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Ho già spento la sveglia due volte, ma se ora non mi alzo rischio di dover fare tutto di fretta.

Con tutte le forze che ho cerco di staccarmi dal letto, mi trascino giù dal materasso e mi alzo.

Appena apro la tapparella la luce invade la stanza e mi ferisce gli occhi, almeno mi sento un po' più sveglia.

Scelgo i vestiti: maglia nera e pantaloni neri, su di me non ci sarà mai  neanche un po' di colore.

Non lo so, ma il nero mi dà forza.

Vado in bagno e dopo essermi lavata la faccia e messa il mascara filo dritta in cucina.

Ho una fame da lupi.

Contieniti Claire, altrimenti poi chi ci va al mare?

Ma io ho fame!

Zittisco la mia vicina e mi preparo un piatto di uova e bacon, anche per la mamma già che ci sono.

Se ci fosse stata Lia l'avrei fatto anche per lei.


Tengo fra le mani quella di mia sorella, come se riscaldandola potessi darle più forza.

<Perché piangi?> chiede guardandomi con gli occhietti socchiusi.

È talmente stanca, ma io non voglio che dorma, non sono sicura che se chiudesse le palpebre poi le riaprirebbe.

<Niente, mi chiedevo quando tornerai a casa.>

<Presto> dice abbozzando un sorriso.

Le sorrido anche io per quanto riesca ma so che quella che trabocca dalle mie labbra è un misto di delusione e rassegnazione.

<Ci manchi, ci manca la confusione che fai e i tuoi disastri.>

<Quando torno non ne farò più, promesso.>

Piccola...

<No, devi farli, altrimenti se la mamma non ti sgrida quando non deve lavorare cosa fa tutto il giorno?>

Lei ride e io con lei.

<Claire, l'hai portato?>

<Oh, certo.>

Tiro fuori dalla borsa un piccolo coniglietto di peluche beije, appena lo vede lo guarda e lo studia con attenzione com'è suo solito fare.

<Grazie, senza Mr. Bunny non riuscivo a dormire.>

Dormire...quasi glielo strapperei dalle mani.

Quelle manine, e quegli occhietti furbetti che stremati dalla fatica non sembrano più i suoi.


<Claire...> mia mamma entra in cucina e mi ritrova a mangiare con le lacrime.

<Oh tesoro.>

Mi si siede vicina e inizia ad accarezzarmi i capelli.

<Pensavo a Lia e...sapere che c'è solo una settimana che ci separa...> le lacrime scendono più forti.

<Schh...tranquilla...vedrai che appena tornerà sarà tutto come prima.>

Già, tutto come prima.

Dopo colazione la mamma va subito a lavorare così mi tocca andare a scuola a piedi.

Ad un tratto un rumore di moto mi fa girare verso la strada: Hunter impenna con una bionda seduta dietro di lui.

HE'S MY BEST FRIENDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora