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Sono nel vialetto del mio palazzo ad aspettare Salvatore, dovrebbe arrivare tra qualche minuto.
Infatti due minuti dopo arrivò, scese dalla macchina e mi abbracciò.

«Sei bellissima»

«Grazie, anche tu»

Mi aprì la portiera della sua macchina e mi fece salire.
Quando salì anche lui subito partì.

«Dove andiamo?» chiesi guardando fuori dal finestrino.

«Ad un ristorante molto buono»

Arrivammo in un parcheggio e a pochi passi da lì c'era un ristorante che da fuori sembrava molto piccolo. Quando entrammo vedemmo subito quanto fosse elegante, con delle lucine sui muri e dei fiori sui tavoli.
Ci venne incontro la cameriera.

«Avete ordinato?»

«Si» rispose Salvatore.

«Cognome?»

«Cinquegrana»

«Va bene, seguitemi prego»

Ci portò ad un tavolino in fondo con delle candele e delle rose rosse sopra.

«Vi porto il menù» disse andandosene la cameriera.

«Allora cosa ne pensi?» mi chiese Salvatore mentre ci sedemmo.

«È molto carino e semplice»

«So anche che fanno il riso alla crema di scampi» disse con una faccia maliziosa.

Adoro quel piatto.

«Buono, okay, già so quello che prendo» ridemmo e arrivò la cameriera.

Ordinammo e aspettammo una mezz'oretta per il primo.

«Sono molto felice di essere qui con te adesso» disse d'un tratto Salvatore.

«Per me è lo stesso»

Non sapete quanto vorrei abbracciarlo in questo momento, ma purtroppo non posso.
In questo periodo, senza di lui, è stato tutto più difficile perchè mi mancava e lo pensavo ogni giorno, e ora che è davanti a me non so se riuscirò a contenermi.
Finimmo di mangiare e ci avviammo verso la macchina.

«Ora dove andiamo?» chiesi essendo curiosa.

«Andremo ad una festa non molto lontano da qui»

Incominciò a guidare ed io non resistivo a guardare ogni lineamento del suo viso, la perfezione.
Arrivammo davanti ad una grande villa dove si sentiva della musica altissima e si potevano vedere delle persone probabilmente ubriache, capibile da tutti i bicchieri che avevano in mano e da come barcollavano.
Sinceramente, appena ci incamminammo dentro, avvisai uno strano presentimento, purtroppo niente di buono, ma scacciai quei pensieri e mi concentrai a divertirmi.
Ci sedemmo vicino ad un tavolo con tanti bicchierini pieni da bere.
Subito ne presi uno e feci cin cin con Salvatore.

«Cin cin a noi due»

«A noi due» continuai io.

Mi accarezzò la guancia e d'un tratto mi baciò.
Le sue labbra erano morbide e umide, non vedevo l'ora di ritestarle.

«Ti amo Lisa»

«Anche io, ma andiamo con calma okay?»

«Va bene, ora beviamo!»

Prendemmo bicchieri su bicchieri e bevemmo tantissimo.
Eravamo ubriachi, sopratutto lui avendo bevuto alcol più pesanti presi da un suo amico.
Ballando e bevendo non ci eravamo neanche resi conto dell'orario.
Eravamo troppo ubriachi per controllare il telefono.
Eravamo troppo ubriachi per fare tutto.

«Andiamo a casa?!» urlò Salvatore per farsi sentire sopra la musica altissima.

«Va bene!!!»

Uscimmo e arrivammo davanti alla macchina.
Un pò di spazio per pensare mi era rimasto anche dopo tutto questo alcol.

«Ma non è meglio se chiamiamo un taxi?» chiesi barcollando un pò.

«Dai Scialla! Stai tranquilla!»

Il presentimento che avevo prima di ubriacarmi ritornò, ancora più forte di prima.
Ma scacciai di nuovo quei pensieri e mi fidai.
Salimmo e partì come un matto.
Accellerava sempre di più e continuava a ridere.
Io cercavo di fermarlo ma non ci riuscivo.

«Hey rallenta!»

«Dai tranquilla! Tanto non c'è nessuno sulla strada vedi?»

Guardai bene e incominciai a ridere insieme a lui.
Arrivati ad un semaforo rosso lui non si fermò e davanti a noi si precipitò un camion rosso.
L'ultima cosa che ricordo vagamente è Salvatore che si mise davanti a me con il corpo e poi tutto nero...

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Spazio Autrice:
Salve a tutti, il prossimo sarà sicuramente l'ultimo capitolo e ancora non sono sicura di continuare con il sequel perchè vorrei iniziare anche un'altro "libro" un po diverso da questo. Ci penserò su.
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia anche se il finale non è bellissimo. un bacio!

Semplicemente un colpo di fulmineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora