Mi svegliai bruscamente come se fossi appena precipitata dal 3 piano di un palazzo; un incubo ricorrente quanto irrilevante secondo la mia opinione...o almeno così credevo...
Erano le 5:45 di una cupa mattinata autunnale, le goccioline di pioggia tintinnavano sul vetro della finestra della cucina, io ero seduta al tavolo, con un aria quasi annoiata; le fissavo, le osservavo cadere, una ad una, sulla superficie piana di quel solido trasparente un po' appannato.
Ero davanti ad una scodella di cereali che galleggiavano su una distesa di latte con una sottile spolverata di cacao...come cadavari galleggianti su un mare di sangue... distrutti sfiniti...sciupati...ecco, sciupati, si adagiavano sulla distesa biancognola.
Non avevo fame sinceramente, ma non era una cosa nuova, erano giorni ormai che non avevo fame, che non mangiavo. "Sarò dimagrita di qualche chilo in questo periodo" così pensavo, e a dire il vero la cosa non mi dispiaceva ...(anche perché non sono mai stata una sottiletta) ma a quanto pareva i miei genitori non erano d'accordo con me.
Secondo il loro parere dovevo mangiare,tornare in carne,...ma quando mai IO ho dato ascolto ai miei genitori???
ma ora Torniamo a noi: ero seduta al tavolo della cucina, erano le 6:34, sono una mattiniera, da quel giorno.....
Le mie mani,pallide,fragili,cominciarono a tremare...mi scese una lacrima;
Cominciai a respirare piú affannosamente e non pensai più né ai cereali, né all'incubo né a qualunque altra cosa, pensai a lei, a me.
A noi.
"Lei" era tutto, tutto, tutto, era la mia vita! Perché, perché é dovuto tramontare il sole del suo giorno, il suo giorno luminoso, che riusciva a rischiarare il mio.
Tutti i 5 orizzonti ruotavano intorno alla sua anima, come fa la terra con il sole, ma ora che si è spenta, si sono tinti tutti di nero.
Mi alzai dal tavolo e mi diressi verso la stanza da bagno. Mi lavai il volto come se l' acqua potesse far defluire la disperazione, ma non può e ora le mie mani amare si sfregano sotto le nubi della disperazione; tento invana di raccogliere i frammenti di ció che era tutto, di lei .
Mi pettino e porto i capelli, neri, davanti al volto pallido, come per nascondermi, ma da cosa non lo capirò mai, forse dal divino, che ci flagella ma al quale lo stesso diamo fiducia, forse dagli altri, demoni inviati sulla terra per far soffrire, o forse da me stessa, ma... chi sono IO?
IO sono Anna DiCastelLeone, ma mi chiamano Ann....tutti tranne "Lei", lei mi chiamava Leo.
...
Non so cosa fare...rimango ferma davanti allo specchio a guardare la mia immagine riflessa. Noto un particolare, non mi posso voltare, le mie ossa cominciano come a calcificarsi,velocemente, troppo, l'aria si fa rarefatta, mi gira la testa non capisco cosa...tutto NERO.
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☆Cadendo Nel Vuoto☆
FanfictionQuesta è la storia di Anne.... una giovane ragazza la cui vita viene segnata dal giorno della tragica morte della sua migliore amica Katerine McGerald. Ann entra in coma qualche mese dopo la morte dell'amica e, durante il trauma, capisce che, poich...