Capitolo 12

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NEW YORK
REDAZIONE VAN DER TUR
GREGORY ZACARIAS

Stringo il nodo della cravatta davanti allo specchio, mi passo poi una mano tra i capelli, cercando di domarli... Questa mattina dovrà essere tutto perfetto, io dovrò essere perfetto perchè so, contro chi dovrò competere...

Se non lo conoscessi così bene, direi che nonostante le abbia parlato ieri sera per la prima volta, questa ragazza gli piaccia. Ma stiamo parlando di un fottuto Dominic, di Ethan nello specifico e lui, è il peggiore della sua cerchia: un manipolatore e un essere senza scrupoli!
Ethan non lascia mai niente al caso e se si è avvicinato a questa ragazza, significa che anche la sua cerchia ha scoperto che il codice ha a che fare con i Van der Tur.

Mi allontano dallo specchio poi mi dirigo alla scrivania e riempio i cassetti di tutto ciò che potrebbe dare l'idea di disordine.
Suona il telefono.
<< Mr Zacarias, la signorina è arrivata >> mi informa Julia la mia segretaria.

<<Falla passare>> Sbottono rapidamente la giacca e mi siedo alla scrivania, tirando fuori un fascicolo a caso dal cassetto.
Lo apro, afferro una matita e svito il cappuccio della stilografica. Vogli farmi trovare intento a lavorare e non in ansia per il suo arrivo...
Sento bussare alla porta.
<<Avanti>> dico e non appena entra rimango a fissarla in silenzio, è semplicemente bellissima.

<<Buongiorno>> mi dice rimanendo in piedi tra la porta e il corridoio.

Mi alzo immediatamente dalla sedia, mi abbottono la giacca e le vado incontro <<Buongiorno a te>> le sorrido e le bacio il dorso della mano.

È in imbarazzo...
<<Non avevamo stabilito un orario...>> Mi dice guardandosi attorno <<Spero di non disturbarti>> punta lo sguardo sul fascicolo aperto sul tavolo.

<<Affatto>> le prendo la mano e la sento tremare, faccio finta di niente mentre ci avviamo alla scrivania. Sposto la sedia difronte alla mia <<Prego>> le dico facendole segno di accomodarsi e mi sorride.

Si siede ed io faccio il giro della scrivania, mi sbottono la giacca e mi risiedo. Chiudo il fascicolo e incrocio le braccia sul petto <<Quindi dovrei essere il tuo Cicerone...>> dico tirandomi leggermente indietro, rimando sospeso sulle zampe posteriori della sedia. Voglio che si senta a suo agio, basta con le inutili formalità.

Dal modo in cui sorride sembra apprezzare e dal modo in cui mi guarda invece, scommetto che non avrebbe sperato in una guida migliore di me.
<<Non sei tenuto...>> mi dice e nei suoi occhi ora, leggo il sospetto che magari questo compito mi possa infastidire

<<È un piacere per me>> mi affretto a risponderle afferrandole una mano e s'irrigidisce <<Più siamo e meglio è>> dico per smorzare, per darle meno importanza.

Si rilassa e annuisce <<Sai io non so se è questo ciò che voglio veramente...>> si guarda intorno ed io capisco che intende il lavoro e non me...

<<Allora per capirlo c'è solo un modo>> dico alzandomi e andandole incontro. Mi guarda ancora, non stacca gli occhi dai miei ed io distolgo lo sguardo. Mi eccita tutto di lei, a partire dal modo in cui si morde piano il labbro inferiore fino ad arrivare ai suoi tacchi. Le porgo le mani e l'aiuto ad alzarsi. Mi guarda confusa <<Andiamo>> le dico e ci avviamo verso la porta. Afferro la maniglia, poi le metto una mano dietro la schiena e la conduco in corridoio.
Mi sto accorgendo che cerco in tutti i modi di poterla toccare... Devo frenarmi...
Infilo le mani in tasca per resistere alla tentazione  <<Pronta per il tour?>>

<<Si>> mi dice divertita ed io le sorrido ancora una volta.

Ci avviamo verso l'ascensore quando sento la mia tasca vibrare.
<<Un istante >> le dico e tiro fuori il cellulare

*Io e te... È questo ciò che mi hai detto questa notte e ora.. Te la fai con la figlia del capo??? Ti detesto perché ti amo...*

Alzo lo sguardo mentre Brianna si guarda intorno incuriosita dall'ambiente e dal via vai di persone.

*Maggie non è come pensi, anche io ti amo* sorrido mentre digito. Non la sopporto ma il sesso con lei mi aiuta a tenere la calma in ufficio e quando mi va anche la notte.

*Sgabuzzino ??* mi scrive immediatamente

*Dopo* le rispondo. È incredibile come creda a tutto ciò che le dico. Lei per me è solo un corpo, un discreto corpo...
Guardo Brianna e lei si che sarebbe un ottimo corpo...

*Tra quanto?? Ho voglia di te*

Non le rispondo, rinfilo il telefono nella tasca. L'attesa la ecciterà ancora di più e sono più che certo che dopo, sarà disposta a fare tutto pur di avermi tutto per se... E dopo che   Brianna se ne sarà andata, già so che avrò bisogno che Maggie si spinga oltre il limite....

<<Scusami>> mi avvio verso Brianna <<Era mia madre, non sta molto bene in questo periodo>> improvviso e a stento trattengo una risata

<<Oh mi spiace...>> Abbassa lo sguardo e capisco che è veramente dispiaciuta ed io vorrei ridere ancora più forte.
Sento la tasca vibrare ancora ma non tiro fuori il telefono.

Siamo davanti all'ascensore, premo il pulsante e le porte si aprono...

Bright || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora