POV MARCOMancava poco all'inizio degli esami di quarta.
Mia madre mi aveva proibito di uscire di casa e mi costrinse rimanere in casa a studiare.
Un giorno era uscita di casa per il lavoro e sarebbe tornata la sera tardi.
Di soppiatto, andai a casa di Simone e suonai il campanello.
Vidi che la sua porta d'entrata si aprì.
"Marco?! Che ci fai qui?! Se tua madre tu vede fuori casa sei morto!"
"Stai tranquillo lei arriva tardi stasera per lavoro."
"Sicuro che non torni prima?"
"Al 100%"
"Va bene, vieni dentro a casa mia, sta venire un temporale"
Entrai in casa sua e giocammo con i Lego per ore, fino a che la madre di Simone mi disse:
"Marco, tua madre è giù di sotto"
Simone corse alla finestra.
"Marco, ha ragione! Come fai a tornare ora?!"
"Non lo so!"
Dopo un po' di silenzio la madre di Simone disse:
"Se vuoi le dico che stavate studiando assieme, non credo che si arrabbi."
Rimasi in silenzio.
Mamma, da quando Papà e Marcy se n'erano andati, era diventata più aggressiva di prima.
Non le bastava che fossi l'alunno più bravo della classe, anzi, pensava che io non fossi superiore degli altri. Cosa che io sinceramente non volevo essere.
Non mi piaceva questo nuovo carattere di mia madre. Cosa dico, lo odiavo.
Fatto sta che, mia madre, mi ha fatto una ramanzina lunga una mezz'ora buona, davanti a Simone e a sua madre.
"Forse è meglio che non trovi la radiolina, Marcello ti distrarrebbe ancora di più!"
La guardai e corsi in camera mia.
Non salutai nessuno.
Dopo quella frase non l'ho più sopportata.
Presi un piccolo zainetto e ci misi dentro le cose più importanti: libri, i miei due peluche, Lino e Teddy, e poi qualche maglia e pantalone.
Quando era oramai notte fonda, presi il lenzuolo e mi calai più dalla finestra.
Non era un palazzo molto alto, quindi riuscii a scendere senza pericoli.
Mi diressi verso la casa di Simone, e suonai di nuovo.
Questa volta però mi aprì la porta sua madre.
"Marco! Cosa ci fai qui a quest'ora!?"
"Scusi.. ma ... sono scappato di casa.."
"Vuoi passare qui la notte?"
"Posso anche domani? Ho lasciato un biglietto alla Mamma dove c'era scritto che ero andato a scuola prima e che sarebbe finita dopo l'ora di allenamento di calcio."
Sospiro:
"Va bene, entra"
Mi fece dormire sul divano, mi aveva preso delle coperte ed un cuscino.
"Va bene così?"
"Va benissimo, grazie mille signora per il vostra ospitalità."
"Non c'è problema, però devi prometterci che domani torni a casa."
"Prometto"
Passai la notte lì.
La mattina, Simone mi ritrovò sul divano e mi disse:
"Che ci fai qui?""Non ce la facevo a stare in casa mia"
"Ah, comunque se vuoi c'è colazione"
"Ok.. ma io non mangio nulla"
"Va bene.. ma poi vieni anche ad allenamento?? Non torni a casa??"
"Dopo di quello, tornerò a casa con lo zaino sulle spalle, come se fossi stato a scuola fino a quel momento.""Sicuro?"
"Issimo"
"Va bene"
Dopo che Simone finì di fare colazione, prendemmo gli zaini e andammo a scuola, senza farci vedere da mia madre.
C'era una verifica quel giorno e dovetti suggerire tutto a Simone che si era dimenticato di studiare.
Passammo la ricreazione assieme anche a Martina e ci siamo divertiti un mondo!
Passata la mattinata scolastica, tornai di nuovo a casa di Simone per fare i compiti e poi andammo ad allenamento.
Oltre al nostro allenatore, c'era un ragazzo sicuramente più grande di noi, anche lui aveva una maglietta del colore della nostra squadra.
Continuavamo ad osservare il ragazzo, chiedendoci chi fosse.
"Ragazzi! Lui è Andrea ed è della squadra degli U14. Lui ci aiuterà negli allenamenti!
Dopo un po' di silenzio disse ridendo l'allenatore:
"E' di prima media, un po' più grandicello di voi, credo"
Dopo di che iniziammo l'allenamento.
Andrea era davvero molto simpatico ed era lui che mi allenava a fare il portiere.
Se sbagliavo non diceva molto, anzi, mi spiegava come doveva essere parato quel certo pallone.
e mentre ci cambiavamo le scarpe e i vestisti, Andrea chiamò me e Simone perché era arrivata la madre di quest'ultimo a prenderci.
Uscimmo dallo spogliatoio e finalmente, con qualche scusa del sudore, tornai a casa senza farmi scoprire da mia madre.
"Come sono andate le prove di studio a scuola oggi?"
"Sono stato il più bravo, ho risposto a tutto per l'esame.""Non basta solo quello, quindi fila in camera tua, che poi ti interrogo io."
Cavolo ... provo a dare una letta e veloce e fortunatamente mi ricordo tutto durante l' "interrogazione"."Bravo, Marco. Voglio che scriverai tutto questo alle prove, ok?"
"Ok"
"Fila a dormire ora."
Andai a dormire.
Sono finalmente pronto per superare le prove.
Ce l'ho fatta YEH.
Finalmente nuovo capitolo solo con la prospettiva di Marco!
Spero vi piaccia!
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Brothers - [Marcy - TheMark]
FanficQuesta storia parla di due fratelli, Marcello e Marco, amanti del calcio e amici per la pelle. Quando arriva il sesto compleanno del più piccolo, la loro vita verrà sconvolta da un avvenimento che nessuno dei due riuscirà a dimenticare tanto facilme...