Capitolo 2

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Sasuke rimase a fissare il vuoto davanti a sé come in trance, finché la voce squillante e allegra di Naruto lo fece tornare alla realtà.

"Teme sei già arrivato, da quanto aspetti? Perché non mi rispondi? Il demone ti ha rubato la lingua? Hey teme ascoltami!".

"Dobe non gridare, ci sento benissimo, e poi è ovvio che sia già qui, sei tu ad essere in ritardo".

Naruto stava velocemente perdendo la pazienza, e la voglia di rispondergli per le rime era sempre più incontrollabile.

In quel momento, però, arrivò Sakura che buttò a terra il biondo- con la grazia di un elefante- per correre ad abbracciare Sasuke ,che prontamente la schivò facendola finire contro un albero alle sue spalle.

Dopo questo incontro movimentato si sedettero tutti con la schiena contro la ringhiera, armandosi di molta pazienza in attesa del loro sensei.

Per i successivi 30 minuti cadde il silenzio, interrotto solo da alcune frecciatine che si lanciavano Sasuke e Naruto, finché non arrivò Kakashi che diede inizio all'allenamento ma non prima di subire una paternale con i fiocchi dai suoi allievi.

"Allora ragazzi ,oggi ci divideremo in due gruppi: Sasuke e Naruto, voi vi affronterete in un duello per migliorare la mira, mentre io e Sakura ci eserciteremo nell'inseguimento. Cominciate pure, Sakura andiamo."

I due ragazzi si misero uno di fronte all'altro e dopo un inchino si lanciarono contro kunai e shuriken.

Intanto il maestro e la ragazza si allontanarono.

Dopo un breve riscaldamento Sasuke e Naruto iniziarono a fare sul serio,sfoderando il rasengan e il kidori, ma in quell'attacco in biondo notò qualcosa di strano.
Sasuke era sempre aggressivo ma ora stava esagerando.

"Teme che hai? Ti sei finalmente accorto che sono un degno avversario?".

" Zitto usuratonkaki, pensa difenderti".

"Non ho bisogno di consigli, comunque sono contento che tu l'abbia finalmente capito" mentì, in realtà era molto preoccupato.

Continuarono a combattere in silenzio fino al ritorno del sensei.

Al termine dell'allenamento Kakashi congedò gli allievi per potersi finalmente immergere nella lettura del nuovo libro dell'Eremita dei rospi, ma il suo pomeriggio perfetto sfumò quando...

"Kakashi-sensei le posso parlare in privato?...è urgente" chiese Sasuke cercando di mascherare l'agitazione, ma Kakashi se ne accorse e prontamente acconsentì.

Dopo aver salutato Sakura e aver dato un bacio a fior di labbra a Naruto- senza essere visti- si accomodò ai piedi di un albero cominciò a parlare.

"Sensei volevo sapere, secondo lei, possono esserci altri Uchiha sopravvissuti oltre a me?"

"Perché questa domanda? E' successo qualcosa?" rispose interdetto pensando a un possibile incontro tra l'allievo il fratello.

"No niente...solo...ancora non mi capacito della morte della mia famiglia" mentì, non era sicuro di poter dire al maestro del suo incontro.

"Sasuke abbandonarsi all'odio e alla sete di vendetta non porta mai a niente di buono, tu sei vivo e nonostante i problemi hai degli amici vicino, non dimenticarlo." Rispose Kakashi scettico ,ancora non del tutto convinto della domanda di Sasuke.

"Lo so, ora devo andare, a domani sensei" e con un lieve inchino si congedò.

" A domani" disse ripensando alla conversazione.
Aveva l'impressione che Sasuke gli stesse nascondendo qualcosa di importante.

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