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Ogni giorno la sua paura accresceva come il gelso nel prato, quando andava a scuola egli la seguiva occultandosi indisturbato dietro i corpi degli alberi, era ormai la sua ombra, ovunque la piccola si trovasse lui era lì.

Tutti i giorni la bambina si sentiva divorata dal timore e l'ansia, quell'uomo sapeva tutto di lei come le venature dei suoi polsi.

La piccola Meredith avrebbe tanto voluto raccontare tutto quanto a sua madre, ma temeva che sarebbe stata ignorata o presa poco seriamente dacché solita a chiamare al lupo per ottenere un briciolo di attenzione.

Così decise di covare in sé quella paura...

12 Aprile 2007

Camminava tranquilla lungo il marciapiede con addosso la sua uniforme scolastica, era diretta verso scuola e come ogni volta, per colorare la breve camminata, contava a mente tutte le foglie che le passavano accanto o che venivano sgretolate sotto le sue scarpe, queste poi emettevano grida croccanti e piacevoli da sentire. Non era la prima volta che andava a scuola da sola e lui lo sapeva, non era lontana da dove abitava, inoltre a metà strada c'era sempre la sua amica che l'aspettava di fronte a casa propria per proseguire il resto della strada insieme.

Mentre procedeva tra un numero e l'altro di foglie schiacciate, si custodiva le spalle per accertarsi di avere una sola ombra dietro di sé, ma più restava attenta e più si accorgeva che non c'era nessuno.

Gli alberi non celavano nulla, aveva una sola ombra e nessuna macchina procedeva al suo stesso passo.
Camminava e camminava intralciata da foglie e spazzatura come lattine e sacchetti della spesa che scalciava con divertimento, il suo viso pafutto veniva schiaffeggiato dal vento d'autunno che si divertiva a giocare con i suoi ricci fulvi.
Camminare a testa bassa era sempre stato uno dei suoi vizi, ciò che dimorava a terra lo trovava mille volte più interessante di ciò che stava in cielo, inoltre gli oggetti che giacevano al suolo potevano essere colpiti dalla punta delle sue scarpe. Se Meredith non avesse avuto questo innocente vizio, non sarebbe stata spinta dentro quel furgone che accostava a qualche passo da lei, se solo avesse guardato avanti avrebbe notato quella figura alta e snella che l'attendeva.

Il coniglio si era gettato nella tana del lupo inconsciamente e furono la paura e lo shock a coprirle la bocca, nessun occhio aveva visto e nessun orecchio aveva sentito che Meredith Ford, era stata rapita.



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