<Hai capito?> dice mia madre al volante.<Sì mamma, ho capito.>
<Ripeti che cosa ti ho detto allora.>
<Fai la brava, studia e concentrati.>
<Bene> sentenzia in modo trionfante.
Non era difficile, dice la stessa cosa ogni mattina.
Comunque stavo pensando ad altro.
Pensavo che oggi è l'inizio di un nuovo e noioso anno di scuola e invece di starmene seduta su un comodo divano, d'avanti alla TV con un cartone di pizza e la coca in lattina mi tocca starmene seduta su una sedia scomoda, d'avanti alla lavagna con un libro e una penna.
Arriviamo d'avanti alla scuola e inizia il solito nodo allo stomaco, succede ogni volta che sto per arrivare a questa destinazione e la cosa è alquanto fastidiosa.
Mi sto per alzare dal sedile quando la mamma mi prende per la spalla e mi sorride calorosamente <in bocca al lupo.>
<Crepi.>
Scendo dalla macchina e cerco con lo sguardo Jessica che è appoggiata al muro vicino all'entrata, i capelli neri raccolti in uno chignon le stanno da favola.
Le sorrido e mi avvicino a lei con passo veloce.
<Jess!> le fiondo addosso abbracciandola e lei ricambia.
<Claire! Dio, mi sei mancata un casino! Quest'estate è stata una schifezza con te dai tuoi nonni.>
<Lo so, ma non avevo scelta. Comunque hai i miei stessi corsi, giusto?>
<Certo! Che domanda stupida!>
Lei è molto più solare di me ma quando vuole sa essere veramente seria.
Se lei ha un certo stato d'animo lo esprime fino in fondo.Un rombo e io e Jessica ci giriamo di scatto.
Una moto nera si avvicina alla scuola e si ferma nel parcheggio, che poi sarebbe d'avanti a noi.
Appena l'anonimo si toglie il casco le ragazze si accendono come lampadine.
Alcuni sospiri e altri <o mio Dio> echeggiano nell'aria mentre i ragazzi continuano a fare rumore spintonandolo e dicendo cavolate, come al loro solito.
Qualche secondo dopo tutto riprende alla normalità e le ragazze ricominciano a parlare di make up e del vestito del ballo di fine anno.
Io invece non riesco a non studiare quel ragazzo, quegli occhi, quelle labbra e quella mascella progettata per sedurre qualsiasi ragazza abiti sul pianeta terra.
Mi ricordano qualcosa ma non so cosa.
<Claire? Jessica-chiama-casa. C'è qualcuno?>
<Cosa?>
<Non dirmi che ti fai abbindolare tanto facilmente, anche se per una volta non ti do torto.>
<No! No affatto...solo che ha qualcosa di strano.>
<Dai, dillo che ti piace!>
<Ma non è così!>
La campanella suona e ci dividiamo per andare agli armadietti, sfortunatamente non siamo per niente vicine.
La saluto dall'altra parte del corridoio e poi mi giro per aprire lo sportello e prendere i libri.
<Non si saluta?> chiede una voce maschile alla mia destra.
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HE'S MY BEST FRIEND
FanfictionIn sella alla sua bella moto nera laccata è riapparso il fantasma dei ricordi di Claire. Il suo migliore amico da ragazzina, Hunter, è cambiato un bel po' da quando se n'è andato. Ora è freddo e frequenta brutti giri ma Claire sa che quel ragazzino...