Capitolo 4

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Sakura si svegliò stesa su una panchina con i raggi del Sole ad illuminarle il volto.
Dopo essersi seduta e aver rivangato i ricordi della sera precedente, corse dal Hokage per spiegarli l'accaduto.

Il terzo era seduto alla scrivania per svolgere alcune pratiche burocratiche sull'amministrazione del villaggio. Ma il suo lavoro venne interrotto da una ragazza con i capelli rosa che affannata iniziò parlare a mitraglietta e lo informò sulla decisione di Sasuke di lasciare il villaggio.

Sarutobi scioccato diede l'ordine di formare immediatamente una squadra di ninja d'élite per riportare a casa Sasuke.

Intanto Naruto stava andando a casa del suo ragazzo sperando di poter trascorrere un po' di tempo con lui prima degli allenamenti.
Arrivato all'appartamento lo scoprì vuoto, l'unica cosa "fuori posto" era un piccolo bigliettino lasciato sulla scrivania in legno indirizzato a lui.
Lo aprì e..

Mio amore,
non puoi immaginare quanto sia difficile lasciare il posto in cui sono cresciuto e peggio lasciare te.
Come mi aspettavo ti sei accorto che qualcosa non andava, e con questo biglietto voglio darti delle risposte.
Nell'ufficio di mio padre ho trovato uno scomparto segreto contenente dei libri che narrano la storia del mio clan, io ho letto principalmente quello che riguardava Itachi e così ho aperto gli occhi.
Mio fratello non è ne egoista ne pazzo e vorrei ricostruire il nostro rapporto se possibile.
Sono stato senza il suo affetto per anni e ho permesso che il nostro legame divenisse odio.
Ho sbagliato tutto con lui e vorrei rimediare, l'ho giudicato per azioni nelle quali lui non ha avuto alcuna scelta.
Naruto, non ho il diritto di chiederti di aspettarmi, potrei non tornare più e non voglio che rinunci al tuo futuro o alla tua felicità perché perso nel mio ricordo.
Ma una cosa devi ricordarla e mai dubitarne: Ti amo e sempre ti amerò.

Tuo Sasuke

Dopo aver letto il biglietto , Naruto, lo lanciò via non preoccupandosi di dove potesse finire.
Si fiondò disperato per le strade del villaggio dove molte volte aveva passeggiato con la sua dolce metà, e ora lo vedevano affannarsi per cercare di salvare quel magico amore che proprio quell'atmosfera ora così cupa e aveva contributo a forgiare.
Stava per svoltare l'angolo alla fine della via quando si scontro' con Sakura, uscita in quel momento dall'ufficio del Hokage.
Borbottando delle confuse scuse si rialzò e riprese correre, ma prima che potesse allontanarsi la ragazza lo affero' per un braccio costringendolo a voltarsi.

"Aspetta Naruto, ti devo parlare" disse con la voce rotta dai singhiozzi e gli occhi arrossati. Quei dettagli non sfuggirono al biondo che capì che Sakura sapeva.

"Puoi lasciarmi la mano? vado di fretta" disse con voce incolore.

"Non capisci, è terribile... lui..."
"So cosa ha fatto ed è per questo che devo andare".

"E' troppo tardi, Sasuke se n'è andato ieri sera, ora è troppo tardi" disse attirandolo a sé e bagnandoli la tutta con le sue lacrime. Anche Naruto aveva iniziato a piangere silenziosamente.

"No, non può essere troppo tardi! Devo riportarlo indietro, devo dirgli che può fidarsi di noi, non gli ho detto che lo amo, non gli ho detto che lo aspetterò tutta la vita, io non posso vivere senza di lui!". Naruto si accasciò al suolo disperato con migliaia di lacrime che imperlavano il suo viso mentre tutto ciò per cui aveva combattuto, tutto ciò che aveva sempre sognato e il suo futuro si sgretolavano lentamente davanti hai suoi occhi.
Senti distintamente in suono cupo e sordo fu quasi certo che fosse il suo cuore.
Ma quando non hai più niente da prendere è allora che si può combattere davvero per ciò che vogliamo. E Naruto lotterà per riavere Sasuke.



Quella mattina Sasuke:

Dopo aver lasciato Konoha, Sasuke si diresse al Villaggio della Pioggia, luogo dove Itachi era stato avvistato mesi prima, e da allora non si ebbero più sue notizie.

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