Capitolo 17

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La nostra vacanza è stata brutalmente interrotta dopo una settimana, ci ha chiamato Roger, il papà di Matt perché alla Loom la palestra di suo figlio c'è stato un allarme per un principio d'incendio, Matt ha fatto di tutto per convincermi a rimanere con la zia, ma l'idea di tornare sola non mi piaceva affatto, per cui armi e bagagli ho affiancato Matt e siamo tornati a New York.

Questa mattina si è praticamente precipitato alla Loom, in quella palestra c'è il suo lavoro, i suoi sacrifici, i suoi momenti belli e quelli difficili, lo avrei accompagnato ma non me lo ha permesso, ha preferito che rimanessi a casa al riposo, per smaltire viaggio e jet lag.

Sto comodamente seduta sul divano ad accarezzare la mia pancia e sonnecchiando quando suonano alla porta.

"Arrivo subito!"

"Ciao Tempest, bentornata!"

"Tu che ci fai qui?"

Alla porta mi trovo davanti Derek, e mi viene una strana sensazione alla bocca dello stomaco.

"Già finita la vacanza Californiana?"

"Tu che ne sai?"

La sensazione persiste.

"I principi di incendio sono una brutta bestia per le palestre!"

"Tu? Sei stato tu a creare un finto allarme vero?"

"Ho trovato il modo per riportarti qui, per farti tornare da me Tempest, troverò sempre il modo per tenere un legame con te"

Mi tocca la pancia ma mi allontano velocemente mettendo tra noi il desk di lavoro della cucina.

"Tu sei pazzo, e Lucinda?"

"È stato tutto sbagliato con lei dall'inizio, ci siamo visti a cena, me lo aveva chiesto lei, per parlare, lo aveva capito che volevo lasciarla, o che comunque qualcosa si stava incrinando tra noi, è successo dopo che noi eravamo stati insieme, prima che tu partissi, quando abbiamo fatto l'amore"

"Non ti ho mai chiesto spiegazioni Derek, non mi interessavano, perché poi avrei dovuto darti le mie su di me e Matt, ho considerato chiuso tra noi quando ho capito che Matt era quello giusto!"

"In Africa? Balle, lui è stato ogni giorno in quella maledetta palestra, e quando tu eri in Etiopia si scopava Stacy Sanders"

"L'hai mandata tu qui a casa vero?"

Annuisce colpevole

"Dovevo lasciarla, invece abbiamo cenato, bevuto, siamo finiti a letto e quella sera è rimasta incinta, tu eri ancora in Etiopia quando me lo ha detto, e non ho potuto fermare la macchina, lo sai com'è, gossip, notizie, non è semplice, e lei è una bravissima protagonista, le piace tutto questo, non è come te"

"Cosa vuoi che ti dica Derek, la verità è che amo Matt, io non provo più nulla per te, ho finalmente capito cosa ci legava, non era amore Derek, invece Lucinda caspita possibile che non riesci a vedere come sia lei quella giusta?"

"Finché penserò che sia tu quella giusta non riuscirò a vedere nessun'altra"

Sì sposta verso di me e ora siamo dalla stessa parte, ma faccio comunque un passo indietro.

"Sei spaventata Tempest da me?"

"Ma no ... che dici, comunque Stacy, l'allarme della palestra, capisci che sono cose sbagliate vero? Non mi farà tornare da te, perché non provo più quell'ossessione"

"Voglio solo che ammetti la verità, il bambino Tempest"

"È di Matt non so più come dirtelo Derek"

TEMPEST IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora