Capitolo 10 Susan

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Mentre io e Stella andiamo al centro commerciale le racconto dell'episodio della lavanderia e lei mi guarda con un sorriso furbo. Sono perplessa, ma quando le chiedo cosa devo pensare di tutto ciò, mi sorride apertamente ed esclama "Secondo me lo intrighi! Credo che tu gli faccia effetto, altrimenti non avrebbe liquidato così Mia".

Non commenta il fatto che secondo Mia a letto sia stato tutto fantastico, forse capisce che è un pò un nervo scoperto, ad ogni modo le sono grata.

Credo che un pò di shopping terapia non possa che farmi bene, così mi lascio convincere a provare tutto quello che Stella mi propone. Alla fine mi lascio convincere e compro, nell'ordine: una maglietta verde acqua con lo scollo profondo e le maniche corte che secondo lei mi mette in evidenza il seno, un paio di jeans blu scuro stretti in fondo e un paio di sandali col tacco alto che sono straordinariamente comodi.

"Stai benissimo così" mi dice guardando l'outfit che sto provando. In effetti mi piaccio, inoltre il mio morale è decisamente alto adesso.

Nell'ultimo negozio in cui andiamo acquisto 2 canottiere con uno scollo morbido sul seno, alla fine ho una quarta abbondante mica la posso eliminare, come dice lei, e poi vedo un vestito che avrei sempre voluto comprare. Chiaramente Stella mi convince a provarlo.

Il tessuto è morbido e liscio, blu elettrico, stile impero e lungo fino al ginocchio. Non ha gli spallini e questa cosa un pò mi agita.

"Con la tua carnagione sta benissimo!" dice.

"Ma è senza maniche, non sono abituata ad essere così scoperta!" replico.

"Sciocchezze, per una serata un pò particolare questo è fantastico!".

Ha ragione lei, è stupendo.

Costa quasi una follia ma lo prendo, al massimo mi farà sentire stupenda dall'armadio della mia camera.

"Dovremmo prendere anche qualcosa di nuovo da mettere sotto ai vestiti" mi dice. La guardo storta ma lei aggiunge "non guardarmi così, ho visto con cosa vai in giro, ti ci vuole qualcosa di sexy o di pizzo almeno!"

"La prossima volta? Adesso non ce la faccio più, sono 3 ore che giriamo" le dico sconfortata.

"Va bene" concede "mangiamo qualcosa poi torniamo a casa?".

"Ok, andata".


Quando torniamo a "casa" troviamo un messaggio sulla porta di casa. E' di Lisa che ci invita al Chaos per la serata.

Stella vorrebbe andare perché spera ci siano i ragazzi, mentre io vorrei seppellirmi sul divano con un libro. Alla fine decido di accompagnarla, poi se troviamo i ragazzi la lascio con loro (tanto Davide avrà cura di lei ne sono certa) e posso tornarmene a casa.

Mi infilo i jeans nuovi e una delle mi e magliette morbide e confortevoli meritandomi un'occhiataccia da Stella, sneakers e sono pronta.

Durante il tragitto mandiamo un messaggio a Lisa che ci dice che sono al bancone perché il posto è già strapieno. Ottimo.

Vediamo Lisa e Peter appena dentro per fortuna.

Mentre sorseggiamo i drink Lisa, ne approfitta per attaccare bottone. "Ehi come va? ti sei ambientata?"

"Si grazie, adesso vorrei cercare un lavoretto part-time per guadagnare qualcosa" le dico.

"Cosa ti piacerebbe fare?"

" Non saprei. Amo i libri quindi vorrei provare a sentire la biblioteca oppure qualche libreria nei dintorni" ammetto.

"A questo proposito se vuoi ti posso aiutare" dice.

"Davvero?" le chiedo interessata.

"Certo! Lavoro alla biblioteca di facoltà, in questo periodo procedono alle assunzioni per tutto l'anno accademico, se mi fai avere il tuo curriculum posso mettere una buona parola".

"Sarebbe fantastico, grazie". Sarebbe un'opportunità fantastica, oltretutto non sarei lontano dalle aule e dal mio alloggio. Direi che la giornata non fa che migliorare. 

Stella sta chiaccherando poco distante con Davide e Peter, credo segua un corso con lui, sembrano rilassati. Da dove sono riesco a vedere che lei cerca di stuzzicare Davide, cercando di renderlo continuamente partecipe alla discussione,  mentre lui sorride timido alle sue battute. Timido? Deve piacergli davvero!

Bene direi che posso andare adesso. Finisco il mio drink, poi mi alzo per uscire. Mi faccio avanti per salutare i ragazzi e sto per andarmene quando vengo raggiunta da Mia.

"Ehi dove te ne vai?"

"Me ne torno a casa, devo preparare una tesina per lunedì e devo recuperare degli appunti" le dico. Se suono sfigata non mi interessa, non voglio restare qui a parlare con lei. Ho l'impressione che non mi piacerebbe ciò che mi direbbe.

"Ti accompagno, passo un attimo da casa anche io a cambiarmi e poi vado a una festa privata". Mi prendo un momento per guardarla, effettivamente porta le ballerine e i jeans lunghi. Non è la sua tenuta da festa.

Saranno i dieci minuti più lunghi della mia vita. "Benissimo, andiamo allora" le dico sforzandomi di apparire allegra.

Occhi color Cioccolato 1 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora