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Doflamingo si avvicinò ai due ancora stesi a terra.

Law, guardingo, strinse la ragazza contro di sé cercando di tenerla il più lontano possibile da quel folle.

<< Cosa vuoi da noi? >>

La voce di Nami tremò leggermente, aveva una tremenda paura di quell'uomo.

<< Nulla di particolare, voglio solo divertirmi un po'... Da quando Law se ne è andato da qui, la mia vita è un po' monotona... Mi annoio facilmente. >>

Law sbarrò gli occhi. L'aveva detto veramente. Nami era sveglia, avrebbe capito.

<< C.. Come "Da quando Law se ne è andato"...? Che cosa voleva dire? >>

Nami si girò leggermente, in modo da poter guardare in faccia il ragazzo dagli occhi grigi.

Law si maledì mentalmente per aver taciuto tutto.

Se avesse detto la verità fin dall'inizio, forse sarebbe stato più semplice ora dover combattere contro il Fenicottero.

Ma forse se fosse stato sincero i Mugiwara non l'avrebbero seguito sapendo realmente a cosa andavano incontro.

<< Che diamine voleva dire?! >>

Nami iniziava ad alterarsi.

Voleva sapere la verità ma non sapeva come dirgliela.

Sentì il biondo ridire sommessamente, portandosi una mano alla bocca, come per sbeffeggiarlo a sua insaputa.

Ora era veramente nella merda.

Tutto il suo piano sarebbe andato a farsi fottere in meno di due minuti.

<< Ma come... Non ve l'ha detto? Fufufufuu... Che fai Law, racconti tu o faccio io...? Fufufufu! >>

Nami si staccò da lui e tremante si issò sulle gambe leggermente instabili.

Law si sedette a terra.

Lo sguardo basso, i capelli che nascondevano la parte superiore del viso, il cappello lasciato di fianco alla spada e la gamba sinistra piegata a fare da poggio al braccio. La tensione era alta e Doflamingo se la rideva bellamente.

<< Ecco... vedi, io... >>

<< Law sei troppo lento, lascia fare a me! Fufufufu! Nami, devi sapere che il nostro caro Chirurgo, in realtà è il mio adorato fratellino, nonché da poco "Ex sottoposto"! Fufufufufu! Un fratellino veramente ingrato che mi vuole uccidere! >>

Law non si mosse e non disse niente. Restò a fissare immobile il pavimento pensando a che diamine avesse fatto di mele per meritarsi questo.

Nami lo guardava, ne era certo.

Sentiva i suoi grandi occhini nocciola addosso a lui, sembravano volessero trafiggerlo.

In un certo senso si sentiva veramente come colpito da mille aghi appuntiti. Pensava che sarebbe morto così.

<< Perché non ce l'hai detto... >>

La voce tremava, stava per piangere.

Avrebbe veramente pianto per lui? Lui che era sempre stato solo, ora forse aveva trovato qualcuno che lo considerava e non lo vedeva come un mezzo per raggiungere un obbiettivo.

<< Tks, cosa sarebbe cambiato se ve l'avessi detto, eh? Nulla... Ti sembra così strano che una persona voglia uccidere suo fratello? >>

The threads of HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora