Il Tardis

65 22 4
                                    

"LUCAAA! PABLOOO! DOVE SIETE?!"
Tutti li chiamavano a gran voce senza sosta, erano scomparsi senza lasciare traccia e nessuno sapeva dove potessero essere... Li cercavano da diversi minuti, ma nulla...
Ad un tratto il Dottore tese le orecchie, aveva sentito qualcosa. Era un suono attutito, ma c'era, ne era certo: qualcuno stava chiamando aiuto.
"Ehi, silenzio!" Disse, ma nessuno lo sentì.
"SILENZIO!" Questa volta urlò per sovrastare le voci dei compagni che ammutolirono immediatamente e rimasero in ascolto...
Francesca ad un certo punto sussurrò "avete sentito anche voi?" Il Dottore annuì, ma gli altri rimasero immobili.
Dopo poco Francy parlò ancora: "eccolo di nuovo!" Questa volta con un tono molto più alto.
"Hai ragione" intervenne Zac "lo sento anch'io... ma cos'è?" Ci fu una piccola pausa poi il Dottore partì di corsa. "Ehi! Aspetta!" Strillò la signorina Santi ma ormai si era lanciato in una corsa sfrenata con Francesca alle calcagna. "Restate qui, ci penso io" disse Andrea "No, io sono la vostra guida, li seguo io!" Disse Zac in tono autoritario, fece per allontanarsi quando il suo braccio fu fermato in una morsa possente.
"No! Luca è mio fratello, e ho promesso di proteggerlo!" Detto questo non lasciò a Zac il tempo di ribattere e si lanciò all'inseguimento del Dottore e Fra. Erano ormai lontani dal furgone quando i due si fermarono e furono raggiunti da Andrea.
Erano tutti e tre senza fiato e fecero respiri profondi finché un urlo lacerò l'aria. Questa volta l'avevano sentito chiaramente era Luca!
La corsa riprese verso quella che credevano fosse la direzione da cui venivano le grida. Il Dottore arrivò per
primo e frenò di colpo, allargò le braccia per fermare i due al seguito. La vista che gli si parò davanti era tutt'altro che rassicurante... un burrone di un diametro di circa 100 metri. Dalla loro posizione sembrava una circonferenza perfetta nel cui centro esatto vi era una colonna di pietra su cui videro Luca accovacciato a terra, accanto al corpo inerte di Pablo.
Luca lo stava scuotendo, ma invano.
"LUCAAAA! " Urlò Andrea, portandosi le mani alla bocca per amplificare il suono della sua voce.
Il ragazzino al centro del burrone alzò la testa di scatto sentendo il suo nome e i suoi occhi incontrarono quelli del Dottore. Due grandi occhi tristi, pieni di ricordi felici e segreti indicibili, conoscenza vastissima ed enormi responsabilità che incontravano gli occhi giovani e spensierati di un ragazzino che a poco a poco iniziarono a luccicare per le lacrime.
"Tutto bene laggiù?!" Chiese Francy titubante, anche se sapeva già la risposta. Luca rispose solo squotendo il capo, sempre con i suoi occhi imploranti fissi sul Dottore.
"Emm... ok! Voi restate lì! Ci pensiamo noi!" Disse il Dottore "e dove credi che potremmo andare?!" Disse Luca sarcastico.
"Hai un piano, vero?" Chiese la ragazza al Dottore in un sussurro
"Non ancora... ci sto lavorando..."
"Ehi, qual'è il piano?" Chiese Andrea impazientemente.
"Sì può sapere perchè tutti credono che io abbia un piano?! Ho forse la faccia di uno che ha sempre in piano?!" Sbotta il Dottore, i due si limitarono ad annuire.
Il Signore del Tempo rimase colpito da quella risposta, così si scosse sbattè un palmo della mano contro la sua fronte e disse in tono quasi solenne: "In effetti, si, ho un piano!"
"Visto..." dissero i due ragazzi sorridendo "e quale sarebbe?" Il Dottore si aggiustò il cravattino e disse: "li andremo a prendere!" "Wow... noi non ci eravamo arrivati,sai..." rispose aspramente Andrea. "E come pensi di fare?" Chiese Francesca. "Ho bisogno del mio... mezzo!" Disse così è iniziò a cercare nelle tasche. Tirò fuori uno yo-yo "per quando mi annoio", una carota "è un ottimo spuntino!", una Barbie con un vestito blu "emm... questa non so esattamente a cosa serva" e la gettò alle sue spalle. Continuò a svuotarsi le tashe finchè non si formò una montagnetta di oggetti di vario genere e tipo... Giocattoli, pentole, uno strano cubo dorato, delle cose a cui non sapeva dare un nome nemmeno lui... tutto sotto gli occhi increduli di Francy e Andrea. "Scusa ma quanto sono grandi le tue tasche!?" Chiese Andrea "non puoi immaginare quanto..." e a Francy tornò un mente della discussione fra il Dottore e Luca avvenuta in hotel... non parlavano forse di tasche più grandi all'interno? Il suo pensiero fu interrotto dalla voce fin troppo squillante del Signore del Tempo: ahh! Finalmente!" Estrasse una chiave metallica, dalle parvenze molto comuni.
"Tutto questo trambusto per una chiave?! E ora che hai la chiave, cosa te ne fai se non hai il mezzo?!" Francy non riuscì a trattenere quel commento, era davvero preoccupata per Luca e Pablo.
Il Dottore si limitò a sorridere poi impugnò la chiave e allungò il braccio. Uno strano rumore iniziò a far vibrare l'aria è sembrava che ogni volta fosse più vicino. Poi si intravide qualcosa di blu in trasparenza poi scomparve per circa un secondo e ricomparve più delineato, questo accadde due o tre volte poi il rumore si placó e davanti a loro era comparsa una vecchia cabina della polizia. "Wow!" Fu l'unica cosa che riuscì a dire Francy "aspetta di entrare..." disse il Dottore, "staremo un po' stretti là dentro, in tre..." disse Andrea, il Dottore sorrise di nuovo e girò la chiave, la serratura scattò con un leggero tic, il Dottore spinse leggermente e la porta si aprì. Francy entrò per prima esitò un istante sulla porta e poi l'aprì del tutto. Fece diversi passi avanti sbalordita, aprì la bocca per dire qualcosa ma non le uscì niente. Corse fuori e fece un giro completo della piccola cabina blu "ma come..." tornò dentro e scorse l'espressione altrettanto sbalordita sul volto di Andrea. "è più grande all'interno!" dissero in coro.

GERONIMOOO!!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora