Capitolo 5

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Tra incarichi ninja e passeggiate tra i boschi era finalmente giunto il giorno dell'incontro tra Itachi e Orochimaru.

Dopo circa 20 minuti di cammino nel bosco, Sasuke, riuscì ha trovare lo spiazzo incriminato.
Era molto bello, i raggi tenui del Sole filtravano attraverso il fitto fogliame, sulla sinistra c'era una vecchia casetta rotta in legno ormai marcio.

Decise di nascondersi per poter origliare la discussione dei due criminali senza essere visto.

Trascorsero un paio di minuti prima che Sasuke riuscisse ad intravedere tra gli alberi la figura di suo fratello.
Non era cambiato molto, i capelli neri e lunghi erano raccolti in una coda bassa che gli ricadeva sulle spalle. La tunica dell'akatsuki si intonava perfettamente con lo sharingan che sfoggiava con sguardo minaccioso.

Dopo alcuni minuti di silenzio durante i quali Itachi si era seduto ai piedi di un albero, arrivò una figura con dei strani abiti bianchi e un bizzarro fiocco viola sulla schiena, alla sua sinistra un serpente strisciava sibilando sul terreno umido.

Itachi si alzò avvicinandosi con passo sicuro ad Orochimaru e lo salutò con voce formale.

" Non ho tempo per i convenevoli Itachi, perché volevi vedermi? Lo sai che sono molto impegnato" disse com voce sciolta che ricordava vagamente un serpente che striscia.

" So quanto tu sia impegnato ma la cosa non è di alcuna rilevanza. Immagino tu sappia il motivo di questo incontro e a tal proposito sappi che non ti lascerò fare i tuoi comodi. Non avrai mai Konoha e soprattutto tieni le tue luride mani lontane da mio fratello" disse Itachi in un tono basso e tagliente che fece sussultare il piccolo Uchiha.

"Ahahaha... e chi me lo impedirebbe? Tu? So che sei il più grande ninja di tutti i tempi, la tua abilità oculare e il tuo talento innato sono avversari contro i quali non posso competere, ma io non sono solo" disse con voce sprezzante.

" I tuoi scagnozzi non mi preoccupano minimamente. Tu osa mettere le mani su Sasuke o anche solo pensare a lui e ti eliminero' nel modo più lento e atroce che conosco, e fidati ne conosco tanti".

A quelle parole Sasuke rischiò seriamente di farsi scoprire, Itachi stava davvero minacciando qualcuno per lui. Come aveva potuto essere così cieco? A cosa serve un'abilità oculare se poi quando deve vedere le cosa importanti il suo sharingan non serve a nulla?

"Così mi sorprendi sai? Se non erro sei tu che hai massacrato il tuo clan sotto ordine di Konoha, ma ora sembra che il tuo piccolo fratellino sia l'unica cosa degna di nota al mondo. Ma se ho capito bene lui ora ti odia" disse ghignando.

"Il mio rapporto con Sasuke non ti riguarda e nemmeno le motivazioni che mi hanno spinto ad uccidere la mia famiglia".

"Non tutta la tua famiglia vero? Itachi senza rendertene conto hai mostrato al mondo il tuo unico punto debole e io ovviamente ne approfittero'"

"Io non ho punti deboli" sibilo' minaccioso.

"Ne sei sicuro? Quando il tuo clan ha minacciato Konoha non hai esitato un istante a ucciderli tutti, ma Sasuke non lo hai neanche sfiorato, anzi hai provveduto alla sua sicurezza mentre dentro versavi lacrime di sangue. ora non per aver compassione di te ma mi sembra chiaro il motivo."

"Non ho ucciso mio fratello perché non centrava nulla con quella guerra" disse ostentando una sicurezza che non gli apparteneva.

"Ora basta! Vuoi continuare a negare che per te Sasuke è più importante del villaggio e della tua stessa vita?!"

A quelle parole il cuore di Sasuke si fermò per un tempo indefinito che a lui parve un'eternità. Le parole di Orochimaru lo riempirono di gioia e rabbia.
Da un lato era contento di sapere che Itachi teneva ancora molto a lui, dall'altro la sua mente venne attraversata da mille domande: perché Itachi lo ha abbandonato? Perché lo ha affidato proprio a quei pazzi che gli hanno rovinato la vita? Perché lo aveva condannato ad affogare nell'odio?

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