Capitolo 4: distesa

80 8 1
                                    

Ero dinuovo a casa mia, finalmente, distesa sul mio morbido letto dalle lenzuola appena cambiate, bianche, candide, parevano seta vellutata.. ero distesa nel cielo...come su una nuvola, circondata dall'infinito universo e dalle migliaia di stelle luminose come i suoi occhi, i suoi dolci occhi profondi. Potevi caderci dentro, precipitando nel vuoto, pieno di emozioni, di sogni, idee; spenti poi in un attimo, per scelta del malvagio fato.. la maledetta Moira contro la quale nessuno può lottare senza poi venire trafitto dal suo inutile coraggio e strozzato dall'ignoranza e dall'orgoglio umano.
Mi persi nei miei ricordi confusi di ció che è stato e che mi ha segnata per sempre, senza badare a nient'altro essendo tutto il resto insignificante....
Il dolore ebbe la meglio,  e le lacrime penetrarono la mia corazza da dura...goccia a goccia, lieve come rugiada, sulle mie rosee guance si adagiarono.....
Il mio pesante trucco cominciava a cedere e ben presto il mio intero volto sembrava rinchiuso in una gabbia formata dalle sbarre dei rimpianti e della disperazione per colei che ha cambiato la mia vita... mi ha fatto volare... mentre lei cadeva...per poi precipitare..ma senza dirmi niente per non farmi smettere, per evitare che io mi fermassi con lei, ma io me ne accorsi quando era troppo tardi trovando soltanto i resti delle sue ali ormai ridotte in cenere nel mare profondo quanto il suo sguardo, profondo, ma mai quanto la nostra amicizia..

☆Cadendo Nel Vuoto☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora