L'ho sempre amata, da quando avevamo cinque anni, quando la vidi per la prima volta trasferirsi nella casa difronte alla mia.
Ma lei mi ha sempre considerato uno sfigato.
È sempre stata la più desiderata, in qualsiasi scuola andasse.
Le feste non sono divertenti se lei non vi partecipa.
I vestiti non sono di moda se lei non li indossa.
Le band che vengono a suonare qui a Manchester fanno sold out solo se lei compra il biglietto.
È possibile che io esageri, perché ho sempre avuto una venerazione per lei, ma come darmi torto? È bellissima.
Lei, però, mi ha sempre visto come il vicino che nessuno si fila, che la spia dalla finestra quando si cambia, o quando balla da sola nella sua stanza. Per lei, soprattutto, ero solo il migliore amico del suo ragazzo: Tyler.
Io ho sempre vissuto nell'ombra di quello che era il mio migliore amico.
Era la sua versione al maschile, e tutti sapevano che sarebbe stato inevitabile che finissero insieme, e che un giorno si sarebbero sposati. Magari sarebbe andata così.
Ma Tyler è morto.
Uscivamo sempre insieme, eravamo un trio, dove andava uno andavano anche gli altri. Lei passava il suo tempo con me perché Tyler ci legava. Io sapevo bene che era esclusivamente per questo che ci frequentavamo, ma mi andava bene così. Me lo facevo andare bene.
Così passavo le mie giornate a guardali stare insieme, ad immaginarmi al posto di Tyler.
È stata lei a trascinarci nel tunnel della droga. Non le basta mai nulla, vuole sempre di più.
Credo sia per colmare un'insoddisfazioni di fondo.
E credo anche che questa insoddisfazione sia dovuta a qualche problema familiare. Sento sempre i suoi genitori litigare di notte. Li sento gridare addirittura dalla mia camera.
Lei non ci ha mai raccontato nulla, si mostra sempre forte, sempre perfetta. "Faccio quello che la gente si aspetta da me" dice.
Ma io so che piange spesso. L'ho vista.
Si inventa sempre nomi strani per chiamare la droga: le canne le chiama pistole, la marijuana per lei è la cioccolata, e la cocaina, la sua preferita, è il latte. Sostiene di essersi ispirata al suo film preferito, 'Arancia Meccanica' e al latte più che bevevano i drughi.
Diceva sempre che una bottiglia di vino non basta per diversi.
Tyler è morto di overdose, e lei si sente responsabile. E forse lo è.Ora siamo rimasti solo noi due.
Lei mi ha sempre considerato poco più di uno sconosciuto, ma ora sta baciando me.
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Saaalve! Allora, questa è una storia che ha come protagonista Matty Healy dei 1975, la mia musa ispiratrice ahahah
Infatti sono l'autrice di un'altra ff su di lui, che si chiama 'A C H A N G E O F H E A R T //Matty Healy'. Se volete passare a darci un'occhiata mi farebbe molto piacere.
Le premesse le ho fatte tutte nell'altra storia quindi non vi annoio a ripeterle.
Spero davvero che la storia vi piaccia, se così fosse fatemelo sapere votando e commentando. Grazie infinite ❤️P.s. Matty per il momento ha 17 anni, l'atmosfera è quella dei primi EP e del primo album.
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M I L K // Matty Healy
FanfictionShe says it's no fun if you've only a bottle of wine. And now she's doing it all the time. Storia scritta interamente dal punto di vista di Matty Healy. Se vi fa piacere andate a leggere anche l'altra mia storia: A C H A N G E O F H E A R T //Matty...