Il festino

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Mi chiamo Selene Price. Ho 15 anni. Sono nata nel Distretto 8. Sto partecipando ai cinquantaquattresimi Hunger Games e sono la ragazza più felice del mondo.

Fino a qualche ora fa potevo pensare questo, ma è assurdo essere felici nell'arena, come è assurdo non stare nascosti dietro degli alberi con il proprio ragazzo per il festino alla Cornucopia.
La notizia ci è arrivata all'alba, portavoce il vecchio Claudius Templesmith. 
Sul tetto del corno ci sono otto zaini di tutte le grandezze, ognuno per un tributo diverso.
Intravedo i due zaini con il numero otto e studio una strategia per arrivarci prima degli altri: salire sul corno? Ovvio. Avere sempre il coltello a portata di mano? Certo.
Non mi viene in mente niente di geniale, fino a quando vedo una figura snella correre verso la Cornucopia, arrampicarsi, afferrare lo zaino e saltare giù. In quello stesso momento, il ragazzo del 2 balza fuori dal suo nascondiglio seguito dagli altri Favoriti e accoltella la ragazza. I tributi dell' 1 si stanno arrampicando sulla Cornucopia.
Giro lo sguardo e intravedo degli occhi azzurri tra le foglie: Katri. I suoi occhi incontrano i miei e si lancia verso la Cornucopia.
Adam mi fa segno di correre e non esitò un istante. Vedo che Testa Bionda sta correndo verso l'entrata Nord dell'arena con lo zaino numero dodici penzolante sulle spalle: almeno lei ce l'ha fatta.
Corro e vado a sbattere contro la ragazza del 2. Mi butta a terra e prende una freccia piuttosto affilata dalla faretra, ma io sono più veloce e gli tagliò la gola. Un colpo di cannone segue la sua morte. Mi guardo intorno: Adam sta prendendo gli zaini. Quando lo raggiungo mi butta giù uno zaino, lo afferro al volo e me lo metto in spalla.
Mi giro e sento una fitta alla pancia: tiro un calcio in faccia al mio aggressore e gli trafiggo lo stomaco. Il cadavere cade a terra proprio quando il cannone spara: anche il ragazzo del 2 è andato.
Ora che ho uno zaino salgo sulla Cornucopia per prendere Adam ma non lo trovo.
Guardo a destra e sinistra, in alto e in basso, fin quando delle urla non catturano la mia attenzione. Mi sporgo ma la ragazza dell' 1 mi placca e precipitiamo tutte e due giù dal corno.
Il colpo alla testa mi fa offuscare la vista e sento il sapore del sangue in bocca.
La ragazza dell' 1 è sopra di me e ride, il pugnale sporco di sangue fino all'impugnatura - I tuoi Giochi finiscono qua, Distretto 8! -
Riesco a schivare due colpi della lama ma il terzo mi prende sul petto: stringo i denti e trattengo un urlo di dolore.
Ecco, ci siamo. Sto per morire, è arrivato il momento.
Le lacrime mi scendono calde sul viso
- Dai, ora vai a piangere dalla mamma! Oh, dimenticavo: la tua è morta! -
Questa provocazione fa nascere un istinto che non avevo mai sentito così forte, anche nei giorni precedenti qui nell'arena.
Ringhio e afferro per i capelli la ragazza dell' 1. Questa lancia un grido stridulo mentre sbatto ripetutamente la sua testa sulla lama del mio coltello.
Per finire in bellezza, la prendo con tutte e due le mani e la sbatto un'ultima volta contro la Cornucopia.
La mia nemica cade a terra, la testa che gronda di sangue e macchia il prato.
Lascio cadere il coltello e mi guardi le mani: sono completamente insanguinate, ma questa volta non mi stupisco: so in preda a quale istinto l'ho fatto.
L'istinto omicida che, prima o poi, pervade ogni tributo che tiene veramente alla sua vita.
Ma questa volta penso che sia stato per il commento che la ragazza ha fatto su mia madre.
Sento un grido e un colpo di cannone e mi ricordo solo adesso di Adam. Grido il suo nome ma non ricevi nessuna risposta. Comincio a sudare e diventare più rossa, le lacrime che minacciano di uscire.
Uno strano verso simile ad una risata soffocata mi fa sobbalzare - Qui sotto - dice la voce roca.
Abbasso lo sguardo e vedo che la ragazza dell' 1 sorride, gli occhi socchiusi e il sangue secco sulla fronte
- È... troppo... tardi - la sua ultima risata dura pochi secondi e il cannone spara.
«No, non può essere» penso.
Un hovercraft spunta dall'altra parte della piana e corro più veloce che posso, ma quando arrivo vedo soltanto dei capelli rossi brillare al sole e scomparire all'interno dell' hovercraft.
Mi butto in ginocchio e mi prendo il viso tra le mani: ora posso piangere quanto voglio, non mi importa se le telecamere sono puntate su di me.
L'ho perso.
Avevo giurato di proteggerlo con la mia stessa vita.
Ma se n'è andato.
Tutto quello che mi resta di lui è la sua felpa, al sicuro nel nostro zaino.
Presa dalla rabbia e con le lacrime che mi scendono sul viso rosso, afferro l'impugnatura del coltello e scrivo sul prato "CAPITOL CITY VIGLIACCA FINO ALLA MORTE"
Alzo la testa al cielo e urlo con tutto il fiato che mi rimane nei polmoni
- CAPITO?! SIETE SOLTANTO DEI VIGLIACCHI! FATE COMBATTERE DEI RAGAZZINI IN QUESTE ARENE DEL CAZZO FINO ALLA MORTE PERCHÉ NON AVETE LE PALLE DI COMBATTERE A VOSTRE SPESE E CON LE VOSTRE MANI! - ansimo istericamente e mi metto a battere le mani - BRAVI, COMPLIMENTI, VI FACCIO PURE UN APPLAUSO! SIETE PROPRIO RIDICOLI, VOI! - mi guardo intorno aspettandomi che mandino un ibrido o un chissà cosa a distruggermi
- AVANTI, COSA ASPETTATE?! MANDATE UNA DELLE VOSTRE STRANE CREATURE A TRUCIDARMI! ORA CHE HO DETTO LA MIA POSSO MORIRE IN PACE! -
Niente.
Prendo più zaini che posso e mi incammino verso la parte Nord dell'arena, per ritrovare Katri.

Non ho potuto rivedere Adam per l'ultima volta.
I miei alleati sono morti.
Ho ucciso dei ragazzi che in cuor loro non volevano partecipare a quest'inferno.
Ma spero con tutto il cuore che le telecamere siano state puntate su di me fino ad adesso.

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