Capitolo 18

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Del resto il corpo umano è come una macchina, lo dicono tutti.

Ogni scienziato lo conferma, potevo farlo anch'io adesso.

Era come se la mia vita si fosse ridotta ad un sottilissimo filo, che rischiava di spezzarsi.

Potevo vederlo all'interno della mia testa.. era di un colore simile all'azzurro e continuava a scorrere a mala pena.

Ad un certo punto il filo svanì, e con lui e leggerissimo suono che lo accompagnava. Non sentivo più nulla.. ogni sensazione era svanita, ero morta.

Restai li per qualche minuto nella più totale oscurità. Non arrivava nulla al mio cervello, era tutto nero e le emozioni sembravano essere scomparse assieme alla sensibilità. Dopo poco però, una microscopica luce di un'azzurro più luminoso si fece viva nella mia mente, non ero del tutto morta allora.

Attorno a me, il mare. Era una spiaggia bellissima e molto particolare. La sabbia era nera mischiata con qualche frammento verde acqua, il mare era cristallino, limpido come non mai, mai visto mare così bello.

Ad un certo punto vidi una figura femminile in lontananza camminare verso di me, e subito riuscì ad intuire chi fosse.

Era mia madre, ed era davvero bellissima come la ricordavo.

Ormai era morta da un pezzo, sicuramente una ventina se non più anni dopo il mio congelamento nel 47.

-Mamma!- urlai andandole in contro

Una volta abbastanza vicine la strinsi forte, i miei occhi diventarono lucidi, lei mi stringeva..

-Tesoro mio, se sei qui c'è un motivo ben preciso. Questo è come se fosse un limbo.. e può essere raggiunto solo da chi può scegliere tra la vita, e la morte. Ogni spiaggia cambia da persona a persona, e nel tuo caso ti è capitata questa meraviglia qui.-

-Ma perchè proprio questi colori, è bellissima ma.. non ne comprendo il motivo..-

-Quando hai provato a liberarti nel laboratorio del Sig. Stark hai subito un cambiamento genetico delle tue cellule amore, e adesso nel tuo DNA sono presenti delle micromolecole di P.ARC.-

-Ovvero, il Project A.R.C? Quello che il Sig. Stark non ha ancora testato su nessuno? Mh bene!-

-Non c'è di che preoccuparsi, i tuoi occhi diventeranno verdi col tempo, e acquisirai poteri straordinari!-

-Non vedo cosa ci sia di positivo in tutto ciò, non voglio essere un super eroe.. è già molto che sono diventata un'esperta in combattimento, ci manca solo questo!-

Le parole di mia madre erano sconcertanti.. non avrei mai sognato una vita così, non mi piace proprio per niente.

-Non ci saranno effetti visibili all'esterno tranne che per gli occhi se è questo che temi-

-No mamma no, il mio timore è che dopo un simile incarico non riesca in nulla..-

-Riuscirai tesoro, adesso però la scelta è solo tua. Se restare qui.. o se tornare a vivere una vita però leggermente diversa.-

Restai qualche secondo a riflettere, con gli occhi bassi e la testa immersa nei pensieri.

Non potevo morire, non potevo decidere di morire, per Bucky come per il resto della squadra. Sarebbe stato ingiusto nei loro confronti ma anche nei confronti della vita, che mi era stata donata una seconda volta.

-Tornerò. Ma non dovrà cambiare molto la mia vita spero..-

-Non cambierà Connie, è una promessa.-

Dopo quelle parole i miei occhi tornarono ad aprirsi ma lo spettacolo non era più bello come quello di prima. Il mare era sparito, l'armonia, mia madre.. lasciarono spazio al tetto del laboratorio di Stark.

Don't Let Me Go ||Bucky Barnes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora