Capitolo 14

3K 182 21
                                    

Non ho idea di quanti giorni siano passati, da quando sono chiusa qui.

Non passa neanche un filo di luce, mi hanno tolto tutto e capire quanto tempo passa sembra impossibile.

Tengo le mani sulle ginocchia prendendo aria dalla bocca, per via del freddo il mio naso è completamente chiuso e non lascia passare l'aria.

Quando stavo con lo S.H.I.E.L.D, mi trattavano bene.. mentre adesso mi trattano come se fossi il peggiore criminale sulla terra.

Forse per loro lo ero, che potevo saperne io..

-Rayman! Alzati forza è l'ora del cibo!- gridò una delle guardie da oltre la porta

Un altro buon motivo per non capire mai quale ora fosse o che giorno fosse, non usavano la parola pranzo o cena, era sempre e soltanto l'ora del Cibo, motivo per cui non si capiva mai se stessi cenando o pranzando.

Non mossi un muscolo. Rimasi nella stessa posizione per tutto il tempo fin che tramite una fessura non scivolò il vassoietto con dentro un misto di non so cosa. Mi sentivo in carcere, o meglio Ero, in carcere.

Provai a scappare in tutti i modi ma le pareti erano fatte di Dio solo sa che cosa e la porta era in ferro, impossibile quindi sfondarla.

Attesi per molto, anche troppo, fin che non arrivai a toccare il fondo, strappandomi i capelli, senza mangiare ne bene, pensando sempre e solo ad un'unica cosa.

Dopo giorni di "permanenza" nelle celle dello s.h.i.e.l.d qualcosa in me iniziò a cambiare.

Era come se una memoria non mia fosse entrata nel mio cervello.. molto probabilmente si trattava delle parole dette da Nick giorni prima, se non mesi.

Continuavo a ripetermi chi ero, da dove venivo e quanto fossi diversa dalle persone normali.. Era un po' come essere immortali, aver vissuto in due diverse epoche è cosa che solo pochi, hanno avuto la fortuna di vivere.

Dopo giorni e giorni una delle guardie entrò nella mia cella, stufa del fatto che mi rifiutassi di mangiare

"Fury ti vuole forte, non così."

"Di a Fury che si fotta."

Da li finì in una pesante lite.

Le botte più pesanti le incassai io, non perché non sapessi reagire ma perché non avevo abbastanza forza per farlo.

Mi lasciai cadere per terra col sangue che colava giù dalle mie narici.. non mi importava.

Quando la guardia si avvicinò alla porta per aprirla, un forte rumore metallico lo accolse stendendolo per terra.

Io alzai subito lo sguardo, era Steve.

Da un lato ero completamente sollevata, era come se ogni preoccupazione fosse andata via.. Ma dall'altro..

Perché tutto questo tempo? E dov'era Bucky? Molte cose non mi quadrarono.

Con diversi pugni e vari colpi di scudo, riuscimmo ad uscire dalla struttura sani e salvi.. beh per quanto mi riguarda, solo salvi.

Tornammo alla struttura ma io non ero tranquilla. Era stato troppo facile, per chiunque, anche per la vedova nera sarebbe stata una sciocchezza.

Tutti sembravano felici di vedermi, io non ricambiavo poi così tanto. Temevo che da un momento all'altro lo s.h.i.e.l.d tornasse per distruggerci.

-E' sempre stato al nostro fianco l'intero Staff dello S.H.I.E.L.D, non capisco per quale ragione adesso ci debbano volere morti.- disse Tony durante una riunione col gruppo

-Connie ha qualcosa che loro vogliono, o meglio ha qualcosa che loro stessi hanno messo in lei. Hanno fatto il grave errore di fidarsi di lei, convincendosi che niente dopo la morte di Bucky, l'avrebbe convinta a scappare ma si sbagliavano. E adesso si ritrovano senza nulla, senza quello che gli serve.- Aggiunse Steve

-Non è così.- risposi io, facendo si che i volti di tutti fossero rivolti verso di me

-Quando sono stata scongelata, la prima cosa che feci fu scappare. Non sapevo ne dove mi trovavo e ne che epoca fosse, ero totalmente in confusione, persa nel nulla. Fu proprio mentre tentai di scappare, che vidi i manifesti del Brooklyn Museum con sopra le facce di Steve e Bucky..

In quel momento capii, che dell'unica persona per cui avevo fatto tutto questo si erano perse le tracce, quattro anni prima, per come mi è stato detto. Ho chiesto così a Nick Fury di addestrarmi, per poter sopravvivere in questo mondo che senza Bucky.. mi sembrava completamente ostile.

Iniziai con delle semplici lezioni di Box per poi arrivare ad allenamenti anche più avanzati di quelli di Natasha, senza offesa ovviamente Nat.- dissi bloccando per un secondo il discorso rivolgendomi a lei

-Durante le pause, attaccavano un macchinario alla mia testa che mi trasmetteva sempre più informazioni su archivi politici, depositi nucleari, roba da guerra insomma. Fecero di me un'arma, a tutti gli effetti.

Addestrata al combattimento e alla sopravvivenza estrema, con informazioni che nessun quoziente intellettivo normale potrebbe assumere, ero e sono, un'arma.- conclusi.

-Se le tue sono informazioni.. "Militari", allora pensi di sapere quali siano le intenzioni dello S.H.I.E.L.D?- domandò Steve

-Si.- risposi subito dopo poggiando le mani alla scrivania

-Un momento un momento. Nel video che abbiamo craccato, e che abbiamo visto tu confermi, davanti Nick stesso di non ricordare nulla.. perché adesso invece ricordi tutto?- domandò Tony

-Lo hanno voluto loro, stress. Durante i giorni passati in cella sono stata sottopressione costantemente, 24 ore su 24. Questo a fatto si che l'unica area del mio cervello bloccata si sbloccasse e Boom, ecco tutto quello che lo s.h.i.e.l.d vuole.

Rivogliono indietro tutte le informazioni perché sanno di non potersi più fidare. Ero come un contenitore per loro.-

-Okay ma adesso bisogna sapere cosa vogliono farci, con tutte queste informazioni.- aggiunse Falcon

-Vogliono costruire una macchina.-

-Una macchina?- aggiunse Bucky

-Hanno avuto il file da un certo Signor Wayne. La chiamano: Macchina Terraformante.-

Per un secondo ognuno si consultò fra se cercando di capire a cosa potesse servire, fu Tony a rompere il silenzio.

-Cazzo.-

Tutti ovviamente ci voltammo verso Tony

-Ti è venuto in mente qualcosa Tony?- domandai

-Non mi è solamente venuto in mente bambolina..- disse armeggiando col telefono tra le mani avvicinandosi allo schermo

-Ne sono pienamente sicuro.- Disse aprendo l'immagine sul grande schermo, mostrandoci quindi la famigerata macchina di cui si parlava..

L'unica cosa che vedemmo, fu distruzione.


Don't Let Me Go ||Bucky Barnes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora