CAPITOLO 23
L'attesa ad un certo punto era diventata imbarazzante, noiosa, snervante. Fortunatamente i soccorsi arrivarono in meno di quanto ci aspettassimo. Una volta arrivati sul luogo, oltre a fare nuovamente il rapporto della situazione, avevano caricato la moto di Harry su un carro attrezzi e ci avevano accompagnati nella loro sede. Avevano informato Harry che con un costo aggiuntivo, oltre a quello prefissato per il soccorso, gli avrebbero fatto arrivare la moto direttamente a Claremont, senza il bisogno di tornare a prenderla autonomamente. Harry effettuò tutti i pagamenti necessari, approfittando delle loro comode proposte. Tra quest'ultime, ci avevano procurato un'auto di cortesia, necessaria per far ritorno in città.
Perdemmo complessivamente un'ora di tempo, caratterizzata non solo da tutte quelle pratiche e procedure, ma anche da inevitabili discussioni tra me ed Harry, causate dal fatto che io avrei voluto contribuire economicamente a quelle spese e lui insisteva che non era un problema mio e sarebbe spettato a lui risolverlo.
Fu un sollievo per noi quando, dopo una serata particolarmente stressante come quella, ci immettemmo in autostrada di ritorno nella nostra città. Mi sentivo particolarmente stanca, il mio fisico non aveva retto tutte quelle ore in piedi e non mi sembrava vero trovarmi finalmente all'interno di una macchina, comodamente distesa sul sedile del passeggero anteriore, con una leggera musica di sottofondo e l'aria calda che fuoriusciva dalle bocchette dell'auto, arrivando direttamente sul mio viso.
Guardai Harry, seduto al posto del guidatore. La schiena adagiata completamente al sedile, le braccia erano entrambe distese in avanti, le mani strette in torno al volante e lo sguardo attento alla strada che di presentava infinita davanti a noi. I capelli gli ricadevano disordinati sulla fronte, scombinati dal vento a causa dell'assenza del casco. Gli occhi erano visibilmente stanchi, le sue labbra leggermente schiuse mentre rilasciavano piccoli respiri.
Sospirai, pensando che non vedevo l'ora di arrivare e fare una doccia per levarmi tutta quella stanchezza di dosso. Guardai l'orario sullo schermo del mio cellulare, poggiato sulle mie gambe: mezzanotte passate. Lo riposi di nuovo tra di esse e mi strinsi nella mia giacca, poggiando la testa sul finestrino e assecondai i miei occhi leggermente lacrimanti per il bruciore che iniziava a darmi fastidio, perciò li chiusi nella speranza di trovare sollievo.
~
«Biondina.» Un suono ovattato arrivò alle mie orecchie, accompagnato da un delicato picchiettio di qualcosa contro la mia spalla. «Biondina, svegliati.»
Aprii gli occhi e la prima cosa che vidi furono le luci della città, dei lampioni che costeggiavano le strade, le insegne dei negozi ormai chiusi. Quando voltai la testa in direzione di Harry, scoprii che lui mi stava già guardando, in attesa di una mia reazione.
«Siamo arrivati in città» mi avvisò, guardandosi intorno quasi contento che quel calvario stesse giungendo al termine.
Mi raddrizzai sul posto, accorgendomi di aver assunto una posizione decisamente scomoda e stirando bene la schiena prima di farla aderire completamente al sedile. Avevo la bocca fastidiosamente asciutta, così attivai la salivazione manuale e bagnai anche le labbra. Mi passai le mani tra i capelli, cercando di sistemarli il più possibile.
«Hai fame?» Harry interruppe i miei pensieri, voltandosi verso di me per un breve istante.
Non risposi, portai una mano su una tempia, premendoci il palmo contro e cercando di alleviare l'improvvisa fitta alla testa che mi venne. Imprecai silenziosamente, emettendo rumori di fastidio con la bocca.
«McDonald's?» chiese ancora Harry, non capendo che quello non era il momento adatto per insistere.
«Non ho fame» dissi forse troppo bruscamente, portando questa volta due mani alla testa e chiudendo gli occhi.
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𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 | 𝒽.𝓈
Fanfiction𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 Estratto dal capitolo 37: «𝐍𝐨𝐧 𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐨?» Era appoggiato alla sua moto con aria disinvolta e con la testa piegata su un lato, teneva le braccia incrociate al petto mentre mi...