Dangerous

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Passi.

Respiri.

Rumore del vetro che cozzava debolmente su di un'altra superficie.

Law si risvegliò lentamente da quello stato di trans in cui si trovava, ma senza aprire gli occhi: non era ancora il momento. Non sentì nessun peso sui polsi e nemmeno sulle caviglie. Questo significava che non gli avevano messo delle manette di Algamatolite. Perché non lo avevano ammanettato? Che lo reputassero tanto debole? Illusi. Law, in seguito, cercò di capire, usando l'udito, dove si trovasse e cosa stesse succedendo in torno a lui. Mosse impercettibilmente la testa verso la fonte di quei leggeri rumori uditi pochi istanti prima. Cercò di ricordare cosa fosse successo prima di perdere i sensi, concludendo che di sicuro Joker stava tenendo lui e la Navigatrice sotto controllo.

<< Lo so che sei sveglio Law... Fufufufufu! Cosa c'è, hai paura di me? Fufufufu...! >>

Law aprì gli occhi di scatto, incrociando lo sguardo divertito di Doflamingo. Nonostante il Fenicottero portasse quegli orrendi occhiali, lui sapeva perfettamente che lo stava guardando. Sentiva il suo sguardo addosso . Dopo qualche istante, Law si ricordò di Nami ed incominciò a cercarla nella stanza.

Le pareti erano costituite da mattoncini di un blu molto scuro, "elegantemente" decorate da alcune ragnatele. La luce opaca che illuminava la stanza proveniva da varie lampade ancorate al muro, mentre ampie tende rosse coprivano quella che in teoria sarebbe dovuta essere una finestra; di fianco ad essa vi era una scrivania di legno color pece, con sopra delle taglie, un lumacofano, una bottiglia di Rhum ed il bicchiere che molto probabilmente aveva provocato il precedente rumore. Dall'altra parte della stanza vi era lo stesso portone d'acciaio e legno che ricordava di aver visto in quel lungo corridoio. Law non riusciva a capire in che area del castello si trovassero, quella stanza gli era del tutto sconosciuta, così come il corridoio precedente. Continuò a scrutare la stanza, soprattutto la vasca ricolma d'acqua al centro della stanza. Il ragazzo si domandò cosa diamine ci facesse una vasca piena d'acqua lì. Poi ci pensò con più attenzione ed un brivido gli attraversò la schiena: quello era il suo unico punto debole. No, Joker non lo avrebbe mai ucciso in quel modo, non era nel suo stile. Era molto più sadico.

Distolse lo sguardo dalla vasca gigante e si girò nel verso a cui dava inizialmente le spalle. Quando i suoi occhi si posarono su di una figura che ormai conosceva bene, si preoccupò seriamente: Nami era distesa a terra ancora priva di sensi. Fortunatamente i lividi ed i tagli erano li stessi che aveva quando erano ancora insieme. Almeno nessuno aveva osato toccarla. Richiamando a sé tutte le sue forze, Law si alzò in piedi e traballante raggiunse la Navigatrice. Joker osservò la scena sfoderando il suo solito sorriso allusivo e Law se ne accorse. Lo conosceva bene. Quando raggiunse la ragazza ancora inerme, il ragazzo si accasciò lentamente a terra. Non aveva recuperato ancora del tutto le forze. Delicatamente le tastò il collo per sentire se il battito cardiaco fosse regolare, per poi rilassarsi quando ne ebbe la conferma. Nami aprì proprio in quel momento i suoi grandi occhioni cioccolato. Debolmente mosse le delicate labbra, in modo da poter parlare:

<<D... Dove siamo? >>

<< Nel mio palazzo, Nami... Fufufufufufufu! >>

Law vide la ragazza indietreggiare leggermente fino ad appoggiarsi al freddo muro, quando Doflamingo si avvicinò a loro.

<< Non mi dire... Hai paura di me? Fufufu! >>

Il Fenicottero rosa si avvicinò maggiormente, e quando fu abbastanza, e fin troppo vicino a loro e soprattutto a lei, Law reagì.

<< Allontanati subito, Joker! >> Autoritario e deciso fu il tono che Law usò.

<< Qualcuno mi sembra geloso... Fufufufu! >>

Il Fenicottero si distanziò leggermente dai due e quando si fu voltato nel verso opposto al loro, continuò il discorso, senza badare agli sguardi omicidi che Law gli lanciava:

<< Sentite ragazzi, non ho intenzioni cattive... Voglio solo divertirmi un po'! Vi propongo... un gioco...! Un gioco che adorerete! Fufufufufu! >>

<< Che genere di gioco? >> Nami cercò in ogni maniera umanamente possibile di non far tremare la voce. Si issò sulle braccia per mettersi seduta in un modo più composto, in modo da affiancare perfettamente il dottore.

<< Un gioco molto semplice e divertente... >> Joker rise in modo lugubre.

<< Senti, io non ho voglia di giocare! Facciamola finita e dimmi che intenzioni hai, Joker! >>

<< Cosa c'è Law, paura di perdere...? Non mi sembravi il tipo... >>

Joker, con un movimento fluido delle dita delle mani, fece comparire dei fili azzurrini con cui andò ad afferrare la rossa. Successe tutto talmente velocemente che Law non ebbe il tempo di realizzare. Nami venne sollevata brutalmente da terra e lasciata sospesa nel vuoto. I fili incominciarono a lambirle la pelle in modo da lasciare su di essa dei segni abbastanza visibili. Il volto della ragazza si contorse in una smorfia di dolore, ed un gridolino le uscì dalle labbra. Law scattò ed andò verso Doflamingo, pronto a colpirlo, ma l'uomo richiamò agilmente a sé i fili, bloccando la corsa del ventiseienne che , come una molla, scattò verso Nami che stava precipitando verso il suolo.

Riuscì ad afferrarla all'ultimo minuto, facendola cadere dritta fra le sue braccia, facendolo sbilanciare. Caddero tutti e due rovinosamente a terra e Law sbatté la testa al suolo, procurandosi un lieve taglio da cui uscirono qualche gocce di sangue. Nami aveva tenuto gli occhi chiusi dalla paura per tutto il volo. Il suo cuore stava battendo come non mai, Law riuscì ad avvertirne la frequenza.

<< Bene, con questo avete dato via al gioco, preparatevi a perdere! >> Doflamingo rise malvagio e Law afferrò il concetto: dovevano vincere per forza quel gioco che sarebbe stato sicuramente pericoloso.

The threads of HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora