Yuiya arrivò come una furia, con la collera che le infiammava l'animo.
Allungò la mano destra e da essa uscirono delle scintille che immobilizzarono il soldato.
Corse dal padre, levando con la forza le mani nemiche dal suo collo.
- T-tutto bene? - chiese la ragazza ai genitori. Entrambi stavano male in viso, così anche la figlia.
- Sì, Yui... Ma ora devi andartene! Va' da Dyna e non farti trovare qui! - le disse la madre, ancora bianca dallo spavento.
- Fallo, ce la vedremo noi con queste merde... - la rassicuró l'altro col fiatone. Aveva il collo livido.
- M-ma se... Se vi faranno d-del male?! - insistette la strega, mettendo le mani sulle ginocchia dei due.
- Vai e basta! Fallo ora! - le ordinò Jane agitata.
Yuiya, seppur con esitazione, si allontanò di poco dai genitori, guardandoli con le lacrime agli occhi.
- V-vi voglio... B-bene... - mormorò con un singhiozzo la giovane.
- Anche noi te ne vogliamo. - dissero entrambi con un sorriso amorevole in viso.
Yui scappò via, poco prima che gli altri soldati accorressero alla jeep.
La strega guardò tutto da dietro una delle altre jeep: quel che vide fu orribile.
I suoi carissimi genitori, per colpa sua, venivano picchiati nel peggiore dei modi. Sentiva solo le cattive risate o le bestemmie dei soldati, ma dei suoi parenti neanche un gemito.
Dentro moriva dalla paura che quel gruppo di schifezze li avesse ammazzati.
Era bollente dalla rabbia, ma si sentiva anche impotente davanti a quello scempio.
- Yui, che ci fai qui? Tss tss - le domandò Dyna, appena arrivata.
- Shhh! Guarda che stanno facendo quei mostri ai miei genitori... ! - la zittí l'altra.
Alle due si congeló il sangue quando sentirono uno sparo.
- N-no... Nonono! - già si stava disperando la povera strega.
Ma quel proiettile era rivolto al cielo e non ai prigionieri.
- FERMI, RAZZA DI BESTIE! - gridò la voce potente di una donna.
I soldati si misero tutti sull'attenti, col sudore e la paura che li soffocavano.
- È questo il modo di trattare degli ospiti, huh?! - li sgridó.
- C-ci dispiace, tenente. N-non ricapiterá più. - si scusarono alcuni di loro.
La donna li frustó col frustino nero che portava in cinta.
- Filate via! - ordinò nuovamente, ferma e decisa.
I subordinati corsero con la coda tra le gambe.
Le due amiche osservarono sbalordite la scena.
- Tutto bene voi due? - chiese fredda il tenente, facendoli sedere in modo decente visto che si erano ritrovati quasi stesi per tutte le botte ricevute.
Herobrine annuì, anche se si vedeva che era infastidito da lei. Jane, invece, era diventata apatica.
- Bene. Vi manderò un dottore e la cena. Mi dispiace dell'accaduto: non riaccadrà. - affermò infine la donna. Abbassò il capo in segno di congedo.
Ella aveva i capelli biondi e cortissimi; gli occhi erano di uno scuro azzurro e la pelle era rosea; era alta, ma abbastanza robusta. Perfetta per l'esercito.
Se ne andò via.
Subito dopo arrivò un medico che li bendó e li curò, anche se intimorito da loro. Dopo poco se ne andò anche lui.
Le due ragazze corsero da loro per vedere se stessero bene.
- Ragazze, che ci fate di nuovo qui?! Andate via, è per il vostro bene! - esclamò nervoso l'uomo, pieno di lividi e fasciature.
- M-ma almeno state bene, g-giusto? - disse con la voce tremante Yui.
- S-sì... - sussurró priva di forze Jane.
- Ora andate... Ci vediamo domani. Buonanotte. - disse infine Herobrine, sospirando. Rivolgeva lo sguardo alla fidanzata: se lui non poteva esser ferito dagli Umani, bhe lei poteva eccome.
Le due annuirono e se ne andarono, anche se la strega non voleva.
- Ce la faremo, Yui. Non preoccuparti. Andrà tutto bene... - le prese la mano mentre tornavano alla loro tenda.
- Lo spero tanto, Dyna... Lo spero davvero. -.Alla coppia fu dato da mangiare, slegandogli le mani e richiudendoli per bene nella jeep, con a guardia tre soldati.
Per mezzanotte, tutto l'accampamento dormiva; solo Yuiya era ancora sveglia. Era nella sua tenda con a fianco Dyna che sonnecchiava stringendole il braccio.
Era troppo irrequieta e ansiosa per dormire, e se anche ci fosse riuscita... Avrebbe fatto solo terribili sogni, ne era certa.
Aveva le guance umide a causa del suo pianto silenzioso; il cuore le batteva potente e veloce in petto, facendola gemere di dolore a volte ed era pallida in viso e le labbra le tremavano.
Dyna avvertì l'angoscia dell'amica e perciò si svegliò.
- Tutto... Bene? Tss tss - le domandò assonata.
L'altra scosse la testa per poi abbracciarla con tutte le forze che aveva.
- Perché gli Umani fanno così schifo?! - si lamentava, singhiozzando.
- Shhh, calmati! Non ti fa bene piangere. Tss tss - la confortó l'altra, accarezzandole la testa e ricambiando l'abbraccio.
- "Umani"? Ragazzina, che cosa stai blaterando? - una voce femminile parlò.
Le due guardarono con paura la figura che era appena entrata nella loro tenda: era il tenente.
Si avvicinò a loro, con sguardo truce.
- Ehm ehm: vorrei delle spiegazioni. - la intimó la donna, di fronte a loro e con le mani ai fianchi.
- Ciò non la riguarda! Tss tss! - minacciò Dyna, anche se si tappó la bocca per il verso emesso.
- Cos'era quel suono? Un... Creeper? - la donna prese le due ragazze per i colletti delle maglie che i soldati le avevano fornito.
- Siete umane sì o no? - domandò fredda il tenente.
Ormai le due amiche si ritrovarono con le spalle al muro: dovevano per forza confessare.
- Mi dia la sua parola che in cambio... Non torcerete un solo capello ai vostri due prigionieri... C-chiaro?! - Yuiya si mordeva il labbro per la rabbia e gli occhi erano gonfi di pianto.
- Tsk... Parola mia. Contente? Ora ditemi la verità. -.
Le due si guardarono un attimo per poi parlare: iniziò Dyna.
- I-io... sono un Creeper... - confessò con lo sguardo intimorito, guardando a terra e tremando come una foglia.
- E io... Una strega. Grazie a me, lei ha le sembianze umane. - spiegò con chiarezza l'altra, tenendo lo sguardo con la tenete.
- Molto bene. E quali rapporti avete con gli altri due? - disse la donna, rimettendole a terra.
- Sono i miei genitori adottivi. - rispose Yuiya, sempre più apatica e fredda.
- Mhm... bene bene bene. Vi lascerò andare, tornerete da dove siete venute a patto che... Rinuncerete ai prigionieri per sempre. Sono stata chiara? - la voce della donna era così autoritaria che metteva timore.
- No! MAI! -
- Se lo può scordare! Tss tss! - entrambe le amiche si scaldarono, mettendosi fianco a fianco e guardando con odio la tenente.
- Piccole maleducate, non mi mettete paura. - diede uno schiaffo fortissimo a tutte e due le giovani.
Quella che si fece più male fu Dyna, che cadde per la potenza.
Yuiya non ci vide più dalla collera.
- Lei ha appena commesso un gravissimo errore! - mormorò la strega, con lo sguardo basso e i pugni serrati. Il suo collo prese a piegarsi su di un lato a causa di improvvisi tic nervosi.
Poi la guardò, sorridendo: era un'espressione di pura follia.
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Obsidian Soul
FanfictionHerobrine, Jane e Yuiya hanno iniziato una nuova vita come una normale famiglia. Vivono felici e contenti, nessuno sa della loro serena esistenza, accompagnata dall'amicizia della creeper Dyna. Ma la tranquillità non dura mai in eterno: gli Umani li...