Cath stava ascoltando Drown dei Bring Me the Horizon distesa sul letto di camera sua; la pietra levigata era continuamente rigirata dalle sue dita mentre le scritte, illuminate dalla luce del sole, ne riflettevano i raggi.
Ormai aveva completamente lasciato da parte lo studio, cimentandosi nell'arte di perdere tempo a guardare l'ottaedro, quasi fosse diventata un'ossessione. Stava annegando fra gli spazi infiniti del tempo, soffocando la sua vita. Sentì il petto vibrare; prese il palmare, sbloccò il blocco schermo e vide lampeggiare un messaggio sul vetro:Stai ancora fissando la pietra?
Era Rama. Gli aveva dato il suo numero durante il tempo che avevano trascorso assieme a Londra.
Può essere.
Forse dovresti smetterla.
Può essere.
Ti odio quando fai così, lo sai vero?
Chiuse lo schermo e tornò a prendere la pietra tra le mani. Ci stava così bene: sembrava fosse fatta apposta per starsene sul suo palmo, stretta nella morsa del pugno, o poggiata delicatamente sui polpastrelli, quasi fosse un oggetto da esposizione sul suo piedistallo.
Cath aveva cominciato a disegnare, non che fosse questo genio nel disegno, ma se la cavava: sapeva fare una linea dritta ed una curva. Forse stilizzate, ma poco importava: bastava che poi si capisse di cosa si trattasse.
A Londra era riuscita a prendere un piccolo quadernetto rilegato, in pelle nera; lo riempiva di schizzi, disegnando la pietra in ogni suo particolare e annotando le nuove 'scoperte' che faceva su di essa, tra cui la traduzione dell'incisione: Dalla luce all'ombra.
Le sembrò di fare una cosa stupida, ma si alzò spalancando completamente le tende della finestra circolare. Il sole era alto nel cielo, e la colpiva dritta in faccia. Aveva ancora la pietra stretta nel pugno, la alzò stendendo il braccio verso la luce del sole, voltando verso di esso le scritte.
Sentì la mano cominciare a scaldarsi. Girò il palmo verso di sé, vedendo così le incisioni colorate di oro fuso.
Dalla luce all'ombra.
Corse a tuffarsi sotto alle coperte, rimanendo completamente al buio.
Aprì piano le nocche, fino a far spuntare l'ottaedro. Le scritte brillavano ancora, fungendo da lanterna; mano a mano la luce andava intensificandosi, fino a spegnersi del tutto. Alle orecchie di Cath giunse un 'click' e la pietra si aprì, proprio dove le due piramidi si univano.
Fece un respiro profondo, e poi si liberò delle coperte, diventate ormai troppo opprimenti e strette.
Deglutì e con mani tremanti andò a toccare il contenuto della capsula; due materiali le urtarono il senso del tatto: una pietra marmorea, quasi a forma di plettro, fatta eccezione che aveva un buco rotondo nel mezzo; poi un pezzo di carta arrotolato su se stesso. La cera fusa gl'impediva di aprirsi.
Prese i due oggetti fra le mani, il contrasto del peso era significativo.
Ruppe il marchio rosso e srotolò la pergamena:>ė| ₽₩ė§ė }ė| +üøçø ė }ė| ^-¥₩çç¥ø
₩>}~₩¥ ė v¥vø ø <ø~¿ø ¿ø~>ė~₩¥.Si alzò dal letto e corse fino alla scrivania scura, prese un righello di ferro, aprì il cassetto e ne forzò il fondo, fino ad alzarlo.
Sopra il legno massello, l'enciclopedia le sorrideva.
Prese in mano il volume innevato e lo aprì, facendo scorrere le pagine ingiallite sulle dita sottili.
Ormai il sole si era nascosto dietro alle alture, facendo capolino solo con alcuni raggi dorati.
Il colore caldo del tramonto stava piano piano abbracciando l'azzurro cobalto, soffocandolo del tutto. Le nuvole si trasformavano, creando puzzle di coriandoli.
Teneva il taccuino di pelle annotando i simboli e scrivendo sotto le rispettive lettere. Guardò il risultato della scritta, e si ritrovò ad ammettere che la sua scrittura era pessima: si era fermata ai geroglifici delle elementari, impedendo l'evoluzione della grafia.
Scacciò il pensiero e si concentrò sulle lettere. Una frase le si formò nella testa.
La terra del fuoco e del ghiaccio... Cosa voleva dire?
Attanagliò il labbro inferiore fra i denti e prese in mano il telefono.Google:
La terra del ghiaccio e del f|
Voci correlate:
La terra del ghiaccio e del freddo
La terra del ghiaccio e dei funghi
La terra del ghiaccio e del fuocoLasciò scorrere le dita sullo schermo piatto e cliccò sulla terza voce.
Le vennero fuori diversi risultati, contenenti siti diversi. Cliccò il primo.
Davanti agli occhi le si aprirono parole diverse, ma tutte conducevano ad una parola, Islanda: terra del ghiaccio e del fuoco; geyser vulcanici, ghiacciai e aurore boreali, potreste vedere anche il sole di mezzanotte, che regalerà un paesaggio suggestivo ai confini con il Circolo Polare Artico.
Non ci pensò neanche, le dita digitarono da sole.Google:
Costo biglietti e hotel per l'Islanda|Cliccò sul sito dell'easyjet e cercò il volo per il giorno dopo. Quello più conveniente era a 43,33 sterline: partenza alle ore 9:30; arrivo alle ore 13:30.
Le aspettava un bel viaggetto.
Prenotò il volo, aspettò la mail e stampò i biglietti.
Solo quando aveva la valigia pronta si portò all'orecchio il telefono:"Dobbiamo parlare. Stasera, a mezzanotte. Porta con te la valigia."• • •
Il cielo stellato le copriva la testa, nascondendola dalla luce del sole.
Il cappotto le stava stretto scaldandole i fianchi scarni, gli anfibi erano pesanti, e Cath ci galleggiava dentro nonostante fossero della sua taglia; battevano forti il terreno, creando un fastidioso attrito con la ghiaia. Camminava con la valigia al seguito e con la tracolla ben calcata sulla spalla.
Rama era in ritardo, e quasi sussultò quando vide il ragazzo sbucare fuori da un albero.
"Sei in ritardo."
"Sei tu che mi chiedi di vederci a mezzanotte." Bofonchiò il moro.
"Dov'è la tua valigia?" Cath alzò gli occhi al cielo, ma un sospiro di sollievo le abbandonò le labbra quando vide sbucare da dietro alla schiena del ragazzo, una valigia nera, tappezzata con tanti adesivi di band diverse. Sorrise quando ne scorse uno con la scritta delle Tartarughe Ninja.
"Perché sono qui?" Due occhi azzurri la congelarono.
"Ho aperto la pietra." Mormorò.
"Cosa?"
"Ho detto, ho aperto la pietra."• • •
Hallo Honeyy!!!
Il capitolo è corto, e non è proprio un capolavoro, lo so
Ma ho dovuto dividerlo a metà per poter pubblicare più in fretta.
Si avvicinano gli esami e purtroppo sono indietro con lo studio, ma anyway, spero che andrà bene comunque
Grazie a tutte per la pazienza :)
❤️
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Oblivium
ParanormalCatherine Malville è una ragazza di diciannove anni, orfana, costretta a trasferirsi in Scozia in seguito alla morte del nonno anche se già in età adulta. Dovrà essere abbastanza paziente da convivere con lo zio Rudolf, il fratello della madre, di c...