L'inizio di un'altra vita

126 3 0
                                    

Katri's POV
Le lacrime mi rigano il viso mentre stringo la mano alla mia amica, compagna di rapimenti, giorni di caccia e alleata: non pensavo sarebbe finita così.
Perché ho lanciato quella maledettissima freccia?! Perché!?
Quando sento i due colpi di cannone mi giro e vedo che un hovercraft sta prelevando il ragazzo del Distretto 1.
Guardo un'ultima volta la mia amica e decido di scappare alla Cornucopia.
Non appena metto piede sulla piana, delle trombe mi spaccano i timpani e mi copro le orecchie con le mani.
Alzo la testa e vedo che un hovercraft si sta materializzando su di me
- Signore e signori, la vincitrice dei 54esimi Hunger Games... Katri Stone, dal Distretto 12! -
Dagli altoparlanti sento le grida dei capitolini che scandiscono il mio nome.
L'hovercraft cala una scaletta e mi ci attacco con le mani tremanti. Sale lentamente e guardo giù, verso il posto dove Selene è... No, non voglio pensarci. Sono una vincitrice, ora, dovrei esserne felice.
Se sempre ci riesco.
Al massimo posso fingere di esserlo.
Sull'hovercraft trovo tutto il mio staff che mi acclama, dagli stilisti all'accompagnatrice.
- Bravissima, Katri!!-
- Sapevo che ce l'avresti fatta!!-
E cose del genere.
Cerco di sorridere più che posso
- Grazie -
Guardo ogni angolo in cerca del mio mentore, ma non ne vedo traccia.
Quando sto per fare domanda, dei tizi con dei camici da laboratorio mi mettono su un lettino di metallo e mi portano in una stanza piena di macchinari e che sa di intrugli chimici
- Cosa volete farmi?! - chiedo con troppa ostilità.
Non ottengo risposta, così riformulo la domanda, questa volta con più rabbia.
Alla fine sento solo un ago nel collo e un liquido che mi entra nelle vene.
Dopo solo buio.

Mi risveglio nella mia stanza del Centro d'Addestramento, al dodicesimo piano. Qualunque cosa mi abbiano fatto, cerco di scendere dal letto con cautela, e quando sono in piedi mi sembro più stabile di prima.
Mi passo una mano sulla palpebra, dove c'era una puntura di un ago inseguitore, e la scopro perfettamente liscia, come fosse nuova.
Corro davanti allo specchio più vicino e osservo l'immagine riflessa: la puntura, il taglio sul collo e le altre ferite sono scomparse e al loro posto ci sono soltanto dei pezzi di pelle un po' più rosei rispetto al resto del corpo.
Sfioro il collo e brucia un po', ma si può sopportare.
Decido di farmi una doccia calda per schiarirmi le idee e fare il punto della situazione.
Mi chiamo Katri Stone. Ho 15 anni. Vengo dal Distretto 12. Ho vinto i 54esimi Hunger Games. Ho ucciso la mia amica Selene nell'arena. E mi sto odiando per questo. Mi odio. Con tutta me stessa.
Le lacrime si confondono con il getto della doccia: se devo piangere, questo è il momento migliore, da sola e lontano dagli sguardi di tutti.

I miei Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora