CAPITOLO 25
Mi trovavo seduta sul pavimento tra gli scaffali della libreria, precisamente nel reparto contentente il repertorio fantasy, il mio preferito. Dovevo ancora iniziare il mio turno pomeridiano, ero arrivata in libreria in largo anticipo: non avrei potuto rifiutare il passaggio gentilmente offerto da mio fratello, anche se significava arrivare in negozio almeno un'ora prima dall'inizio del turno.
Avevo deciso di impiegare quella mezz'ora libera in uno dei miei modi preferiti di passare il tempo: leggendo un buon libro. Decisi di iniziarne uno nuovo, lo scelsi accuratamente tra le file di libri che riempivano quegli scaffali.
Presi posto sul pavimento, distendendo le gambe in avanti sulla moquette bordeaux e, poggiando la schiena sulla libreria di legno, iniziai la lettura, immergendomici completamente.
Non so quanto tempo passò prima che dei passi furtivi alla mia destra catturarono la mia attenzione. Guardai le gambe di quel soggetto con la coda dell'occhio, costatando che fossero degli indumenti sportivi e maschili, per poi alzare direttamente il capo verso il loro proprietario e riconoscere il viso di Harry Styles.
Cercai di contenere la sorpresa. Non mi sarei aspettata di ritrovarmelo lì, nel luogo in cui lavoravo e per chissà quale motivo. Riaffiorarono alla mente i ricordi della sera precedente, soprattutto quelli che mi coinvolgevano nell'improvvisa e imprevedibile situazione che si era venuta a creare durante l'attacco di panico di Harry.
Distolsi lo sguardo dal suo viso, rivolgendolo nuovamente tra le pagine del libro che stavo leggendo prima del suo arrivo. Con la coda dell'occhio lo vidi indulgiare pochi secondi, prima di spostarsi alla sua destra, posare il borsone che aveva in spalla a terra e piegarsi sulle ginocchi e, poggiando una mano sul pavimento ricoperto dalla moquete, si aiutò a prendere posto proprio su di esso, sedendosi di fronte a me e osservandomi per un tempo indefinito.
Sentii il disagio prendere possesso del mio corpo, la tensione immeggersi nello spazio circostante. Cercai di non dare a vedere il mio stato emotivo al ragazzo seduto di fronte a me, continuando a far scorrere i miei occhi tra le righe di parole su pagine bianche, fingendo che non fosse presente.
Eppure, c'era e come, incombente nel mio campo visivo. La sua presenza si fece ancora più prepotende quando mi rivolse la parola.
«Cosa stai leggendo?» La sua voce risuonava alle mie orecchie come qualcosa di familiare, ormai. Calda, calma, sicura.
Lo guardai un istante, accennando un sorriso quasi impercettibile e chiusi il libo tra le mie mani dopo aver segnato la pagina nella mia mente e glielo porsi.
Harry non perse tempo ad allungare un braccio, toglierlo dalle mie mani e portarselo sulle gambe. Con un'espressione indecifrabile sul viso, aprì la prima pagina di quel libro, leggendone il contenuto. I suoi occhi viaggiavano veloci su quelle righe, attenti ad ogni parola.
Trattenni un sorriso, causato da quella strana scena. Aveva assunto un comportamento del tutto contraddittorio a quello della sgarbato della sera precedente.
Solo in quel momento notai la sottile bandana che gli fasciava i capelli, trattenendo i ricci ribelli e impedendo che gli recassero fastidio sugli occhi.
«Ti piace leggere?» mormorai, rovinando forse quel momento.
Lui, tuttavia, rispose senza distogliere gli occhi dalle pagine del libro. «Quando ho tempo.»
Distolsi lo sguardo da lui, rivolgendo un sorriso nel vuoto e trattenendolo con un morso sulle labbra. Passarono non so quanti minuti, ma Harry sembrò non voler accettare nessuna distrazione dalle pagine di quel libro. Mi chiesi se stesse realmente leggendo la trama presente nella prima pagina o se stesse solamente fingendo.
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𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 | 𝒽.𝓈
Fanfic𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 Estratto dal capitolo 37: «𝐍𝐨𝐧 𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐨?» Era appoggiato alla sua moto con aria disinvolta e con la testa piegata su un lato, teneva le braccia incrociate al petto mentre mi...