Capitolo 5

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"Quando diavolo arriva questa ambulanza?", la mia Gisele è qui tra le mie braccia, i capelli pregni di sangue per via della forte botta che ha preso in testa..

Ecco finalmente L ambulanza è qui, salgo su di essa con i paramedici e mia moglie e chiamò un secondo la mia segretaria: "Marie per favore sta lì nel mio ufficio con mia figlia, nel suo borsone c'è tutta la sua roba, sto andando i ospedale con mia moglie", dio salva mia moglie ti prego!
Non puoi portarmela via!

Arrivati in ospedale, Gisele viene immediatamente portata in una stanza per una tac; dopo un po di tempo da quella maledetta stanza esce un medico: "lei deve essere il marito di Gisele giusto? Purtroppo abbiamo in unica soluzione che potrebbe salvare sua moglie, la percentuale di riuscita dell intervento è del 30 percento, non operandola potremo solamente accellare il suo decesso. Operandola forse potremo salvarla, ma le ripeto: i risultati non sono assicurati", sto rischiando di perdere mia moglie! Tutto ciò di cui avevo paura si tra realizzando..
"Cosa rischia mia moglie se viene operata e tutto non dovesse andare nel verso giusto?", chiedo al dottore con le lacrime che continuano a scorrere senza fine.
"Rischierebbe un coma irreversibile..solo lei può dirmi ciò che vuole fare, quale strada percorrere", ci pensò su un paio di minuti; devono operarla, se i dottori no lo facessero la perderei comunque ma voglio che ci provino a salvare quella che è la mia vita, mia moglie!

"Dottore la operi la prego! Provi a salvare mia moglie! La prego", mi fa firmare dei moduli e prima che portino Gisele in sala operatoria me la fanno salutare.

Amore mio devi farcela per la nostra bambina, deve crescere con L amore di sua madre, deve leggere con te sotto il vostro albero, i libri per bambini che le abbiamo comprato.
Amore mio ti prego, salvati!
Le sussurro queste parola all orecchio e una lacrima scorre dai suoi occhi..

È un segno?
Ora non mi resta che attendere in sala d attesa.
Ne approfitto per chiamare Marie e chiederle della bambina..

"Marie come sta Emily?", domando a Marie.
"Sta bene signor CONNOR, mi sono permessa di chiamare mia madre e di portarla a casa mia per non restare in ufficio, La prego ci dia presto notizie di sua moglie!", ringrazio Marie e le prometto di chiamarla presto per farle avere notizie di Gisele.

Le ore sembrano non passare mai, ne passano ben quattro da quando Gisele è entrata in sala operatoria..spero proprio che i dottori stiano facendo del loro meglio per salvarla!

Dopo circa mezz'ora un dottore esce dalla sala operatoria, la sua faccia non è delle migliori..

"Dottore come sta mia moglie?", chiedo preoccupato.
Il dottore posa la sua mano sulla mia spalla..
"Signor CONNOR, abbiamo fatto il possibile per eliminare L emorragia formatasi ma purtroppo sono stati intaccati anche i nervi", che cazzo vuol dire?!
"Cosa vuol dire dottore? Mi parli con un linguaggio comprensibile per favore!", voglio solamente sapere come sta mia moglie, chiedo solo questo.
"Signor CONNOR non so come dirglielo..sua moglie oramai sua moglie è in coma irreversibile, non c'è la minima possibilità che possa risvegliarsi!", no non può essere!
Gisele, mia moglie!
No, non possono stare così le cose!
Attaccata ad una macchina senza che possa rispondermi..PERCHÉ DIO MIO? PERCHÉ ME LA STAI PORTANDO VIA COSÌ??
"Non può essere dottore..e ora cosa accadrà?", chiedo piangendo al dottore.
"Ora nulla signor CONNOR..terremo per qualche tempo sua moglie attaccata alle machine anche se non c'è più nulla da fare", quando il dottore va via, mi lasciò cadere a terra con il viso coperto dalle mie mani..

La vita può essere più ingiusta di così? Cosa potrò mai fare ora senza mia moglie?

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