Capitolo 32 Susan

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Michael mi allontana un pò da lui per poter ammirare meglio l'insieme, abito, tacchi, trucco, poi mi stringe al suo petto e mi sussurra "Vorrei scoparti in questo momento."
Un calore che ormai conosco bene si irradia dal mio ventre, e la tensione inizia a prendermi allo stomaco, mi sto per giocare una fetta importante della mia felicità.
"Dai" gli dico "non usciamo mai, fammi almeno ballare un pò prima!"
"Ogni tuo desiderio è un ordine" mi dice lui e prendendomi al mano mi fa fare una piroetta. Ecco, ci siamo.
Giro piano, e quando sono quasi tornata dritta davanti a lui, Michael ha gli occhi fuori dalle orbite.

"Cos'hai sulla schiena?" mi urla sopra il frastuono. Non capisco però dal tono se è arrabbiato o solo curioso.
"Avevo bisogno di dichiarare una cosa" rispondo con voce tranquilla. Di sfuggita vedo Stella che spinge Davide verso il tavolo di Peter.
Michael mi fa girare tenendomi le mani sulle spalle e so che sta leggendo ciò che mi sono fatta imprimere per sempre sulla pelle

Per sempre, 
è composto da tanti
ora.

Aspetto un intero minuto, tormentandomi le mani, poi lui mi fa appoggiare la schiena contro il suo petto.
"Perché un tatuaggio?"
Mi volto, perché questo discorso lo devo fare guardandolo negli occhi.
"Perché qualcuno una volta mi ha detto che certe volte non si può tenere tutto dentro, che qualcuno ha bisogno di rendere visibile una parte di se, un pensiero, un avvenimento.."
"E quindi questo cosa significa?" mi chiede in preda alla tensione.
"Significa che capisco ciò che hai vissuto, quello che hai provato e il perché tieni le persone a distanza. Significa anche che al mondo non ci sono garanzie, ma io ti amo, e se anche tu non sei sicuro di volerti impegnare, devi solo ricordare che il per sempre che vorrei io è composto dai tanti ora che sei disposto a darmi tu. Io ti amo Michael, questo non cambierà."

Mi abbraccia forte e mi tiene così finché un ragazzo ubriaco non ci urta, facendoci spostare.
Torniamo dai ragazzi e un timido sorriso si fa strada sul mio volto, sembra che alla fine la mia idea non mi si sia ritorta contro, inoltre lui ha capito che non sto scherzando, e non sembra più così riluttante all'idea di fidarsi di me.
Balliamo insieme mentre i gruppi del contest si avvicendano sulla pista e spesso intercetto sguardi e sorrisi da parte di Stella, felice per me. Stasera anche io sono felice, non mi sentivo così bene da molto tempo.
Ad un certo punto Nora, che ha puntato il leader del gruppo che sta suonando in quel momento, ci invita ad andare più vicino al palco, nella speranza di farsi notare, così lasciamo Davide e Michael al tavolo a finire la birra e ridacchiando ci facciamo strada tra le persone ammassate in pista, poi ci mettiamo a ballare.
Scostiamo varie mani che cercano di palpeggiarci, giusto, ad un concerto rock la gente va per rimorchiare, ma alla fine nessuno di quelli che ci prova è sufficiente fastidioso da diventare un problema. Almeno finché non sento una mano scivolare sulla mia schiena e posarsi appena sopra il sedere.
Mi volto pronta a tirargli un ceffone e mi accorgo che è Jack, uno degli amici di Michael.
"Ehi bellezza, balli molto bene, che ne dici di ballare un pò con me?" e nel dirlo cerca di abbracciarmi e si sporge verso di me. Lo allontano con entrambe le mani e intanto urlo sopra il frastuono "Mi spiace ma non mi interessa, e poi sono già occupata!"
"Non ci credo, così conciata se fossi occupata e io fossi il tuo tipo ti starei incollato addosso come un cerotto" aggiunge e un alito fetido di alcol, fumo e non so cos'altro  mi investe. Dio che schifo, non ha intenzione di lasciarmi perdere, ma sono lontana dal tavolo per pensare di allontanarmi in quella direzione da sola, Michael non può vedermi, quindi me la devo cavare da sola in qualche modo.
Le mie amiche cercano di tirarmi verso di loro in modo da allontanarmi da Jack manolunga ma lui mi agguanta per un braccio e inizia a tirare nella direzione opposta.
Mentre ancora cerco di oppormi qualcuno gli dà una gomitata, come per complimentarsi e lui perde la presa per un attimo, mi volto e vedo che questo qualcuno è Michael.
"Ehi Jack, come butta?"
"Ehi ragazzone come stai? E' un pò che non ti si vede! Stavo facendo la conoscenza di questa bomba sexy" dice, cercando di riprendere il mio braccio, mentre io mi sono allontanata e al contempo cerco di mettermi più vicino a Michael.
"Si beh purtroppo, amico, lei è mia." Jack lo guarda un attimo stranito e anche io mi perdo un attimo a pensare che wow, sentirlo dire che sono sua è una sensazione inebriante!
"Colpa mia amico, non lo sapevo. Beh quando hai fatto, magari mi dici se me la consigli!" rabbrividisco, mentre lui mi sposta accanto a lui abbracciandomi la vita.
"Non mi sono spiegato, lei è mia. Solo mia. Sempre."
Sembra proprio una gara a chi fa pipì più lontano, Michael sta dicendo a Jack che non sarò mai disponibile per lui. E finalmente lui capisce l'antifona, anche perché sento che Michael è improvvisamente molto teso e spero non si arrivi a uno scontro.
"Capisco, allora lascio in pace la signora. Ci vediamo in giro?"
"Certo" risponde Mike, ma il sorriso con cui lo congeda non arriva agli occhi.
Poi mi porta fuori dalla confusione della pista, verso il tavolo. Appena il casino diminuisce mi abbraccia e mi infila la lingua in bocca stringendomi fino a farmi perdere il respiro.  Mi passa la mano sulla schiena nuda, e sorridendo mi dice "Questo vestito è meraviglioso, Suz, ma non voglio passare la serata a litigare con chiunque voglia appoggiare le sue luride mani dove ora ci sono le mie."
"E allora cosa proponi?"
"Propongo di proseguire la serata in un posto dove posso farti vedere e apprezzare quanto ti voglio."
"Ma gli altri?"
"Se ne faranno una ragione. Stella ha visto che venivi via con me e mi ha salutato con la mano, credo che siamo a posto" ridacchia.
Fermiamo un taxi e andiamo a casa, a far l'amore fino alle cinque del mattino. La prima volta è stato veloce, contro la porta della mia camera, senza nemmeno togliermi il vestito, perché non potevamo più aspettare per metterci le mani addosso.
La volta successiva invece siamo riusciti a svestirci, anche se mi ha fatto fare un piccolo defilé solo con gli slip neri di pizzo e i tacchi alti, prima di togliermeli.
Alla fine mi addormento mentre lui mi culla tra le braccia, sbirciando il libro di poesie delle Dickens da cui ho preso la frase che mi sono fatta tatuare.

"Susan!" Mi sveglio di soprassalto e mi rendo conto nella penombra della stanza che Michael mi ha cercato nel sonno, forse sta sognando, perché si agita un sacco. Cerco di chiamarlo e di calmarlo un pò.
"Michael, sono qui, che succede?" ma non mi sente e continua ad agitare braccia e gambe e chiamarmi. Alla fine mi decido e lo scuoto finché non riesco a svegliarlo. Mi guarda un pò stranito per una manciata di secondi poi gli chiedo "Hai fatto un brutto sogno?"
"Il peggiore possibile" mi dice. "Te n'eri andata e anche se volevo rincorrerti per riportarti da me, qualcuno mi teneva inchiodato lì dov'ero e non ci riuscivo" conclude passandosi una mano fra i capelli con fare nervoso.
"Sono qui, non me ne vado. Credo che abbiamo avuto abbastanza prove del fatto che nonostante tutto non ti libererai di me, no?"

Michael mi guarda a lungo, intensamente, poi mi abbraccia, e tra un bacio e l'altro mi dice "Ti amo."
Il mio cuore salta un battito, poi inizia a battere come un forsennato, lui mi ha detto che mi ama! Forse c'ero già arrivata, ma sentirglielo dire porta tutto a un'altro livello.
"Ti amo da quella volta in ospedale, credo" mi confessa "anzi forse anche da prima, dalla prima notte che siamo stati insieme, ma non volevo ammetterlo neanche con me stesso, non volevo di nuovo mettere la mia vita in mano a qualcuno per cui avrei potuto non essere abbastanza."
"Oh amore mio, non pensare mai di non essere abbastanza, tua madre era una donna depressa che sfogava le sue frustrazioni su di te, te l'ha detto anche il suo dottore, ricordi? Nulla di ciò che hai sofferto era colpa tua. Sei una bellissima persona e meriti tutto l'amore di questo mondo, Mike."
"Mi interessa solo il tuo di amore, tesoro mio" mi dice. E passa l'ora successiva a dimostrarmelo.


Occhi color Cioccolato 1 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora