NEW YORK
PALAZZO DI VETRO DELL'ONU
Galà di beneficenza...L'autista scende dall'auto ed io mi ritrovo a sbuffare.
<<Tesoro questa serata è importante>> Mia madre mi prende le mani e sul viso le si dipinge un sorriso <<Tuo padre ci tiene lo sai>>Fingo un sorriso forzato.
<<Un pò meno...>> Mamma è attenta ad ogni dettaglio, ed io mi ritrovo a stringere le labbra e a farle una smorfia. Alza gli occhi al cielo delusa, mi spiace vederla così <<Ok ok>> le dico mentre afferro la pochette e le mostro il mio sorriso migliore.
<<Quanto dura?>> Neanche me ne accorgo e sto sbuffando un'altra volta.<<Bri insomma!!!!>> L'ho fatta arrabbiare, va bene sono snervante ma detesto questi posti pieni di persone finte.
L'autista apre lo sportello dalla parte di mia madre e un'ondata di flash ci invade <<Mrs Van der Tur>> sento chiamare il suo nome mentre scende dall'auto con un'eleganza che mi fa quasi tremare.
Stringo la pochette tra le dita e con la mano opposta raccolgo la coda del vestito che sembra non avere fine <<Brianna guarda qui>> Un fotografo mi chiama mentre scivolo sul sedile. Ok è il mio turno, non sono elegante come mia madre ma ci metterò tutto l'impegno possibile per non sfracellarmi di faccia sul marciapiede.
<<Grazie Gustav>> L'autista mi libera il vestito incastrato nella portiera mentre mia madre ha il viso paralizzato, so già che avrà da ridire qualcosa sulla mia mancanza di stile.Mi prende sottobraccio mentre con un passo lento ma allo stesso tempo disinvolto ci avviamo verso la scalinata ed io sento già le caviglie tremare.
<<Morirò>> lo dico tra me e me ma mia madre oltre ad essere attenta ai dettagli, ha anche un udito supersonico.<<Se cadi, cerca di rotolare con classe>> Mi guarda e mi sorride mentre mi stringe la vita.
<<Se cado, ti porto giù con me>> parliamo a denti stretti mantenendo un sorriso forzato per tutti e.. Quanti saranno? 2500 gradini?
<<Mi tirano le guance>> le dico all'ultimo gradino mentre una nuova ondata di flash ci invade ed io, in un attimo di Black out, inciampo.Sento mia madre emettere un suono sordo mentre due mani mi afferrano per i fianchi, sconfinando leggermente sulle natiche.
Mi giro e lo vedo in tutta la sua stordente bellezza. Ma chi cavolo è questo dio greco?
<<Grazie>> dico arrossendo. Lo vedo farmi un microscopico cenno del capo come a dire "Di niente" e già mi ha voltato le spalle inoltrandosi tra la folla.
<<È stato cortese>> mia madre non aggiunge altro ma la vedo sorridere <<Forse questa serata non sarà noiosa come pensavi...>>
Certo che no!- penso ma lo tengo per me mentre quegli occhi color smeraldo mi esplodono nella mente.
<<Victor, caro>> Mamma porge la mano con la grazia di un felino e mio padre gliela stringe - Che commedianti. Si detestano da anni ma mantengono questo finto rapporto ancora in piedi, per convenienza... di entrambi!
<<Siete semplicemente radiose>> Mio padre mi afferra la mano e mi fa volteggiare ed io per poco non rompo un tacco per poi baciarmi sulla fronte <<Bri sei superba>>
<<Caro gradiremmo del punch>> mia madre non rinuncia alle sue origini inglesi né tanto meno ad approfittare della gentilezza di papà.
<<Me ne occupo subito>> Lo vediamo allontanarsi elegantemente: la postura è retta e lo smoking gli sta benissimo.
La musica di sottofondo è gradevole così come il quartetto di arpe. Seguo con lo sguardo tutto il perimetro della sala. Smettila Bri - me lo dico da sola. So benissimo cosa sto facendo, sto cercando quel ragazzo.
<<In alto a destra>> mia madre finge di ridere mentre mi dice queste parole. A volte sospetto sappia leggere nel pensiero! Sgrano gli occhi fingendomi confusa ma lei allarga le braccia <<Sono stata anche io una ragazza>>
Le sorrido imponendo al mio collo di non girarsi, non voglio dargliela vinta ma neanche ho finito di formulare questo pensiero che mi ritrovo a fissarlo.
Stringe la balaustra tra le mani e a meno che io non sia ubriaca prima di iniziare a bere, mi sta guardando anche lui. Si passa una mano tra i capelli aggiustando un ciuffo fuori posto.
Ok ora basta guardare Bri ma sembro come ipnotizzata. Muove le labbra impercettibilmente e mi ritrovo a strizzare gli occhi cercando di leggerle. Oddio così però sembro un mostro.<<Un attimo di attenzione prego>> Una voce mi riporta alla realtà <<Benvenuti alla prima edizione di "Salviamo il pianeta">> mi giro e vedo una bella signora in un abito color crema tenere tra le mani un microfono. Ha le mani congiunte come in una preghiera <<Siamo lieti di vedervi ed è un immenso privilegio poter introdurre l'uomo senza il quale tutto questo>> Allarga le braccia indicando la sala <<Non sarebbe stato possibile... Mr Van der Tur>>
Mamma sorseggia il punch mentre il pubblico applaude e mi porge il mio <<Peccato che sia così testardo>> lo sussurra e per la prima volta dopo tanto tempo, mi sembra di vederla ancora innamorata.
<<Buona sera a tutti >> Un altro applauso <<Innanzitutto desidero ringraziare la mia bellissima moglie >> Papà sembra commosso << Bethany saperti sempre al mio fianco mi rende un uomo migliore>> Mamma ha gli occhi lucidi mentre si mette una mano sul cuore. Ok che sta succedendo? Non posso non chiedermelo... <<E la nostra adorata figlia Brianna>> Mi indica ed io mi vorrei sotterrare ma mi limito a sorridere guardandomi intorno <<Ed è partendo proprio da lei, dal suo futuro, dal futuro dei nostri figli che ho creato questo progetto. Cari amici e amiche, il nostro pianeta...>>
Disconnetto il cervello, nelle ultime settimane l'ho sentito ripetere questo discorso almeno duecento volte. Lo sguardo assente di mamma mi fa capire che anche lei si sia messa "in modalità aereo"...
Mi volto ancora puntando lo sguardo sulla balconata, sembra una dannata calamita ma lui non c'è più...