𝑡𝑤𝑒𝑛𝑡𝑦

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CAPITOLO 20

Finito il turno di lavoro, Kylie era passata a prendermi, raggiungendo poi in una decina di minuti il minimarket dei genitori di Lara, in cui quest'ultima stava terminando il suo turno di lavoro. Lara lavorava lì facendo mezza giornata proprio come facevo io per il mio stesso motivo: sia per impiegare il proprio tempo facendo qualcosa di produttivo durante questo anno sabbatico, sia per raccogliere una modesta cifra di soldi per pagare la retta del college, senza gravare troppo sui nostri genitori.

Kylie posteggiò l'auto all'interno del piccolo parcheggio e successivamente ci affrettammo a raggiungere l'interno del negozio. Il programma era aspettare che Lara terminasse il suo turno e nel frattempo comprare qualcosa da mangiare a pranzo a casa di Kylie. Visto che i suoi genitori pranzavano fuori ci aveva proposto di mangiare a casa sua.

Non appena intravista Lara alla cassa, la salutammo con un cenno della mano e ci addentrammo tra le file di scaffali per cercare gli alimenti che più ci aggradava mangiare. Proposi a Kylie di fare un piatto di pasta e, mentre io recuperavo quest'ultima nel suo settore apposito, lei andò a cercare lo scaffale con i condimenti pronti. Ci riunimmo una quindicina di minuti dopo, con tra le mani non solo le cose da preparare per il pranzo ma anche qualche snack per il pomeriggio.

Li lasciammo alla cassa, vicino a Lara, che appena fu libera si impegnò a svolgere le procedure di pagamento e imbustarli. Mancavano solo venti minuti alla chiusura del negozio, non a caso iniziava ad esserci meno affluenza di persone. Io e Kylie ci sistemammo in un angolino, vicino alla cassa, aspettando che Lara si liberasse dal suo impegno lavorativo.

«Ti sei ripresa?» chiese Lara a qualche metro di distanza da noi, rivolgendosi a Kylie.

Quest'ultima sorrise, entusiasta di ciò che stava per dire. «Decisamente.»

Non ci aveva ancora raccontato dell'accaduto della sera precedente, ma bastarono pochi segnali a farmi intuire che avesse passato una buona parte di tempo con Harry. Il segnale più evidente fu il messaggio che Kylie avrebbe dovuto inviarmi appena arrivata a casa, arrivato invece con un ritardo di circa un'ora e mezzo dall'ultima volta in cui l'avevo salutata.

Kylie si immerse un attimo nei suoi pensieri, probabilmente ripercorrendo il ricordo di quel momento con Harry. «Dovrei ubriacarmi più spesso.»

«Lo fai già» scherzai, ricevendo una gomitata da parte sua.

«Si» annuì, guardando poi Lara, «ma non mi era mai capitato di fermarmi a fumare una sigaretta con Harry Styles.»

«Ma tu non fumi!» esclamò Lara quasi immediatamente, attirando su di se l'attenzione di alcuni clienti nelle vicinanze.

«Certo che non fumo!» rispose Kylie con un tono di voce più basso, piegando poi le braccia al petto. «Ma questo Harry non lo sa.»

Avrei voluto risponderle che si sbagliava, che probabilmente Harry sapeva già la verità e che era più furbo di quanto credesse, ma decisi di non intervenire e lasciarle credere di averlo preso in giro.

«Comunque» disse poi, richiamando nuovamente la nostra attenzione, «il punto è che penso proprio di piacergli.»

Lara sembrò pensarci un attimo. «Be', se così non fosse, perché offrirsi di accompagnarti a casa?»

«Ubriaca, tra l'altro» aggiunse Kylie, dando così maggiore forza alla sua ipotesi.

Alzai gli occhi al cielo. «Tutto questo è davvero molto interessante» le interruppi, piegando il mio corpo verso il basso per recuperare la busta della spesa appena fatta, «ma possiamo parlarne una volta arrivate a casa?»

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 | 𝒽.𝓈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora