Pain

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" Law si sentiva decisamente intontito, la testa gli girava vorticosamente, le tempie gli pulsavano dolorosamente con ritmo incostante mentre una stretta simile a quello di una tenaglia gli bloccava la bocca dello stomaco.

Cercò di alzarsi aiutandosi con le braccia, ma il suo esile corpo si rifiutò categoricamente.

I suoi occhi grigi che per tutto questo tempo erano rimasti incollati in quelli del biondo, ora vagavano sulle proprie braccia, ricoperte di bende.

I ricordi che aveva erano sfocati, quasi lontani ed appartenenti ad un'altra realtà, ma li sentiva vivi.

La nebbia che gli annebbiava la mente si stava lentamente schiarendo, rendendogli più facile l'azione di ricordare.

Law sentiva lo sguardo di Doflamingo su di sé. Era quasi intimorito da lui: lui era piccolo e gracile, l'altro alto e piazzato.

<< Ti senti meglio? Ce la fai a restare sveglio? >>

Law lo guardò senza capire il perché di tutte quelle attenzioni.

Prima irrompeva in casa sua, gli uccideva la famiglia e poi gli chiedeva come si sentiva?

Law, per quanto piccolo, non era stupido.

<< Cosa vuoi da me? >>

<< Che caratterino... Fufufufu! Ti ho solamente posto una domanda! >>

Il bambino lo guardò in modo torvo.

Lo odiava, lui ed il suo compare.

<< Cosa ci faccio qui? Perché non sono a casa mia? >>

<< Perché saresti stato solo. Non ti ricordi dei tuoi genitori? Fufufufu! >>

Il ghigno sul volto dell'uomo fece imbestialire Law, che senza pensare al dolore e alle fasciature, si issò in piedi, per poi scaraventarsi sul biondo, iniziando a colpirlo con i pugni chiusi sul torace e sulle braccia.

Doflamingo rise sadico afferrando per il bavero della maglietta gialla a mezzemaniche il bambino, che iniziò a divincolarsi e a scalciare furente.

Le lacrime gli pizzicavano gli occhi, sentiva la pelle quasi lacerarsi nei punti dove le fasce lo stringevano.

<< L-lasciami! >>

Doflamingo, contro ogni aspettativa, lo lasciò libero. Voleva vedere fin dove si sarebbe spinto il marmocchio. Infondo gli dispiaceva un po' per lui, il minimo indispensabile.

Law lo guardò per un brevissimo istante, per poi scaraventarsi letteralmente contro la porta, ignorando il male ed il sangue che tingeva di scarlatto le ferite che i rovi e le cadute nel bosco gli avevano procurato.

Abbassò la pesante maniglia d'ottone della porta come una furia sotto lo sguardo divertito dell'uomo.

Law iniziò a correre verso la parte sinistra del lungo corridoio in cui si trovava.

Sul pavimento di marmo vi era un tappeto rosso, mentre attorno a lui vi erano mobili antichi e pregiati, a suo dire di altissima fattura.

Le pareti color panna erano abbellite da quadri, specchi e drappi del medesimo colore del tappeto.

Il bimbo si fermò in un bivio: destra o sinistra?

Il cervello gli diceva a destra e quindi seguì quella strada.

The threads of HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora