Ancora tu?!

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Il viaggio fu lungo, ma non le pesò. Era il primo viaggio in aereo da sola ed era emozionatissima! Per passare il tempo iniziò a rileggere il suo fitto itinerario, anche se ormai lo sapeva a memoria...
Accanto a lei era seduta una signora anziana che le offrì dei biscotti al cioccolato. Aveva i capelli bianchi e una bocca sottile, indossava una gonna scura e sopra una camicetta giallo-pallido... A Emma non piaceva un gran che il suo abbigliamento, ma era molto simpatica. Dall'altro lato c'era il finestrino da lì poté vedere uno spettacolo mozzafiato: il tramonto sul deserto... Un'enorme palla di fuoco incendiava il cielo che si tingeva di arancione con mille sfumature sul giallo per poi passare al rosa, che, nella parte più alta del cielo, cedeva il posto a un violetto, poi all'indaco e infine al blu scuro della notte...
Il sole era poco sopra l'orizzonte, segnato dall'immenso mare di sabbia rovente che sembrava dorata quando rifletteva gli ultimi raggi della giornata.
Fu uno spettacolo unico, iniziò a scattare centinaia di foto, armeggiano con lo zoom e il diaframma, della sua Canon, per trovare la luce e l'inquadratura perfetta...

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L'aereo atterrò quando ormai era buio, fecero scendere i passeggeri del piccolo veivolo e gli restituirono i bagagli...
L'aeroporto era piccolo, costituito solo da una piccola pista di lancio e una torre, con sul tetto mille antenne per radar eccetera...
Fecero accomodare i passeggeri in una sala d'aspetto... Tutti facevano parte dello stesso tour ed erano solo cinque persone... La vecchia signora gentile, una donna sui 30 anni, un ragazzetto abbronzato sui 19, con quello che doveva essere suo fratello di circa 14 anni e un uomo decisamente robusto che indossava una bizzarra camicia a fiori e un cappello di paglia.
Poco dopo dalle porte sul fondo della stanzatta arrivò un tizio con un cappello da cowboy calato in avanti, che impediva di vederlo in volto... Tutti i presenti lo fissarono, allora alzò il cappello e dapprima si intavide un gran mento, poi scoprì un bel sorriso e un bastoncino che teneva fra i denti, poi il naso e gli occhi.
Possibile che fosse ancora lui?!
Si chiese Emma, era ancora il bizzarro tizio della macchinetta. Ora che ci pensava, non aveva neanche usato la monetina che gli aveva prestato... I suoi pensieri su di lui però furono interrotti quando il nuovo arrivato esordì:
-Buona sera! Signore e signori! Io sono il Dottore- disse allargando le braccia, nessuno rispose...
-Oh bhe, se preferite potreste chiamarmi anche signor Monroe, dato che io e Marylin ci siamo sposati pochi minuti fa... Ma preferirei il Dottore!- Si aggiustò il cravattino.
-Si certo, e io sono sposato con Selena Gomez...- Disse ironico il ragazzo diciannovenne. Era alto e biondo, indossava una polo azzurro intenso che era in tinta con i suoi occhi e metteva in risalto i suoi muscoli. Indossava anche un paio di pantaloni neri che gli arrivavano sotto il ginocchio... Insomma se non si è capito era il tipico ragazzo "cool", sempre al centro dell'attenzione e sempre il più bello di tutti, almeno secondo lui... Non era di certo il genere che piaceva a Emma.
Comunque, il Dottore sembrò non sentirlo e continuò:
-Bene!- battè le mani e le sfegò eccitato -Allora pronti per il tour di domani??-
Tutti i presenti erano in imbarazzo, ma chi cavolo è questo? Si chiedevano.
Poi Francesca iniziò a riflettere...
S

e quello è lo stesso tizio della macchinetta, ed è lui, come può essere qui?! Sul nostro aereo non era e non c'erano altri voli... mmm... forse avrà un gemello...
-Sì, credo di si- rispose il ragazzo sui quattordici anni, ma si pentì subito di aver parlato... tutti alzarono lo sguardo verso di lui e a vederlo sembrava voler sprofondare nella sedia... Era molto carino: capelli neri, la carnagione chiara che faceva risaltare i suoi brillanti occhi verdi. Al contrario del fratello era vestito in maniera abbastanza semplice: una canotta verde smeraldo e dei pantaloncini corti da militare. Francy notò che aveva anche un ciondolo al collo, ma non vide cos'era perchè era coperto dalla canottiera.
Alla fine il signore con la pittoresca camicia a fiori fece la domanda che tutti avrebbero voluto porre al Dottore...
-Ma si può sapere chi sei?-
-Sono il Dottore, credevo di averlo già detto...-
-Dottore? Dottore chi?- disse la donna sui trenta.
-scusa puoi ripetere? Non mi ero mai reso conto di quanto mi piacesse sentirlo dire ad alta voce-
-Cosa? Dottore chi?- rispose lei confusa.
-Ancora una volta...-
-Dottore chi?-
-Oh grazie, grazie davvero...-
-Cristina, Cristina Santi-
-E tu sei...- disse il Dottore rivolgendosi al ragazzo più grande
-Andrea Poggi e questo è il mio fratellino Luca- disse scompigliandoli i capelli come se fosse un barboncino.
Poi fu il turno di Francy...
-Francesca Ferrari, piacere-
-Io sono Ida Boschi- disse la donna più anziana ed infine si presentò l'uomo con la camicia colorata
-E io sono Pablo Fringuelli-
-Bene!- concluse il Dottore, forse avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma entrò un uomo scuro di pelle con un sorriso a 32 bianchissimi denti.
-Buona sera! Scusate l'attesa, io sono Bibo Bel Zack, ma potete chiamarmi Zac, e sarò la vostra guida per la settimana che passeremo insieme. Se sarete così gentili di seguirmi vi porterò al pullman che ci condurrà in albergo per la notte-
Il gruppo raccolse le proprie cose e seguì la guida. Caricarono le valige e i vari bagagli, poi salirono, il motore si accese rumorosamente e partirono.

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