Capitolo 25

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Ecco le ultime parole che volevo uscissero dalla sua bocca.
Io: Dimmi..
Paulo: Mi spieghi cosa ti succede? Lo vedo sai, è inutile che provi a nascondermelo, non ti riesce, voglio sapere perchè stai sempre zitta, non sei la solita ed è impossibile non notarlo.
Io: Non è vero Paulo, io non ho nulla
Non posso dirglielo, non posso dirglielo assolutamente, mi vergognerei troppo...
Paulo: Giorgia piantala, lo so, staremo insieme da una settimana ma ti conosco da tre mesi e in tre mesi ho imparato a conosceti, dunque o ora mi dici che hai o io me ne vado.
Io: Paulo io non ho nulla, davvero
Paulo: Ok, allora ciao.
Prende e se ne va, non voglio perderlo, non voglio assolutamente, tanto che già sto piangendo... È colpa mia, ma io non posso, non posso proprio...

Aspetto mezzora, un'ora, due, ma niente, non c'è traccia di Paulo, decido di chiamarlo, ma non risponde. Comincio davvero a preoccuparmi, decido di uscire e me lo trovo sdraiato nell'erba, mi avvicino e noto che sta dormendo, allora torno dentro, prendo due coperte, due cuscini,una penna e un foglio, un cuscino glielo metto sotto la testa, lo copro e poi mi stendo di fianco a lui e comincio a scrivere:
"Amore,
Si, avevi ragione, ti sto nascondendo qualcosa, la paura, la paura che tu mi possa lasciare dopo che scoprirai una cosa, una cosa che non ti posso dire su un foglio, forse sto esagerando, come è mio solito fare, ma sai, avere il proprio idolo come fidanzato non è una cosa che capita a tutti. Mi dispiace per tutto, mi dispiace veramente tanto. Spero tu mi possa perdonerare per il mio essere, a volte, ancora un po' bambina.
Ti amo."
Gli apro la mano e gliela faccio stringere, raccolgo felpa e cuscino e poi lo sveglio ritornandomene dentro.
Dopo pochi minuti bussano e vado ad aprire, entra e mi dice di andare sul divano, vado, mi siedo e lui mi fa coricare sopra di lui...
Paulo: Sei più tranquilla così?
Io: Si..
Paulo: Allora dimmi, spiegami le tue paure, perchè dovremo affrontarle insieme.
Io: Hai presente ieri sera? Quando ti ho detto che avevo sonno?
Paulo: Si
Io: Io non avevo sonno in realtà..
Paulo: E cos'avevi?
Io: Io.. io mi vergogno...
Paulo: Di cosa?
Io: Non so come dirtelo, ho paura..
Paulo: Paura di cosa piccola?
Io: Di perderti.. non credo ti farà piacere saperlo..
Paulo: Ti fdi di me?
Io: Certo.
Paulo: E allora fidati, resterò con te.
Io: Io sono vergine..
Paulo: E dovrei lasciarti? Per questo? Ti amo e questo non cambierà le cose.

La perfezione||Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora