Capitolo 13

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Durante la notte il silenzio era paragonabile a niente.. Non avevo mai dormito così bene nonostante fossi rimasta sul divano.

Dopo quattro ore di beato sonno però, un rumore di vetri rotti mi svegliò di soprassalto costringendomi a svegliarmi.

Mi alzai lentamente poggiando i piedi nudi sul pavimento, cercando di non fare rumore. Sembrava esserci qualcuno nella sala accanto e volevo a tutti i costi scoprire chi fosse.

Avvicinandomi piano mi accorsi che era una figura maschile, alta ed imponente guardarsi attorno come per capire dove andare.

Aveva un auricolare messo, comunicava con qualcuno tramite quello ma ovviamente non potevo sapere di chi si trattasse.

Dopo qualche secondo passato a cercare indizi anche su di esso mi accorsi di una piccola scritta sulla spalla, "S.h.i.e.l.d"

Da quello capii che erano lì per me, gira la testa e mi poggiai a muro con l'improvvisa paura che potesse scoprirmi.

"Capo qui non vedo nessuno" gli sentì pronunciare a bassa voce

L'intenzione era sicuramente quella di prendere me, anche se il tipo non sembrava essere molto astuto. Voglio dire, chi avviserebbe il capo di non aver trovato nessuno in casa senza averla prima controllata da cima a fondo?

Gli allarmi della casa erano già stati attivati, tutti quanti eravamo consapevoli dell'intrusione, o almeno chi fosse riuscito a svegliarsi quindi non temevo per l'incolumità degli altri

-Connie!- sentii pronunciare alle mie spalle, come un sussurro tanto leggero che percepirlo era quasi impossibile

-Steve che diamine ci fai li?!-

-Che succede?-

-Non lo so, un tizio è entrato e..-

Non ebbi neanche il tempo di finire la frase che lui mi afferrò da dietro puntandomi poi un coltello alla gola

-Vi ho interrotti per caso.. Captain America?- aggiunse lui in tono minaccioso

-Lascia andare la ragazza.- disse Steve senza dover più costringere la voce a sussurrare

-La signorina Rayman viene con me, sai capitano, non sei sempre la stella del cinema.- rispose

-Cosa vuoi da lei?!-

-Cose che neanche la signorina può sapere, e che nemmeno tu saprai!- disse per poi sparare un colpo sul tetto, ma non sembrava essere un proiettile o comunque in se una pistola

Un sottile filo metallico uscì dall'arma che ci trascinò così velocemente sul tetto che Steve non poté fare nulla.

-Steve!- urlai io in preda al panico

Ero di nuovo in trappola alle persone che per un anno non hanno fatto altro che mentirmi, in mano alle persone che mi avrebbero torturata di nuovo, solo per farmi diventare una macchina da guerra.

Arrivammo al quartier generale dello S.H.I.E.L.D, come al solito ad aspettarci li Nick Fury.

-Signorina Rayman..- disse squadrandomi dalla testa fino ai piedi

-Sa quanti problemi mi ha causato nell'ultimo mese?- domandò con le mani dietro la schiena

-Mi faccia sognare.- risposi io ironicamente mentre venivo tenuta da entrambi i lati da due agenti

-Le avevo detto che il mondo esterno è pericoloso, ma lei ha comunque scelto la fuga più che la ragione.-

-Per la cronaca non era mia intenzione fuggire, ma poi mi sono resa conto che andare con Steve è stata la cosa giusta.-

-Ah così è stato il Signor Rogers a portarla via vedo..- disse come soddisfatto, una delle cose che voleva sapere la aveva appena ottenuta

Rimasi in silenzio, avevo appena accusato una delle persone più strette che ho di reato, di furto, si può dire. Quando sottrai una cosa a qualcuno che non è tua, non stai facendo altro che rubare secondo Fury.

-Ho deciso io di restare fuori, il capitano Rogers non centra proprio nulla.-

-E' bello vedere come si preoccupa dei suoi amici Connie ma.. lui mi ha tolto una cosa che era esclusivamente di mia proprietà, e tu, piccola mia, specialmente per l'agente Cox sai bene di essere come una gemma preziosa, non puoi andartene.-

-Io non ho niente da darvi.-

-Oh e invece si Connie.. durante il tuo lungo soggiorno nella nostra struttura abbiamo inserito nel tuo cervello informazioni così tanto segrete ed importanti che nemmeno tu, ne sei a conoscenza. Adesso che il mondo rischia di cadere in crisi, ci servono quelle informazioni.- disse con tono alquanto inquietante, più che altro

-Non lascerò andare di nuovo Bucky o Steve solo perché voi mi avete fatto solo dio sa cosa al cervello, potete dimenticarvelo!-

-L'amore della tua vita è morto Connie, te lo devo ripetere?!-

-Le cazzate che mi hai detto in passato non attaccano più Nick. So che Bucky è vivo, ci sono anche stata vicino. L'ho baciato e abbiamo nuovamente fatto l'amore, è questo che si fa con la persona che si ama.- risposi io disgustata dal suo atteggiamento

-Beh non lo sarà ancora per molto.- rispose freddo

Vidi poco dopo tutta la sala riempirsi di telecamere che inquadravano casa nostra, la struttura degli Avengers, in particolare concentrandosi su Bucky, come se lui fosse la preda in quel momento.

Sgranai gli occhi e iniziai ad urlare un forte no mentre i due agenti mi trascinavano con forza via dalla sala, per poi rinchiudermi in una di quelle minuscole celle senz'aria, che mi portavano a pensare solo al mio Bucky.. e a quello che gli avrebbero fatto.

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Hi people!!

Lo so che è praticamente passato un mese.. forse anche di più dall'ultimo capitolo quindi inizio col dirvi Sorry.

Adesso so anche che questo capitolo è un po una palla ma sono dettagli importanti in tutta la storia, molti capitoli sono e saranno così apposta per dare più dettagli.

Da adesso sarò nuovamente più presente sul sito quindi Don't Worry che non manca tanto al 14° capitolo!

Spero solo di non avervi convinto a smettere di leggere con tutta questa attesa e con questo nuovo capitolo che so perfettamente non mostrarsi come lo si aspettava.

Nonostante questo, grazie per le +3K, ci si vede a breve!

-ParanormalAsylum

Don't Let Me Go ||Bucky Barnes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora