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Torno a casa accompagnata da Cam, sono sconvolta, nauseata, distrutta, e qualsiasi aggettivo mi venga in mente accostato a quello che è successo poco fa ha un significato troppo carino.
Con un filo di voce saluto Cam, non ho le forze di fare nulla, sbatto la portiera e salgo sfinita al quinto piano, appena varco la soglia di casa, vado in cucina e mi dirigo verso mia madre; raccolgo le ultime forze rimaste e le chiedo semplicemente "Perché?", lei mi guarda perplessa "Perché cosa tesoro?" Quell'altima parola sulla sua bocca fa salire il senso di vomito dentro di me, "E me lo chiedi anche? Come cazzo ci è entrata qui Nicole?", "Alex, non ti permetto di parlare in questo tono, ha bussato e l'ho fatta entrare, mi ha detto che ti servivano dei vestiti e così l'ho fatta andare in camera tua", non ci posso credere "mamma è una sconosciuta, avresti potuto restare con lei mentre era in camera mia, sai che ha fatto almeno?", mi guarda inespressiva, "No Alex, non ne ho idea", "beh te lo dico io, ha preso tutti i miei vestiti, non solo un paio, e li ha messi all'asta davanti a tutta la città per farmi dispetto", le lacrime iniziano a rigarmi il viso, "e la cosa peggiore è che ha trovato anche il mio diario segreto e l'ha letto a gran voce davanti a tutti, ti rendi conto? Mi avete rovinato la vita".

Corro in camera mia senza dare a mia madre il tempo di ribattere, chiamo Cam e le chiedo se può venirmi a prendere, non ho bisogno di preparare nulla dato che non ho più niente; dopo dieci minuti Cam è giù che mi aspetta, corro fuori dalla porta ignorando i miei che mi chiamano a gran voce, non li voglio sentire, soprattutto mia madre, se non fosse stato per lei non sarebbe successo nulla.

Salgo in macchina e mi scuso con la mia amica ma il bisogno di passare del tempo con lei era troppo grande; durante il tragitto mi accorgo che non stiamo andando a casa di Cam, ma verso la spiaggia, "Dove mi stai portando?", chiedo impaziente, "sorpresaa", ironizza.
Scendiamo dalla macchina e Cam mi copre gli occhi, la prego di non farmi cadere e ridiamo insieme per quanto sono impacciata, all'improvviso mi toglie le mani dal viso e davanti a me c'è Nic; vicino al mare è acceso un falò e non ci capisco nulla, che sta succedendo?
Cam guarda Nic complice, "bene io vi lascio", come ci lascia?
Nic mi sorride, mi prende per mano e mi porta vicino al falò; ci sediamo, lui percepisce il dolore ancora fresco nei miei occhi, "senti Alex, mi dispiace davvero tanto per quello che è successo oggi, non pensavo che Nicole potesse arrivare a tanto, spero tu stia bene!", il suo sguardo mi addolcisce, "Tranquillo Nic, non è colpa tua, cercherò di farmela passare", cambiamo argomento alla svelta, lui mi racconta un po' di lui, delle sue avventure, dei suoi sogni, mi racconta la sua vita.

Ad un tratto mi prende tra le mani il viso e mi porta a sé, le sue labbra carnose e morbide sfiorano le mie, il suo profumo invade le mie narici.
Inizia a mordermi delicatamente il labbro inferiore per poi iniziare a baciarmi con passione, le nostre lingue si intrecciano per dei minuti interminabili ed io vorrei che tutto questo non finisse più.
"Non sono mai stato così bene", mi sussurra nell'orecchio, "sarà la solita frase che dici a tutte signor Nic", sorridiamo insieme e lui mi assesta una spallata, "Non è affatto vero, con te è diverso, tutte le ragazze con cui sono stato erano simili e Nicole, tu invece sei semplice, dolce ed educata", resto ad ammirarlo mentre ripeto nella mia mente parole che nessuno mi aveva mai detto, "anche io sto bene con te Nic", non riesco a dire altro, sono troppo emozionata.

Mi fa posare la testa sul suo petto, ed è un gesto semplice ma nello stesso tempo così piacevole e confortevole che penso di non essermi mai sentita così prima d'ora, mi addormento così, con il suo profumo addosso e il suo respiro caldo sulla mia pelle.

MY LIFE IN YOUR HANDSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora