Salvata

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Il parco era deserto, i viali erano illuminati da lampioni, che emanavano luce per tutti il parco.
Avevo paura, mi guardai in giro, cercai qualunque cosa contenesse acqua,
Allora.. A si la fontana!.
Avanzai tra i sentieri, non sapendo dove stavo andando.
Ad un certo punto, vidi delle persone vestite tutte di nero, mi nascosi dietro un cespuglio, per osservare quello che facevano.
C'erano persone che camminavano in torno a qualcosa, appena capii a che cosa, mi irrigidii, era Nora, era ricoperta di lividi su tutto il viso, mi vennero i brividi nel vederla ridotta così male, dovevo fare qualcosa, pensai ad una strategia da usare, ma non sarebbe servito a niente.
Guardai l'orario erano proprio le 24, era ora.
Presi coraggio, uscii fuori da quel nascondiglio e mi feci avanti.
Gli uomini appena mi videro, si misero in modalità difensiva.
Da dietro gli uomini, si fece avanti un uomo, era alto,muscoloso, capelli biondi.
Oddio questo sarà il capo?
L'uomo iniziò a parlare
<< bene,bene chi abbiamo qui, la signorina Doson>> disse ridendo << quale buon vento, la porta qui?>> disse, io rimasi ad ascoltarlo mentre con lo sguardo, guardavo Nora, era terrorizzata, stava tremando,
<< a gia! È venuta qui per la sua amichetta! Che cosa tenera>> disse l'uomo con un sorrisetto malizioso
<< cosi, piccola e indifesa, che incosciente ragazzina!>> disse l'uomo avvicinandosi a Nora, sfiorandola con la mano. Di istinto feci un passo avanti
<< ah, ah, non ti muovere>> disse
<< che cosa vuole!!>> dissi minacciosa
<< ancora non lo hai capito?>> disse
<< voglio te! Il tuo potere. Tutto>> disse l'uomo
<< perché, ha rapito Nora? Lei non centra niente, con questa storia!! Lasciatela andare!>> dissi.
L'uomo mi guardò e disse:
<< e io cosa ci guadagno?>>
Non sapevo cosa dirgli
<< ci guadagni me>>
Sul volto del l'uomo comparii un sorriso soddisfatto
<< ottima offerta>>
<< ora lasciala andare, hai ottenuto ciò che vuoi!>> non sapevo che fare.
L'uomo, si avvicinò a Nora e dalla tasca prese qualcosa.
Nora mi guadava con un sguardo di paura. L'uomo tirò fuori, una fialetta con un liquido azzurro dentro,
<< ma cosa!>> dissi guardando l'oggetto insolito.
L'uomo tolse dal viso di Nora un bavaglio però non riusciva ha parlare per la paura.
Dovevo pensare a qualcosa, mi ricordai, che nel parco c'era una fontana.
Mi concentrai, cercando con tutta la mia forza, di attirare l'acqua verso di me, sentii delle vibrazioni che mi percorrevano tutto il corpo come se fossero elettricità, sentivo l'acqua avvicinarsi.
L'uomo mi guardò e disse:
<< non ti servirà a niente>> con passò veloce l'uomo fu davanti a me, ero scioccata come ha fatto!
Gli uomini vicino a lui, fecero lo stesso, mi bloccarono le mani e le braccia, non riuscivo più a muovermi, l'uomo avvicinò alla mia bocca quella fialetta, la mia concentrazione sparii nel nulla, ero finita.
Nora cercava di liberarsi da quelle corde che la tenevano bloccata, stava chiamando il mio nome.
l'uomo versò tutta la fialetta nella mia bocca, aveva un sapore rancido e dopo pochi secondi diventò amaro.
Iniziai a perdere i sensi, vedevo doppio.
L'ultima cosa che vidi... Era Liam che con uno scatto levò quegli uomini che mi bloccavano, iniziò a combattere contro gli uomini.
Io caddi a terra e dopo pochi minuti vidi tutto nero.
Pov's Liam.
Erano le 23:00. Ero pronto, presi le chiavi della macchina e uscii di casa.
Montai in macchina e partii.
Casa di Ellie non era molto lontana, solo 10 isolati.
Mentre ero alla guida della macchina, ripensai, a tutte le cose successe in passato.
Ero preoccupato per lei, ne stava passando davvero tante.
Il giorno in cui mi dissero che dovevo proteggerla, ero felice.
Quando quel giorno la vidi in difficoltà, non esitai ad aiutarla, non ero però consapevole delle conseguenze che potevano esserci, se lei avesse scoperto il mio potere. Ciò che successe dopo, la reazione di Ellie, fu comprensibile, era un misto emozioni contrastanti, che la portarono ad un abbattimento morale e psicologico. Dopo averle spiegato la questione, si mostrò comprensiva.
Successivamente ripensai, a quando eravamo sulla ruota panoramica, a tutte le  sensazioni provate con quel bacio, che ci cambiò la vita.
Con tutti questi pensieri non mi accorsi che ero arrivato, il parco era vuoto e buio, non si vedeva niente.
Ero preoccupato e se gli fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato.
Mi incamminai, silenziosamente tra i vialetti, quando vidi quella scena, intervenni subito, liberai Ellie dalle grinfie di quelle persone, andai anche a liberare Nora che era legata.
Iniziai a combattere contro quegli uomini, ma con la coda dell'occhio vidi Ellie svenire.
Mi liberai di essi che dopo pochi secondi svanirono nel nulla io e Nora rimanemmo soli
<< cosa è successo?>> dissi guardandola
<< bhe, quando mi hai riportato a casa, quegli uomini sono entrati e poi non ricordo ninte! Dicevano di voler rubare qualcosa a Ellie.>> disse cercando di spiegare
<< okay adesso però, la portiamo a casa mia, senno sua madre si preoccuperà! Chiama casa di Ellie e digli che viene a dormire da te okay?>>
Dissi iniziando ad alzarla
<< okay!>> disse Nora.
Portammo Ellie in macchina e ci avviammo verso casa mia.
<<Io abito da solo quindi non ci saranno problemi >> dissi mettendo Ellie sdraiata dietro.
Portai Nora a casa, i suoi genitori erano tornati quindi non sarebbe stata sola.
Tornai a casa, presi Ellie in braccio e la portai nella mia stanza, l'appoggiai sul letto.
Per tutta la notte rimasi a guardarla dormire.
Sembra cosi fragile, così piccola.

Il richiamo del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora