Come ogni mattino mi svegliai grazie ai galli delle fattorie vicine. Ormai penso che se non ci fossero i galli a svegliarmi non mi sentirei a mio agio.
Oggi mi arrivò un messaggio dal mio capo, strano. Sbloccai lo schermo del mio cellulare e rimasi piacevolmente sorpresa del contenuto del messaggio: in pratica avevo ricevuto una settimana di ferie per il gesto 'eroico' del pomeriggio prima. Risposi velocemente al messaggio ringraziando il mio capo e mi alzai dal letto. Mi misi un paio di calze e mi avviai verso la cucina, ma prima di arrivarci, passando davanti alla stanza di Eléonore, la vidi sdraiata nel suo letto. Era bellissima, sembrava un angelo mentre dormiva, e i suoi biondi capelli sembravano ancora più tendenti al dorato grazie a un raggio di sole che entrava dalla finestra. Senza accorgermene mi ritrovai a fissarla per qualche minuto che sembravo essere passati in un istante, penso l'avrei potuta osservare per l'eternità.
Dopo aver trovato il coraggio per smettere di guardarla camminai verso la cucina. Di solito mi sarei scaldata un bicchiere di latte e avrei mangiato qualche biscotto, ma questa volta mi impegnai nel preparare qualcosa di più buono, in fondo mi sembra giusto viziare un po' i propri ospiti. Allora iniziai a preparare una semplice torta al cioccolato e a fare un bel po' di spremuta d'arancia. Dopo una decina di minuti, quando il profumo di torta si diffuse per tutta la casa, sentì una porta chiudersi e mi ritrovai alle spalle una Eléonore assonnata e spettinata. "Buongiorno dormigliona!" le dissi ridacchiando. "Buongiorno, ma perchè ti svegli così presto? Sono le 6 del mattino..." mi disse lei con la voce più roca del solito. Quella voce era così bella che mi è passato per la mente di farle registrare un audiolibro per riascoltarla ogni giorno. "Beh, per abitudine e perchè così ho tanto tempo per fare le cose con calma." le risposi. Lei si sedette al tavolo e sentivo il suo sguardo su di me, forse era solo una sensazione, ma mi piaceva. Preparai due caffè, presi un barattolo grande di yogurt e versai della spremuta nel bicchiere della bionda. "Oggi è un giorno speciale o ogni giorno prepari colazioni così?" mi chiese Eléonore. "Ho un ospite, devo trattarlo bene, no?" le risposi sorridendo. Lei rise leggermente e bevve un sorso della sua spremuta mentre io mi alzai per togliere la torta dal forno e metterla sul tavolo. "Li tratti proprio bene gli ospiti!" mi disse la bionda sorpresa. "Eh, già" dissi io tagliando la torta. Presi due piattini e misi una fetta di torta su ogni piattino e ne diedi uno a Eléonore. Lei iniziò a mangiare e mi fece i complimenti per la colazione, ma dopo un po' iniziai a sentirmi osservata e alzai velocemente il mio sguardo e mi ritrovai una bionda guardarmi mentre mangiava. Allora decisi di rompere il ghiaccio dicendo "Hai mia provato la sensazione di essere osservata e poi scoprire che qualcuno ti sta fissando le tette?". Lei diventò rossa come un pomodoro "Cos- Non ti sto fissando le tette!". L'imbarazzo era evidente, e questo mi fece piacere, perchè voleva dire che c'era qualcosa in me che le piaceva. "Sese certo, e io sono il lupo mangiafrutta..." le risposi ridendo. "Mi sono solo incantata perchè sono ancora mezza addormentata e perchè sei di fronte a me..." disse la biondina cercando di difendersi. Mi sarebbe anche piaciuto insistere, perchè sapevo di avere ragione e perchè era divertente vedere la sua reazione, ma quando fece il labbruccio e abbassò lo sguardo non ci riuscì. Questa era la scena più tenera che avessi mai visto, allora sorrisi e finì di mangiare.
Più tardi decisi di farle conoscere la zona rurale che lei diceva di non aver mai visitato. Era ancora presto, saranno state le 9 del mattino e quindi si vedevano passare spesso camion di note aziende che andavano a prendere i prodotti agricoli locali. Camminammo per un po', e poi arrivammo in cima a una collina, era il mio posto preferito in assoluto: era un posto tranquillo e con una vista stupenda. Infatti da lì si poteva vedere tutta la città dall'alto. Quando Eléonore si rese conto della meravigliosa vista davanti a lei, si girò verso di me ed esclamò "Oddio Char, è bellissimo!" ma poi fermò il suo entusiasmo e mi chiese "Posso chiamarti Char, vero?". A quella domanda sorrisi spontaneamente e le risposi "Certo, perchè non dovresti farlo?". Lei sorrise e tornò a guardare la vista dalla collina. E' veramente bellissima, non solo la vista, soprattutto la ragazza che stava osservando quella vista con me. Restammo ad osservare il paesaggio finchè lei mi disse "Ci facciamo una foto? Sai, a me piace conservare i bei ricordi nel mio diario con delle foto, e non lo 'aggiorno' da un paio d'anni, sai...". "Ok, ma a una condizione." le dissi e lei con uno sguardo confuso mi chiese "Cioè?", e io le risposi "Dopo averla scattata dovrai passarmela, perchè voglio avere una prova che questa mattinata sia veramente avvenuta e che non sia tutto frutto della mia fantasia". Lei sorrise, tirò fuori il cellulare e scatto la fotografia. Lei è uscita benissimo, e io... beh, strana. Per la prima volta dopo tanto tempo il mio sorriso sembrava vero e spontaneo, forse era perchè con Eléonore ero davvero felice...
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Fire
Short Story"Hai mai provato la sensazione di essere osservata e poi scoprire che qualcuno ti sta fissando le tette?" "Cos- Non ti sto fissando le tette!" "Sese certo, e io sono il lupo mangiafrutta..."