10dieci

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Per il ritorno di Lia a casa la mamma ha deciso di invitare alcuni amici e dare una piccola festa in giardino questo pomeriggio.
Ci sarà la famiglia Evans (e quindi mi toccherà subire Hunter), ho invitato Jessica e, anche se non l'avrei mai detto, anche Jack.
Ultimamente è stato molto presente ed è stato uno dei pochi appoggi ancora presenti nella mia vita.
È vero, mi ha dato qualche problema all'inizio, e in teoria sarei ancora la sua finta ragazza, ma è stato un ostacolo positivo in fin dei conti.
In fondo il suo sorriso più splendente dei capelli platino rallegra la giornata.
Indosso un paio di Jeans Bianchi e una canottiera porpora incrociata sul petto.
Stiro i capelli, li lego in una coda e mi trucco con matita nera e mascara.
Scendo in giardino nel momento in cui arrivano gli Evans e quando incrocio lo sguardo di Hunter sento perdere un battito.
Sono ancora frastornata per ieri, quando è venuto all'ospedale per Lia.
Alla prima buona occasione cercherò di interrogarlo, sempre se l'occasione si presenta.
Il guardino è già pieno di parenti e amici di mia madre, un grande tavolo pieno di tramezzini e altri cibi da festa vari: patatine, pop corn, biscotti...
Il tutto accompagnato da un po' di musica.
Lia non viene lasciata in pace un attimo ma comunque sembra felice e piena di vita.
Mia madre per l'occasione si è messa un vestito verde leggero che vola ad ogni suo passo.
Mi si avvicina proprio mentre gli Evans vengono verso di noi per salutarci.
Hunter mi sta fissando ma cerco di sfuggire al suo sguardo.
Cosa gli prende oggi?
Mentre parlano vedo arrivare Jessica a tutta velocità verso di me che mi abbraccia fortissimo facendomi quasi cadere all'indietro.
Jake, che era dietro di lei, esita e preferisce salutarmi con un cenno della testa, poi stringe la mano di mia madre che è la prima volta che lo vede.
Parlano un po' ma mia madre non lo mette in imbarazzo con domande del tipo "dove vi siete conosciuti" o se siamo più che amici.
Se l'avesse fatto Hunter avrebbe capito la bugia della finta fidanzata.
Jack la ringrazia per l'invito.

La mamma mi guarda mettendosi una mano sulla fronte <Claire, ho dimenticato le bibite in frigo e gli ospiti hanno sete, andresti a prenderle per favore?>

<L'accompagno io> dicono all'unisono Jack e Hunter.

Mi sento a disagio.

<Vabbè renditi utile> fa alla fine Hunter e va verso il tavolo.

Jessica mi guarda un attimo con gli occhi spalancati che stanno a significare "che cavolo sta succedendo a quei due?"
Scuoto leggermente la testa che vuol dire "non ne ho idea".

Jake mi preme una mano sulla schiena e mi sorride inclinando leggermente la testa <andiamo?>
Gli rispondo con un sorriso ed entriamo.

Prendiamo le bibite dal frigo ma prima di uscire mi abbraccia.
Affonda la testa nel mio collo e lo sento inspirare profondamente: ho brividi ovunque.

<Non lo sapevo...mi dispiace che tu abbia sofferto così tanto. Quando Jessica mi ha spiegato la situazione sono impazzito, se l'avessi saputo sarei venuto all'ospedale con voi.>

<Tranquillo> lo abbraccio con le bibite in mano e poi si stacca da me per guardarmi dritto negli occhi, sembra veramente triste <penso che se fossi venuto non sarebbe cambiato niente, stavo male e volevo rimanere da sola con mia madre.>

Annuisce.
<È per questo che quel giorno in mensa non ti sentivi tanto bene?>
No, era per Zack...ma io questo non glielo voglio dire.

Abbasso lo sguardo <no, era per un'altro motivo.>
<Quale?> chiede lui.

Esito un attimo <Era per...>

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