Capitolo 4

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Il volto del tipo non sembrava essere dei più amichevoli, aveva il tipico sguardo di chi ti avrebbe fatto male, tanto male.

Non ero poi tanto spaventata da lui, o da quei due tipi che mi scortavano chissà dove ma da quello che avevo visto poco prima. Cosa ci facevano Bucky e Steve sul tendone di un museo? Non riuscivo a capire..

-Allora, Signorina Rayman.. da quale epoca viene? Mh?-

Spostai il mio sguardo sull'etichetta che stava attaccata sulla giacca dell'uomo, riuscii a leggere il nome, poi spostai nuovamente lo sguardo su di lui

-La domanda più coerente sarebbe, Signor Nick Fury, in che epoca ci troviamo noi, adesso.- domandai fredda restando obbligatoriamente seduta con i polsi legati tra loro sulla sedia

-Molto perspicace.. siamo in un'epoca moderna Signorina Rayman, un'epoca molto lontana dalla sua.-

-Beh con questo mi ha appena confermato che sa benissimo da dove vengo, chi sono, e probabilmente sa anche cosa sto cercando.-

-Pensava davvero che non lo sapessi? James Buchanan Barnes ecco cosa sta cercando! Sfortunatamente per lei è deceduto qualche anno fa durante una guerra civile tra gli Avengers.-

-Chi diamine solo gli Avengers?-

-Un gruppo di supereroi che combattevano contro il male, per farla semplice. Il suo amico è deceduto al fianco di Captain America, se prorpio può interessarle.. Steve ha una corazza resistente, ma Bucky.. potrà anche avere un braccio metallico ma, il resto era semplice carne umana..-

-Bucky non era solo questo.- risposi io tenendo la testa bassa, evitando così di mostrare le lacrime

-James era molto più di questo!!- aggiunsi urlando, rispostando lo sguardo dritto sugli occhi di Fury.

Non poteva essere morto, non poteva essere andata così. Se quello che Fury aveva detto corrispondeva alla verità avrei perso tutto per niente. Avrei abbandonato tutti, per niente.

Cercai lucidità in quel momento ma trovai solo confusione.

Forse Howard aveva calcolato male i tempi? Avevo sbagliato io? Qualcosa era di certo andato storto, durante gli anni.

-Signorina Rayman lei è rimasta in uno stato di coma per 75 anni, non due giorni.. dovrebbe ben capire che al suo risveglio, sarebbe potuta porsi questa eventualità.-

-Non doveva succedere. Io e bucky dovevamo continuare a stare assieme, e non separarci in questo modo.-

-Perciò non era solo un amico.. ma il suo innamorato-

-Avrei preferito essere stata io, a lasciarlo andare.. piuttosto che perderlo in un modo così.. così indelebile.- aggiunsi stanca di stare li, improvvisamente anche stanca di vivere

-Potrebbe venire con me, se lo desidera. Allenarsi, faticare, e diventare un'agente dello S.H.I.E.L.D, magari in onore del Sergente Barnes, magari per sfogare la rabbia.-

-So già come si pianta un pugno.-

-No Signorina lei sa come si piantava un pugno negli anni 40.- rispose, come per correggermi

-Le cose sono cambiate, i nostri militari sono cambiati. Adesso picchiano molto forte Rayman, molto più forte dei suoi anni retrò.-

Sentivo i polsi bruciare per via della corda. La pelle ancora pizzicava per via dello scongelamento.. era tutto un fremito, un incessante fremito.

Ero indecisa. In quel momento ero solo quello. Sarei dovuta diventare una di loro per Bucky, o avrei dovuto rinunciare a tutto per tornare comunque a stare con lui?

Ero seriamente in confusione, una confusione che sembrava non voler andare via in nessun modo.

Nonostante l'indecisione alzai lo sguardo verso Fury, stanca di dover stare ancora li e con tono deciso pronunciai un basso "si".

Non volevo morire, non di nuovo. Questa volta avrei lottato per sopravvivere, con tutte le mie forze.

Fury sorrise e fece in modo che i miei polsi fossero slegati dalle fastidiose corde, poi si avvicinò a me

-Intanto vai a riposare, domani iniziamo l'allenamento e poi, tra qualche mese, ti daremo la possibilità di rivedere Cap, okay?-

-Va bene.- risposi fredda aspettando che andasse via, per poi accasciarmi sulle ginocchia

Qualcosa mi diceva che Bucky era ancora vivo, che non era morto come tutti mi avevano detto ma che fosse ancora in circolazione. Il presentimento che lui fosse ancora vivo era forte, tanto che la decisione definitiva la presi, solo nella speranza di poterlo cercare ancora, solo nella speranza di poterlo vedere una seconda volta.



Don't Let Me Go ||Bucky Barnes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora