"Ti prego, lasciami andare! Non ho fatto niente!"
La mia ennesima vittima mi supplica di risparmiarlo. Come se io possa indebolirmi alle sue urla e dai suoi pianti disperati.
Provo solo più piacere, e diventa sempre più forte e inarrestabile la mia voglia di ucciderlo.
Succede tutto in un attimo.
Ho queste esplosioni d'ira e di odio verso le persone che mi stanno accanto, che a volte faccio paura persino a me stessa.Ma che persona sono diventata?
Io, Shai Wefferild, dall'essere una brava ragazza, a posto con la testa, ad avere una lista di vittime innocenti in camera?
come cambia la vita.
Ma a me questo mio lato oscuro piace. Non soffro quando faccio soffrire le persone.
È sempre stata questa la mia vera natura, dovevo solo tirarla fuori. Ora non mi ferma nessuno.Con una coltellata netta e pesante uccido la mia novantaquattresima vittima.
Pulisco le mie mani dal sangue rosso scuro e butto nel fiume il corpo della mia vittima.
"Domani è un altro giorno" penso."Altre vittime".
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"Shai! Oddio, che mi venga un colpo! quanto tempo!"Una voce mi spaventa e interrompe il silenzio che dominava nel buio della notte.
Una voce familiare, che conosco fin troppo bene.
"Jason" provo a sorridere. "Ciao."Io indifferente, lui invece sembra che abbia visto un enorme piatto di patatine fritte.
"Andiamo a prenderci un caffè, mh? Cosí ci raccontiamo le nostre notizie, sono sicura che ne hai parecchie!"
Finisce la frase con un sorriso raggiante.Mi limito a rispondere con un "okay" e ci avviamo verso il Bar Cafè.
Ordina con tono gentile due caffè alla cameriera, che annuisce e ci assicura che arriverà presto con la nostra ordinazione.
"Allora, Shai. Come stai?""Alla grande" gli rispondo, sfoggiando uno dei miei sorrisi più belli.
"Oh, mi fa piacere. Si si anche io sto bene, vivo con la mia fidanzata. Katie. A proposito di fidanzamenti..."Oh, no. Sta per fare quella domanda.
"Al nostro ultimo appuntamento, l'anno scorso, sei scomparsa. Hai detto che andavi in bagno e te ne sei andata. Cosa hai fatto?"
Il suo sorriso svanisce e cambia il tono di voce, che si fa più duro e più serio.Non rispondo e bevo il mio caffè, sperando che passi oltre.
Ma non succede. Merda.
"Voglio spiegazioni."Non voglio rispondergli. Mi fa tornare in mente Luke. Luke, che volevo dimenticare. Luke, quel ragazzo che mi ero lasciata alle spalle l'anno scorso. Volevo dimenticarlo. E ci sono anche riuscita trovandomi il mio nuovo hobby, poi ad un tratto ricompare Jason e mi fa crollare.
"Mi sono sentita davvero male, ho chiamato un taxi e sono tornata a casa." mento spudoratamente, mandando un giù un altro sorso di caffè.
"Stai mentendo". Accenna un falso sorriso. "Lo riconosco da come alzi gli occhi verso sinistra, non ti ricordi?"
Vero. Lui mi beccava sempre quando mentivo. Quanto lo odio.
"Andiamo sul ponte, voglio farti vedere una cosa" gli chiedo. Lui accetta subito e ci incamminiamo senza dire una parola.
Arriviamo sul ponte e ci affacciamo alla ringhiera guardando prima il cielo e poi il fiume sotto di noi, decine e decine di metri sotto di noi.
"Jason, mi sei mancato. Chiudi gli occhi"
Lui sorride sentendomi dire tali parole, pensando chissà cosa.
Ha gli occhi chiusi, io lo guardo con disprezzo e in un attimo succede tutto.
Con una forte spinta lo afferro dal colletto della sua camicia, lui apre gli occhi e con terrore inizia ad urlare, ma è troppo tardi: lo tiro su e in un attimo lo lancio giù dal ponte.Gli giro le spalle e inizio a vagare per le strade illuminate della mia città.
--Heilaa people!
Che fate? Io sto andando a scuola ew.
Spero che vi piaccia il capitolo, fatemi sapere!
Kisseees, -azzurroceano ✨
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Shailander || Luke Hemmings
Ficção Adolescente"Con insicurezza e lentezza apro gli occhi. La prima cosa che vedo è solo un muro di un grigio chiaro." Shai sarà abbastanza coraggiosa da affrontare il suo spaventoso e tormentato destino? Leggete e scoprirete!