Capitolo 7

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2 anni dopo

I due fratelli Uchiha avevano comprato una casa nei pressi di un villaggio poco lontano da una fitta foresta per recuperare gli anni persi ad odiarsi.
La loro casa non era molto grande, aveva due piani, due camere e un bagno.
La cucina era abbastanza spaziosa con mobili in legno , e un piccolo tavolo contornato da due sedie si ergeva al centro della stanza. Le pareti erano decorate con disegni dello stemma di famiglia e avevano comprato anche gli stessi utensili che usava la loro mamma quando era ancora viva, tutto per ricreare il loro paradiso.

Quella mattina Itachi era uscito presto per un incarico, infatti lui e Sasuke lavoravano come ninja a pagamento: mercenari. Era un lavoro abbastanza redditizio perché lo sharingan e il loro innato talento li rendeva i migliori. Per questo erano sempre pieni di clienti che assegnavano loro gli incarichi più disparati.

Quando Sasuke si era svegliato ed era sceso in cucina per la colazione, trovò un biglietto che lo informava sull'attuale posizione del fratello, si accasciò sulla sedia lì vicino triste e preoccupato.
Non ce la faceva più a vivere con la paura che Itachi potesse non tornare più a casa e lui non avrebbe neanche avuto l'occasione di dirgli addio. Sbiancava al solo pensiero.
Certo erano ninja formidabili ma non erano immortali , e i ninja di Konoha era sempre in agguato e potevano seriamente ferire Itachi se lo avessero trovato.

Arrabbiato per il fatto di aver trovato solo un biglietto e niente di più Sasuke decise di andare al villaggio vicino per fare provviste. Ma quando aprì la porta si trovò davanti l'inferno: Itachi era sull'uscio di casa con i vestiti e le mani ricoperte di sangue, aveva un sopraciglio spaccato da dove colava un rivolo rosso.
Preoccupato il minore fece accomodare il fratello su una sedia e lo spogliò degli abiti insanguinati e iniziò a medicargli le ferite.
Si calmò solo dopo aver constatato che il sangue in questione non apparteneva ad Itachi.

Dopo che il maggiore si fu lavato, i due decisero di andare insieme al villaggio per comprare qualcosa da mangiare.
Mentre stavano discutendo sulla missione portata a termine da Itachi si imbatterono nelle ultime persone che si sarebbero aspettati.

Davanti a loro c'erano Naruto e Sakura che guardavano i due fratelli come se fossero vittime di allucinazioni e il biondo si portò una mano alla bocca sconvolto, Yamato non riusciva credere alla fortuna che finalmente gli sorrideva, dopo anni di ricerche forse sarebbe stato in grado di completare la missione affidatali, e Sai era completamente indifferente a quella vista.

Naruto fece un passo avanti incerto, come se Sasuke potesse sparire da un momento all'altro. Il moro ,invece, era completamente paralizzato, non si sarebbe mai aspettato una simile piega degli eventi.

"Sa...su...ke..." era flebile la voce di Naruto, lo spettro delle risate di gioia e allegria che ricordava Sasuke.
Mentre il biondo lo chiamava il giovane Uchiha non era ancora uscito dalla trance in cui era caduto

Guardando Naruto tutti i sentimenti che Sasuke aveva represso tornarono a galla con una forza tale che per poco il moro non cadde a terra. Quello che aveva davanti era davvero Naruto, il suo Naruto, il suo Sole, la sua unica ragione di vita. Ancora non poteva crederci.

Non poteva permettere al passato di insediarsi nel suo presente, così si girò afferrando una mano di Itachi per trascinarlo via dalla parte migliore di sé.
Capite le sue intenzioni Naruto gli afferrò la mano libera per trattenerlo.

"Aspetta, non andare Sasuke". Il ragazzo si fermò imitato dal fratello, ma rimase girato di spalle. Trascorsero 5 minuti in silenzio incapaci di realizzare la situazione. Fu Yamato a rompere quel momento.

"Sasuke perché sei con Itachi Uchiha?" il tono colmo di disprezzo non fuggì a minore che si infervoro'.

"Con chi dovrei stare se non con mio fratello?" questa risposta lasciò tutti spiazzati, incluso Itachi.

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