Capitolo 15
NEW YORK
REDAZIONE VAN DER TUR
GREGORY ZACARIASGuardo la mia stanza sottosopra dannandomi per tutto ciò che è appena accaduto... Ho perso il controllo, la mia occasione, ogni cosa.
Ho sottovalutato l'attrazione che provo per questa ragazza e così, più le sue intenzioni mi diventavano chiare, più mi eccitavo e avevo bisogno di allontanarmi...Mi chino e raccolgo la sedia che ho lanciato dall'altra parte della scrivania. Una miriade di fogli sono sparsi sul pavimento.
Impiegherò una settimana solo per riordinarli nei vari fascicoli!Il telefono è fuori posto ma quando alzo la cornetta per rimetterlo in funzione, mi accorgo che il filo è strappato.
Perfetto!!!!Respiro a intermittenza cercando di sbollire la rabbia che, nonostante tutto, continua a gonfiarmi le vene.
Afferro il cellulare e trovo due messaggi, entrambi di Maggie...
*No, ora* leggo e l'orario è di almeno mezz'ora fa... Quando ero con Brianna e avevo rimandato a "Dopo" il nostro incontro nello sgabuzzino.
Apro l'altro che è di venti minuti fa, quando già ero nella stanza... Intento a distruggerla *Sai che c'è? Non ne vale la pena...*
Oh sì che ne vale la pena - penso mentre digito alla velocità della luce *Ero con il capo scemetta... Sgabuzzino?*
Ho bisogno di lei, del suo corpo per placarmi.
Dopo neanche un minuto, sento il telefono vibrare sul tavolo
Lo afferro e sto già ridendo... Apro il messaggio
*Sei insopportabile ma ho voglia... Cinque minuti?**Sto andando all'ascensore* le scrivo chiudendo la porta della mia stanza a chiave. Non posso permettere a nessuno di vedere il disastro in cui versa.
Sistemerò tutto dopo...
Intanto mi scopo Maggie, poi sarà tutto più semplice...Mi avvio verso l'ascensore quando vedo le porte chiudersi. Allungo una mano e blocco la fotocellula.
Le porte si aprono...Ah...
Bene Bene...Capitolo 16
NEW YORK
REDAZIONE VAN DER TUR
BRIANNA<<Gregory>> dico appena lo vedo entrare tra le porte ormai chiuse dell'ascensore .
<<Brianna>> mi sorride e sembra essere tornato quello di quando sono arrivata...
Prendo un respiro profondo mentre incrocio i loro occhi puntati su di me. Tamburello freneticamente le dita sul vetro dietro le mie spalle, poi abbasso la testa in imbarazzo.
La inclino leggermente mentre cerco di decifrare il mosaico incastonato sotto i nostri piedi...
È una figura astratta... Mentre sono più che certa, che quella che sto facendo io in questo momento, è proprio una figura di merda!
Afferro la coda e la esamino alla ricerca delle doppie punte, poi frugo nella borsa cercando un qualcosa che se tiro fuori, potrebbe essere utile in questo momento.
Ma tranne un sacchetto con delle caramelle vecchie almeno di un mese fa... Che potrei utilizzare come fossi sull'aereo in preda al panico... Non vedo niente!
Sbuffo fingendo di aver dimenticato quella cosa, chissà quale, che sarebbe stata fondamentale in questo preciso istante...
Tipo una corda per impiccarmi per intenderci!!!