Capitolo 11

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"Fede..."- lo chiamo, facendolo distrarre per un momento dalla guida.
"Dimmi tutto."
"Dove mi porti?"-dico, guardando fuori dal finestrino: il paesaggio corre sotto i miei occhi, facendo scorrere gli alberi come se fossero le pagine di un libro.
"È da un po' che non vai a casa..."
"A Milano intendi?"-mi domando cosa stia tramando.
"Sì, insomma pensavo che un giretto a Milano non ti avrebbe fatta triste..."-dice guardandomi con quegli occhi così dolci che manco Julien di 'Le Rouge et le Noir' aveva.
"Faresti questo per me?"- impazzisco alla sola idea di ritornare a casa anche per un istante.
"È il minimo."- mi posa la sua mano sulla gamba.
"Grazie Fede, ne sono davvero contenta."
Nessuno aveva mai fatto qualcosa di tenero e romantico per me. Si può definire romantico, giusto? Beh qualunque cosa sia è davvero dolce e poi Benji non l'avrebbe mai fatto. Di questo ne sono assolutamente e categoricamente certa.
178,9 chilometri mi separano da casa. Per non parlare della mancanza che provo per i miei. Purtroppo tra me e loro ci sono un po' di chilometri in più, giusto un oceano in mezzo.
Vorrei poter restare a Milano più di una sola giornata, vorrei andare là e rimanerci, poter stare lontana da Benji e chiarirmi le idee su Fede, riuscire a evadere da tutto e da tutti, ma questo non è possibile.

"Bonnie, bonnie svegliati..."- sento la voce di Fede, ma non connetto il cervello.
"Siamo arrivati. Ti sei addormentata come un sasso."-sento che ride o per lo meno riesco a percepire il suo sorriso.
Mi stropiccio gli occhi, non ricordo nemmeno di essermi addormentata; devo aver anche sognato, non ricordo cosa, ma sicuramente l'ho fatto.
Usciamo dal parcheggio sotterraneo e ci dirigiamo verso Piazza Duomo. Sentire il traffico di questa città, l'energia che trasmette e la gente che fa avanti e indietro mi porta subito indietro nel tempo a quando percorrevo queste strade per andare a scuola, a quando vedevo il Duomo ogni mattina, alla nebbia fitta appena si usciva dalla città, alle mie poche ma buone amicizie...
"A cosa pensi?"- Fede mi risveglia dai miei pensieri.
"In realtà a tutto e a niente. Sono solo entusiasta di respirare nuovamente l'aria di casa."- allargo le braccia come per avvolgere la piazza nel momento in cui arriviamo.
"È bello sentirsi a casa, quando io e Benji viaggiamo per fare musica, tornare a casa è sempre un'emozione indescrivibile. Questo è uno dei tanti motivi per cui ti ho portata qui."
"E gli altri?"- chiedo incuriosita.
"Beh volevo vivere una giornata diversa in tua presenza, andare dove non conosciamo nessuno e soprattutto volevo conoscere qualcosa in più di te. Sono stato in questa piazza tante volte, ma non sono mai stato così bene."
Sorrido a quelle parole, con lui il mio sorriso appare spontaneamente senza nemmeno accorgermene. Penso che sia questo quello che un ragazzo dovrebbe fare: far spuntare il sorriso in qualsiasi occasione, da quella più gioiosa a quella più triste.
"Fede posso chiederti una cosa?"
"Tutto quello che vuoi."
"Domani hai le prove con Benji?"
"Ehm sì, perché?"
"No, fa niente."- cerco di mitigare ciò che sento e vorrei.
"Hai bisogno qualcosa?"- dice con una punta di preoccupazione.
"In realtà no. Ho solamente pensato che sarebbe stato carino fermarci a Milano un altro po', fino a domani, anche se ho scuola...ma non fa niente."- dico infine. Era un idea che mi era venuta non appena saputo della gita a Milano.
"Al diavolo le prove con Benji"- dice lanciando le braccia all'aria, come per gettare via l'idea delle prove.
"Non voglio scombussolare i vostri piani."
"Tu non scombussoli proprio niente."- dice prendendo il viso tra le mani e dandomi un leggero bacio sulle labbra.
"Oddio scusami, mi ero ripromesso di non fare cento passi in avanti per non pressarti troppo. Posso essere giusto un pochino felice?"
Rido alla vista della sua faccia felice ed imbarazzata allo stesso tempo:" Solo se mi prometti che questa è l'ultima volta che rinunci a qualcosa che avevi già pianificato per far contenta me, ok?"
"Questo non so se lo posso promettere..."
Scoppiamo a ridere entrambi.
"Aspetta Fede, mi squilla il cellulare."-dico prendendo quest'ultimo:"Merda! È Benjamin!"
"Cosa vuoi?"-continuo parlando al telefono.
"Dove cavolo sei?"- dice Benji dall'altro capo del telefono.
"Sono con Fede."
"Cosa ci fai con Fede?"- il suo tono già mi irrita.
"Devo chiederti il permesso forse?"-ironia fammi da padrona.
"Potresti almeno dirmelo."- la sua voce si è fatta più lieve, sembra quasi sconfitto.
"Sappi che non torno stasera."- dico semplicemente.
"Ok, non m'importa."- la sua voce è sempre più sconfitta e quasi mi sento in colpa per essere stata così dura, ma se lo merita.

<spazio autrice>
Buonaseraaa❤
Ecco un nuovo capitolo💕 spero sempre vi piaccia, fatemelo sapere 😉
Baciii🌸

Prendimi per mano e tutto avrà sensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora