Capitolo 9: la malattia

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ero molto insicura; voglio dire... quando mi hanno fatta salire su quella bilancia; non volevo neppure guardarmi...perché ero io stessa il mio più grande timore. Quell'uomo , stretto nel suo camice bianco, mi fissava, prendendo appunti su un taccuino; scosse un paio di volte la testa; dopodiché si rivolse a mio padre: -una gran bella ragazza la sua figliola, eh!
Mia madre sorrise; mi guardai allo specchio , un po' intimorita da quel che avrei potuto vedere; il mio volto era pallido, scheletrico...pareva quasi un teschio... il mio seno era inesistente... non ero più quella di pochi giorni prima... non ero più quella di una volta...non ero più ME! i ricordi che avevo del mio corpo erano ormai volati via con il mio corpo stesso, e ciò non mi piaceva...
-si signore! ma guardi che gambe! a stento riesco a vederle! E le braccia! Dio! Non ci sono!
Continuó il dottore;
-questa mi pare anoressia.. Non c'è altra spiegazione!
-non è possibile signore! mia figlia non ha mai mangiato molto, eppure non è mai dimagrita così...
giustificò mia madre,  guardandomi,  quasi fossi un essere a lei sconosciuto..
-Potrebbe essere bulimica- Proseguí il Dott. - Ma qualcosa non mi torna... -
si fermò...
-Quanto ha detto che pesava sua figlia?
domandò diretto a mio padre
-emh... cinquant.. 56 KG!... credo..
-mmh... ora ne pesa 43... non vorrei allarmarla sign. ma io fossi lei la farei ricoverare immediatamente.. Questo netto calo di peso non promette nulla di buono!
(come se simili parole non allarmassero due genitori come i miei)
-capisco...
concluse mio padre
-quanto tempo?  2-3 giorni??
-almeno un mese.. signor DCLeone
...

ALMENO UN MESE... UN MESE... quelle parole echeggiarono in modo brusco nella mia mente... UN MESE...
...

non capì più nulla di ciò che stesse succedendo... i cavi che mi avevano attaccato al petto conducevano ad una macchina che cominciò a suonare...

il dottore si voltò versi di me... prese a correre ;

tutto andava a rilento...

caddi dalla bilancia...

il pavimento era freddo..

sentii il grido di mia madre... e poi NERO ...

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