capitolo 12

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Valerio si avvicinava a me... avevo paura. Tanta paura. Ormai era davanti a me.. Cominciò a parlare:

V: sai Chiara, mi ero ripromesso una vendetta... per tutto quello che mi hai fatto... come hai osato lasciarmi? Sappi che ci sono cose su di me che nessuno sà...
Ti ricordi di quella ragazza trovata morta nel bosco ? Quella ragazza trovata sfigurata e morta al parchetto ? Te le ricordi ?

Ed ho annuito. Mi stava sfiorando la guancia con un coltello. Mi era uscita una lacrima.

V: adesso non piangere dai... per te ho altri programmi. Ah , per la cronaca, anche quelle ragazze mi avevano mollato... ma tu sei diversa. Quindi anche io con te sarò diverso.
La mia psichiatria ha detto che dovrei prendere delle pasticche per controllarmi, ma sai, io non le prendo mai. Io non penso di avere i problemi che diceva lei. Lei mi dava dello Schizofrenico. Ma io non penso proprio di esserlo. Io sono una persona normale... io sono una persona come gli altri. Non un mostro. Non sono cattivo. È solo che mi hai fatto arrabbiare. Quindi meriti di essere punita.

Poi mi conficcò una siringa nel braccio e mi addormentai...

Mi risvegliai legata a una sedia, Valerio accanto a me. Mi stava fissando.
V: finalmente ti sei svegliata...

E si alzò per venire verso di me...
Tirò fuori un piccolo coltello e mi incise la parola "stupida" sul braccio destro.
Perdeva molto sangue.

V: questo è per ricordarti quanto sei stata stupida a lasciarmi.

Poi passò al braccio destro.
Dove ci incise la parola "sola".

V: questo è per ricordarti come morirai. Sola.

Le incisioni bruciavano... facevano male. Le mie lacrime non smettevano di uscire. Avevo paura. Davvero paura. Mi tornarono in mente vecchi ricordi ... quando stavo ancora con Valerio... quando sono scappata di casa... quando ho cominciato a fumare... quando ho conosciuto matty.
Mattia, già Mattia, il mio migliore amico. Lui era innamorato di me. Ma io no. Lui ha sofferto tanto per colpa mia ma comunque mi è rimasto accanto. Mi ha salvata quella volta che mi ero tagliata in bagno e mi ha salvata tante altre volte. Come quella in strada con Valerio. Lui era il mio supereroe fallito.
Lui mi aveva fatto dimenticare anni e anni di sofferenze.
La testa era pesante. Le palpebre si chiudevano... il sangue non smetteva di uscire. Stavo svendo. Le ultime parole che riuscii a sentire furono di Valerio.

V: Buonanotte principessa, ci vediamo dopo.

E sentì le sue labbra sulle mie... Dopo niente.
Solo oscurità. Niente più.
Solo paura di morire.
Mi risvegliai...

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