due

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Luke pensò seriamente che gli si fosse rotto il naso, gli doleva parecchio e si stava controllando allo specchio, maledetto Jack Hood imprecò mentalmente.
Il rumore della porta lo fece voltare e assottigliò gli occhi quando vide Calum appoggiato al muro, era in evidente difficoltà ed aveva il respiro accelerato, poi notò la sua mano sulla patta dei pantaloni e capì, lo squadrò per bene e si accorse della sua mascella serrata, Luke si morse il labbro inferiore e riportò lo sguardo in basso, si accorse che c'era qualcosa di grosso.

Calum avrebbe preferito essere investito dieci volte da un camion invece che essere fissato da Luke (quasi nudo), il suo sguardo scorreva lungo tutto il suo corpo e poi il più grande si morse il labbro e Calum non potè trattenere un sospiro, avrebbe voluto urlare o piangere perché non sapeva davvero cosa fare e il suo membro continuava a pulsare, non sapeva se fosse più in panico o più eccitato.

Luke riportò gli occhi in quelli del corvino e fece dei passi verso di lui, quest'ultimo trattenne il respiro e si morsicò l'interno della sua guancia, cosa vuole fare? E oh mio dio quanto è alto; così ora che erano vicini Calum alzò lo sguardo e il biondo accorciò ancora un po' le distanze tra i loro visi e «quanti anni hai?» chiese.

«Diciassette. P-perché?» non era vero, diciassette li avrebbe compiuti tra cinque mesi, ma non voleva apparire agli occhi del più grande un bambino;

«Io ventuno.» il biondo guardò intensamente le labbra socchiuse di Calum, erano così grandi e carnose, perfette per avvolgere il suo cazzo pensò, aveva le guance arrossate e gli occhi lucidi pieni d'eccitazione, poteva sembrare un ragazzo innocente a prima vista ma il segno violaceo sul collo lo tradì.

Calum accorgendosi degli occhi di Luke puntati su quel segno portò istintivamente una mano a coprirlo, il più grande aggrottò le sopracciglia e allora il corvino si sentì in dovere di dargli una spiegazione «n-non è come pensi. Ashton l'ha fatt-»

«Non te l'ho chiesto.» Lo interruppe freddamente e di colpo si allontanò, si vestì velocemente e prima di varcare la porta degli spogliatoi il biondo riservò un'occhiata indecifrabile al ragazzo appoggiato al muro e se ne andò.

Calum avrebbe voluto pregarlo di non muoversi e di restargli così vicino, aveva bisogno di quel calore e del suo profumo ma stette in silenzio fino a quando non sentì la porta chiudersi, poi si lasciò scivolare a terra e prese un enorme respiro; cosa era appena successo?
Imprecò e mandò al diavolo Ashton e le sue stupide idee, non ci avrebbe mai più giocato a obbligo verità, quello stupido succhiotto aveva rovinato tutto; Magari Luke se non lo avesse visto sarebbe rimasto e.. Gli ritornò in mente la visione di qualche minuto fa, le sue braccia massicce e il suo petto imponente e immaginò quanto potesse essere grande il suo membro, nascosto sotto lo strato di cotone dei boxer; Si ricordò di quanto fosse eccitato e incominciò ad accarezzarsi da sopra le mutande e fece finta che fossero le mani di Luke a toccarlo, insinuò lentamente le dita attraverso gli slip e si abbandonò al piacere.

Luke si stava dirigendo verso il suo appartamento, aveva un'aria pensierosa e delle rabbia repressa;

Doveva sfogarsi in qualche modo.
Quello stupido ragazzino aveva peggiorato il suo umore, torturando ancora di più la mente del biondo, chi può avergli fatto quel succhiotto?
Ma poi si rese conto che i suoi pensieri non avevano senso, cosa gli importava di Calum? Era piccolo, aveva solo diciassette anni Cristo.
Però il modo in cui l'aveva guardato negli spogliatoi glielo aveva quasi fatto venire duro, era così eccitato il corvino e Luke glielo avrebbe volentieri sbattuto dietro.

Una volta arrivato, il biondo prese le chiavi, ma prima che potesse inserirle nel nottolino la porta di casa sua si spalancò rivelando Michael Clifford, il suo fidanzato. (Si faceva per dire, scopavano e basta)

«Cosa ci fai qui?» chiese Luke, il tono di voce scostante.

Ma l'altro non parlò, bensì tirò per il braccio il biondo e lo spinse verso la parete, si guardarono negli occhi e in quelli del rosso c'era così tanto desiderio, nessuno fiatò.

Luke decise che quello era un buon modo per sfogarsi, allora invertì le posizioni e schiacciò Michael al muro, si baciarono freneticamente, le loro lingue compivano dei movimenti circolari e nel frattempo le loro intimità cominciarono a sfregarsi, una spinta forte fece urlare dal piacere il rosso.

Gli unici rumori che si potevano avvertire erano lo scontrarsi delle loro bocche e i respiri affannati; il più alto sbottonò con impazienza i pantaloni dell altro e subito poté toccare il suo membro bollente, glielo strinse leggermente e Michael credette di venire anche solo per quel gesto. «Mi dispiace per ieri» disse, il suo tono era agitato e impaziente.

«Zitto e fatti scopare» Sussurrò Luke vicino al suo orecchio.


Angolo di less
Haloa, eccomi con il secondo capitolo, fa un po' schifo ma non volevo che passasse ancora più tempo ew
Parlando del capitolo, qui compare Michael e toppa appassionatamente con lucas, cosa ne pensate?
Preferite i muke o i cake?
Calum è davvero un ragazzino arrapato ma ehi, chi non lo sarebbe difronte a luke hemmings?
E niente, spero che questo capitolo vi piaccia, mi raccomando lasciate qualche voto e commento che non fa male!!
Un bacio
(Tra poco finisce la scuola, mi sentite urlare?)

possessivity » cakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora