↬ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ①⑤ [ᴇɴᴅ]↫

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Narratore esterno's POV:

"Quando un'arma ruota scaltra intorno al corpo dell'avversario, lo scontro può dirsi concluso".

Partiamo da questa frase.

Una figura dai colori neri e bianchi vagava velocissimo tra le ombre, confendosi con le pareti.

Il suo avversario era in mezzo al campo di battaglia, mentre i suoi occhi inseguivano ogni azione, passo dopo passo, come un felino.

Delle risatine maligne che facevano accapponare la pelle risuonavano tra le pareti ruvide e verniciate di sangue secco.

La figura maschile con in mano la motosega iniziò a scagliarsi contro il demone, cogliendolo da dietro, peccato che quest'ultimo lo percepì, riuscendo a colpirlo con un colpo di mannaia.

Si ferì ad un braccio, lo stesso che teneva la motosega. Degli schizzi di sangue si mischiavano allo sporco del pavimento causato prima, mentre il respiro irregolare del primo soffocava quasi in gola.

Ora era il turno del demone ad agire. La sua mannaia roteava intorno al suo corpo, mentre le parole che rimbombavano, distraevano la figura in bianco e nero.

"Guarda la tua amichetta, é nei guai, ahahaha" si giró per un momento a guardare Kate, o quasi a contemplare.

Il corpo di Kate era in preda a delle fiammette, mentre lentamente la sua pelle più superficiale continuavava a carbonizzarsi. 1/4 del suo corpo era ormai sanguinante, pieno di bolle e muscoli che si stavano scoprendo.

Quella scena raccappricciante, per un solo momento, fu in grado di distrarre il ragazzo.

E fu proprio in questo momento che una grossa mannaia lo colpí contro la schiena: solo grazie alla sua agilità fu in grado di essersi procurato solamente un graffio.

Non diede peso alla piccola ferita, piuttosto si preoccupava per il braccio, che stava bruciando nel frattempo dell'infettazione.

Dopo una miriade di colpi uno contro l'altro, i loro respiri si soffocava in gola, il sudore continuava a colare lungo le guance, mentre le numerose ferite, per la maggiore gravi, iniziarono a far sentire le loro conseguenze.

"Non...ti...arrendi...ancora...?!" Zalgo si buttò contro Jack , mentre un colpo di motosega fu in grado di colpirlo e staccargli un dito.

Il suo grido era addolorato e straziante. Del sangue, un mucchio di sangue, gli colava lungo le ferite, i vestiti, il viso, sporcandogli i vestiti.

"Ora, non ti lascerò più via d'uscita, muori, nell'oblio, nell'infinito": erano le parole di Laughung Jack, ormai all'estremo delle sue forze.

Zalgo era a terra che continuava a sanguinare, non smetteva di puntargli contro la mannaia.

Il suo orgoglio era troppo grande per accettare la sconfitta.

La sua rabbia era troppo ampia per poter abbassare l'arma.

La sua intelligenza era troppo piccola per capire che non c'era più un'opportunità.

•ηıєηтє ρıυ' cσмє ρяıмα• ||ʟᴀᴜɢʜɪɴɢ ᴊᴀᴄᴋ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora