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Muovendo freneticamente le gambe, un sedicenne dai capelli corvini si affrettava a stare al passo di suo fratello Jack.
Nonostante odiasse il fatto che sua mamma credesse che avesse ancora dieci anni e che quindi non potesse restare a casa da solo, gli piaceva l'idea di vedere per la prima volta suo fratello allenarsi e dare pugni di qua e di la, pensava che il pugilato fosse lo sport più virile che potesse esistere.

La leggera brezza d'autunno risvegliò Calum dai suoi pensieri e guardò davanti a sé, una struttura con le mura bianche si presentò davanti i suoi occhi, «entriamo Cal, siamo arrivati» il ragazzo dalla pelle olivastra seguì suo fratello maggiore dentro e spalancò la bocca alla vista di tutti quei ragazzi a petto nudo, sudati e concentrati a colpire l'avversario, scosse la testa e raggiunse Jack intento a parlare con qualcuno.

Scrutando questo qualcuno, si rese conto di non aver mai visto cosa più bella e attraente del ragazzo di fronte a lui, la cosa che lo colpì subito fu l'anellino nero intorno al labbro inferiore.

Sentendosi osservato, quest'ultimo puntò i suoi occhi blu in quelli marroni di Calum e oh, mille scariche di elettricità attraversarono lo stomaco del moro, che subito distolse lo sguardo. 

Jack notando lo sguardo dell'amico disse «Luke, lui è mio fratello Calum, non dirà una parola. Iniziamo? Sono carico» Luke rivolse un'ultima occhiata al corvino per poi annuire verso Jack.

Calum che era rimasto fermo e in silenzio, decise di prendere posto su una panchina e guardò Luke di sottecchi, colpiva e schivava, più faceva movimenti e più goccioline di sudore scivolavano dalla sua fronte, scrutò anche il resto del suo corpo ed aveva le spalle enormi, davvero enormi e delle gambe lunghissime e Calum si sentì così piccolo in confronto.

Luke d'altra parte non era molto concentrato, non riusciva a non pensare al ragazzo seduto di fronte ad osservarlo.
Aveva uno sguardo così magnetico e profondo, non avrebbe mai voluto interrompere quel contatto visivo;

Un pugno dritto sul setto nasale fece quasi cadere il biondo che sbraitò «che cazzo», si portò una mano al naso e fulminò con lo sguardo l'amico, «amico sei distratto, a che stai pensando?»
Luke puntò involontariamente gli occhi su Calum e lo scorse con il mento appoggiato alle ginocchia che lo fissava, era davvero adorabile, con i suoi occhioni scuri da cerbiatto e le labbra carnose, per non parlare poi della sua pelle, liscia e morbida soltanto a guardarla.

Con un gesto automatico si inumidì le labbra «ho solo litigato con Michael» sbuffò passandosi le dita fra i capelli.
Aveva davvero discusso con Michael, ma da un po' di giorni stava pensando di lasciarlo, non gli andavano a genio alcuni suoi comportamenti e non se ne parlava che Luke facesse il passivo.

Il vero motivo per cui non riusciva a concentrarsi nemmeno lui lo sapeva e quel ragazzino seduto all'angolo non lo aiutava, sentiva i suoi occhi addosso costantemente e non sapeva se gli dava fastidio o se gli faceva piacere.

Calum, tolse una cuffietta appena sentì quel nome; Chi era Michael? Il suo ragazzo? Ma quindi Luke è gay? Iniziarono a formarsi tante domande nella testa del sedicenne, voleva davvero sapere cosa piacesse al biondo dalle spalle larghe, non che si credesse chissà cosa.. Non aveva nessuna possibilità. Ma era molto curioso (come sempre)

«Cos'ha fatto adesso» Jack non era per niente sorpreso, quindi Calum dedusse che litigavano spesso, io non lo farei mai arrabbiare si ritrovò a pensare.

«è strano e non sopporto che non mi stia a sentire, fa sempre il contrario di ciò che gli dico» disse con tono infastidito.

«Luke non è il tuo cagnolino»

«Si ma non può fare sempre di testa sua»

«Cos-»

«Ok, basta così. Non ho voglia oggi, torno a casa.» Slegò le fasce attorno le nocche e si diresse negli spogliatoi sbattendo la porta;

A quel rumore Calum rizzò la schiena e tolse anche l'altra cuffietta, l'istinto gli diceva di alzarsi e seguire Luke, ma non aveva assolutamente senso, precisamente cosa gli avrebbe detto? Senti sfogati e fammi tutto quello che vuoi, no, non se ne parlava; Incazzato com'era gli avrebbe anche tirato due pugni.

Abbandonò la testa al muro e guardò il soffitto per almeno mezz'ora, si stava annoiando da morire e il fratello si era spostato più in la a dare cazzotti ad un sacco;

Sospirò e si chiese cosa stesse facendo Luke la dentro, era passato davvero tanto tempo e ancora doveva varcare la porta, se lo immaginò sotto la doccia mentre si insaponava le spalle e il petto e l'inguine e.. sbarrò gli occhi appena avvertì la piccola protuberanza tra i pantaloni, Dio si maledisse mentalmente; Cosa stava facendo? Non riusciva a non pensare al corpo possente di Luke tutto bagnato e si alzò di scatto dirigendosi velocemente verso quella porta.

Doveva farsi una segha per forza e si vergognò di se stesso, insomma si eccitava per così poco? E l'aveva solo immaginato, figuriamoci.

La sua intenzione era quella di chiudersi in bagno e calmarsi, mai si sarebbe aspettato Luke con solo i boxer addosso che si specchiava e Calum pensò che stesse per esplodere perché il suo cuore batteva davvero forte e involontariamente si portò la mano sul cavallo dei suoi pantaloni, avrebbe preferito scomparire dal nulla perché proprio in quel momento Luke si girò


Angolo di less
Salve a tutti/i, ho deciso finalmente di pubblicare qualcosa, ovviamente cake. Ho un'ossessione malata per loro e la trama di questa ff mi piace molto (stranamente), quindi beh.. Spero che possa piacere anche a voi, fatemi sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo e niente, alla prossima!

possessivity » cakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora