Dopo la mia brutta esperienza pomeridiana decido che è meglio rientrare in hotel, i miei sono tornati e ci stiamo preparando per andare a cena, mia madre apre rumorosamente la porta della mia camera, è in perfetto ordine: tacchi a spillo, vestitino nero corto, capelli ricci raccolti in una crocchia e trucco accurato, "Tesoro che hai fatto oggi di bello?"
"Mm beh, niente di che, sono andata a fare un giro qui vicino all'hotel", ovviamente trascuro la parte della mia passeggiata in cui inciampo addosso ad una ragazza e le rovescio addosso la granita, mia madre inizierebbe a strillare e mi direbbe che devo stare più attenta.Entriamo nella grande e lussuosa sala da pranzo e subito arrivano due camerieri pronti a farci accomodare nel tavolo richiesto da mio padre, durante la cena mia madre e mio padre discutono sulla vittoria di un ragazzo in un talent show, alternando momenti in cui a mio padre va di traverso il cibo e mia madre le schiaffeggia la schiena con la stessa intensità con la quale sbatte la porta della mia camera, povero papà.
Io invece sono immersa nei miei pensieri, quasi non tocco cibo, ripenso alle mie amiche di Las Vegas, alla mia casa, ai miei nonni, e provo un'enorme nostalgia. Per il resto della serata osservo le persone accanto a me, e finita la cena mio padre mi obbliga ad assistere allo spettacolo dell'hotel, guardo il mago fare stupidi trucchi di magia e la cosa non mi dispiace, finché l'uomo non decide di rovinarmi ancora di più le vacanze tirandomi per un braccio sopra al palco, dicendo di aver bisogno di aiutanti per il suo numero.
È la cosa più imbarazzante della mia vita quando mi mette sopra alla testa un cilindro dal quale fa sbucare fuori un coniglio.Concluso il momento più brutto della mia vita, deciso di andare un po' al mare, è già buio da qualche ora perciò mio padre ritiene opportuno farmi tutte quelle stupide raccomandazioni sebbene io abbia ormai 18 anni.
Arrivo al cancello che si affaccia sulla spiaggia, non fa freddo, ho una gonna corta e una canottiera bianca, indosso le mie Superga bianche e i lunghi capelli marroni sono raccolti in una coda di cavallo; entro nella spiaggia e tolgo le scarpe per sentire sulla mia pelle per la prima volta in tutto l'anno la sabbia fresca, il profumo del mare mi riempie le narici, e mi sento benissimo.
Mi accoccolo sulla sabbia in riva al mare e ammiro le stelle pensando alla mia città, alla mia vita; sono sdraiata a pancia all'aria quando sobbalzo nell'udire dei ragazzi in lontananza.
Mi vengono in mente le raccomandazioni di papà e le scaccio subito dalla mia mente, si avvicinano sempre di più, hanno delle bottiglie di birra in mano, sono chiaramente ubriachi, e schiamazzano ad alta voce, uno di loro, il più sobrio mi si avvicina urlando "Ehi Nicole, sei tu?"
"Ehm, no", riesco a dire;
"Oh scusa pensavo fossi lei, ciao"
"Ciao".
Se ne vanno lungo la spiaggia, ma dopo qualche decina di metri il ragazzo che prima mi ha rivolto la parola torna indietro, a quel punto mi sale l'ansia che voglia farmi qualcosa e scatto in piedi;
"Ehi stai tranquilla non ti mangio mica"; accenno ad un timido sorriso, "Io e i miei amici ci chiedavamo se ti andava di venire a divertirti con noi, sai siamo a corto di ragazze",
"Ehm, no grazie magari un'altra volta ", rispondo cortesemente,
"Ma dai ti divertirai tantissimo", replica l'estraneo, e dopo una serie di tira e molla mi convinco ad andare, ma prima mando un SMS a mio padre per avvertirlo.Mi incammino con lui e intanto lo osservo: capelli non troppo corti, sulle spalle, occhi verdi, carnagione scura, ha un fisico atletico e un sorriso stupendo.
Sentendosi osservato si ferma e mi guarda "Come ti chiami?"
"Alexandra, ma chiamami Alex, tu?", "Io sono Nicholas, ma puoi chiamarmi Nic", ridiamo insieme per questi giri di parole e ci incamminiamo per seguire gli altri verso una meta sconosciuta.
STAI LEGGENDO
MY LIFE IN YOUR HANDS
RomanceAlexandra, una ragazza di quasi 18 anni, è costretta a passare l'estate lontana dalla sua città, Las Vegas, per andare a San Diego in California con i suoi genitori. La vacanza parte malissimo per Alex, ma con l'aiuto di nuovi amici tra cui la spume...