tantino, quel poco che basta per mantenere economicamente tutti i ristoranti giapponesi della zona!"
"Se mi chiedessero cosa preferisco tra i tortellini alla panna e il sushi, non so effettivamente cosa sceglierei!"- mi dice.
Ogni volta che lo guardo, mi sembra sempre di più di volerlo. Più lo guardo, più lo voglio e più sento il bisogno di guardarlo...è letteralmente un circolo vizioso. Il problema però è che non so ancora cosa voglio fare: il pensiero di Benji non aiuta la situazione, proprio per niente.

Mangiare il sushi significa per me arrivare a casa piena come non lo sono stata mai e nel tragitto in metro dal ristorante a casa, mi appisolo.
"Ti va di vedere un film?"-mi propone Fede, appena messo il piede in casa.
"Cert0, ho un'intera cinematografia nello scaffale in sala. Hai carta bianca!"
Lo osservo mentre controlla uno ad uno i film e lo vedo soffermarsi su un film a me molto caro: Serendipity.
"È una storia d'amore."-gli suggerisco.
"E di cosa tratta?"
"Coincidenze, destino, il rincontrarsi per ammettere che sono destinati l'uno all'altra."
"Mi ispira. Ti va?"
"Certamente."

<spazio autrice>
Ciao👋🏻😘
Scusate il capitolo un po' breve, ma ho approfittato di essere dalla parrucchiera per scrivere! Spero vi piaccia come sempre❤
Baciii🌸